L'estate addosso

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Claudio, Paolo e Rosita erano tornati a Verona da tre settimane. Il soggiorno a Roma era stato, nonostante tutto, piacevole e Claudio avrebbe conservato un buon ricordo dei due giorni passati insieme ad i suoi amici anche se aveva rovinato loro il venerdì sera. La causa era stata la telefonata ricevuta da Juan della quale non aveva voluto parlare con Rosita e Paolo nonostante la loro insistenza per sapere cosa potesse essere successo di così urgente da farli fuggire da quel locale dove si stavano divertendo. Claudio aveva deciso che non era necessario dar loro spiegazioni, erano i suoi amici e dovevano fidarsi; la realtà era che Juan lo aveva chiamato ubriaco e gli aveva detto di essere appena tornato da una delle migliori serate della sua vita. Le feste organizzate dallo staff di Dolce & Gabbana erano le migliori, alcool a fiumi e uomini bellissimi; era persino riuscito a farsi fare un pompino da un modello di intimo.

Aveva ragione Rosita, non gliel'avrebbe mai detto ovviamente: "Sicuramente è andato a letto, basta capire in quale e con chi!" la voce di lei risuonava fastidiosa anche a distanza di settimane ed anche se era solo nella sua testa. Non era geloso, sapeva che Juan andava con altri uomini ed era capitato anche a lui di cedere a qualche avances. Ad infastidirlo era Rosita, non sapeva niente della sua storia con Juan eppure aveva capito più cose di lui.

Con Juan non si erano giurati l'amore ma quando stavano insieme vivevano come se fosse la storia più bella del mondo. Juan gli aveva anche fatto una sorpresa di San Valentino mesi prima; chi ti decora il letto con palloncini a forma di cuore e pone al centro un pacchettino contenente l'orecchino che hai visto qualche giorno prima in una vetrina del centro? Poteva pensare che fosse amore, no? Non era così pazzo da pensarlo, giusto? Ma allora perché non era geloso? Perché era più infastidito dalla sicurezza di Rosita nel giudicare quel rapporto che dall'immagine del suo ragazzo che veniva in una bocca che non era la sua? Aveva smesso di arrovellarsi il cervello ed aveva accettato semplicemente la realtà in cui viveva da 4 anni: il suo cuore era di ghiaccio e non avrebbe più amato. Non veramente. Juan, senza dover usare troppe parole, si era presentato a casa di Claudio con un coniglio di peluche e gli aveva detto che lui rimaneva il suo preferito. Claudio l'aveva fatto entrare e si era concesso senza troppe emozioni. Juan gli piaceva ma non abbastanza da ferirlo.

Le giornate passavano lentamente tra il lavoro, la palestra e le cene con gli amici che non avrebbe visto per tre settimane. Era il primo anno che non andava in vacanza con gli amici di una vita ma sentiva di voler fare quell'esperienza. Aveva 28 anni, a settembre ne avrebbe fatti 29 non poteva aspettare ancora.

"Va bene. Ho capito Sona." gli disse Rosita una sera a cena. Nonostante ci avesse provato in tutte le maniere non era riuscita a farlo desistere dall'idea di andare in vacanza con Juan ed i suoi amici. "Vuoi viverti una vacanza senza pensieri nel lusso e fingere di amare quello spagnolo? Vai e divertiti! Spero solo che il destino ti stia riservando qualcosa di meglio." aveva concluso la frase sbuffando, visibilmente irritata dal non essere riuscita nel suo intento.

"Non fingo di amarlo, lo amo al massimo delle mie possibilità e tu lo sai bene!" mentì alla sua amica ma soprattutto a se stesso.

"Sei solo convinto di essere fatto di ghiaccio Claudio. Prima o poi troverai sulla tua strada quell'incendio che ti farà aprire quegli occhi che usi per vedere ma non per guardare." il tono perentorio non lasciava spazio a repliche.

La serata, l'ultima a Verona, passò velocemente. Claudio aveva riso fino a farsi lacrimare gli occhi, a parte il piccolo battibecco con Rosita aveva passato una serata davvero bellissima. Erano le 2:00 di notte e doveva finire di preparare i bagagli. Alle 14:30 avevano l'aereo da Milano. Fumò l'ultima sigaretta alle 4:00 chiudendo la seconda valigia ed infilando le ultime cose nello zainetto. Alle 7:00 Juan sarebbe passato a prenderlo e sarebbe iniziata la tanto agognata vacanza.

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