L'amore che cos'è

477 41 0
                                    


ROMA 01 GIUGNO 2016 SERA

La giornata al mare era stata stancante ma intensa e ricca di risate. Passare un po' di tempo con sua nipote rendeva Mario sempre felice. Gli sarebbe piaciuto rimanere più tempo con lei magari cenare insieme per poi metterla a letto, raccontarle una favola e darle il bacio della buona notte. Magari poi poteva scambiare due chiacchiere con il fratello. Non accadeva da molto tempo ed era sicuro che la colpa non fosse solo sua. Lui ci aveva provato a risanare la situazione ma i passi per andarsi incontro devono essere fatti da ambo le parti, con i suoi genitori non era così.

"Basta Mario." si disse spogliandosi e buttandosi sotto la doccia. Non aveva moltissimo tempo prima dell'arrivo di Dafne. I suoi coinquilini erano già andati a recuperare qualcosa per cena alla rosticceria vicino casa.

L'acqua bollente che scorreva sulla pelle leggermente arrossata dal sole di Mario lavava via la salsedine ed i suoi pensieri. Era sereno ma da quanto non era felice? Aveva una vita piena, un lavoro stancante ma che gli permetteva di arrivare a fine mese. Un secondo lavoro come PR in una nota discoteca romana. Ogni venerdì vendeva una serata di divertimento e disinibizioni a tutti coloro che componevano la sua lista. Era conosciuto, forse non amato da tutti, ma sicuramente rispettato. Sapeva attirare l'attenzione con la sua bellezza discreta, mai sfacciata. Una bellezza che noti poco alla volta. Che ti colpisce quando il sorriso spunta da dietro le labbra scure perfettamente disegnate e leggermente nascoste dalla folta barba nera sempre curata. Ti cattura quando finalmente quel sorriso scoppia sul suo viso ed appaiono due fossette che lo rendono perfetto. Ti lascia senza fiato quando noti che il sorriso non si ferma alle labbra ma arriva agli occhi. Occhi talmente scuri da sembrare un cielo d'inverno senza stelle. Probabilmente troppo magro ma non sembrava essere un problema per tutti quei ragazzi che ogni venerdì bramano per essere il prossimo della sua lista; il prossimo della lista degli amanti di Mario Serpa. Mario era il King della notte ma solo di venerdì sera quando tutto era concesso e solo in quel locale.

Quanto tempo era passato dall'ultima volta che aveva conosciuto qualcuno fuori da quel locale? In un'occasione come poteva essere il cinema, il supermercato, una cena tra amici. Non si era mai sentito pronto per investire sentimenti di alcun genere con un uomo. Probabilmente retaggio di insicurezze che si portava dietro sin dall'adolescenza. Si bastava da sempre e gli bastavano quelle fugaci notti al Muccassassina che a volte diventavano settimane o mesi mentre spesso rimanevano solo notti isolate che gli lasciavano sulla pelle odore di sesso, grandi mal di testa e vuoto nel cuore.

Nonostante lo scorrere dell'acqua aveva sentito la porta di casa aprirsi, era ora di uscire da quella doccia ed affrontare il mondo reale. Era certo che confrontarsi con i suoi migliori amici potesse aiutarlo a dipanare i dubbi che aveva instillato in lui la telefonata della redazione di Uomini e Donne.

"Arrivo subito!" gridò aprendo appena la porta del bagno ed indossando il suo accappatoio nero. "Avete preso le patate vero? Senza quelle il pollo allo spiedo non lo mangio sappiatelo!".

Non badò alla risposta dei suoi coinquilini non aveva comunque molta fame. Voleva solo parlare della telefonata che aveva ricevuto e cosa era giusto fare.

Quando arrivò in cucina la tavola era già apparecchiata ed erano tutti lì ad aspettarlo. Nel suo piatto un microscopico pezzo di petto di pollo e una quantità industriale di patate al forno. Davanti al piatto una Corona già aperta ed il lime già inserito nel collo della bottiglia. Quella scena gli scaldò il cuore, loro lo conoscevano davvero e credeva che fossero tutto quello di cui aveva bisogno per essere felice; lo credeva davvero. Cosa te ne fai dei legami di sangue quando chi ha il tuo stesso sangue ti consce e ti apprezza meno degli amici? Niente, questo si rispondeva ormai da anni Mario. Della famiglia non te ne fai niente.

Ti guardavoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora