CAPITOLO 29

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Adesso ricordo, qua venivo con i miei genitori; quando non erano tanto impegnati con il loro lavoro.A quei tempi tutto era molto più facile; con Kevin non so che mi prende forse non lo vedo come il mio ragazzo ."Mara cosa spari"- dico  a me stessa.Il mio cellulare continua a squillare ma non ho intenzione di rispondere .Saranno :Vanessa , Kevin e Marco . Lo so sono preoccupati per me , ma voglio stare un po' per conto mio.Mi avvicino alla riva del fiume e comincio a lanciare sassi.Sento qualcuno che mi tocca la spalla . Mi giro, ma perchè  proprio lei, l' ultima persona che vorrei  vedere in questo momento.

IO:Cosa vuoi capra?

VE:Lo so non abbiamo cominciato col piede giusto e so anche che non mi sopporti.Io non sono quel tipo di persona che credi che io sia.Dai adesso andiamo , si stanno tutti preoccupando per te .

IO:Come hai fatto a sapere che ero qua?

VE: Facile , mi sono messa nei panni di una sfigata come te .Ed eccomi qui.

IO: Le belle parole che hai detto prima dove sono finite ?Al diavolo , vero.

VE:Tu dovresti imparare molte cose.1)Non credere troppo alle parole altrui 2)Imparare a vestirti meglio.

IO:Fai come vuoi , io non mi muovo da qua.

VE: Dai non fare così , Kevin sarà contento di vederti.

IO:Adesso capisco ,tu lo fai per fare bella figura con il mio ragazzo brutta capra.

VE:Vedo che hai un cervello nella tua testa.

IO:Sì Veronica,  si chiama cervello , lo so  è una parola  nuova per te.Io ti consiglio di andartene perchè non riuscirai mai a convincermi .- detto questo se ne va per miracolo.Sfortunatamente comincia a piovere  ho solo freddo, sto tremando.Ma non voglio muovermi, questo luogo mi fa sentire speciale .Da piccola sorridevo di più, certe volte guardavo le stelle chiedendomi <<chi sarò mai?>>.Non ho ancora trovato risposta a questa domanda , ma la troverò perchè come diceva mia mamma "in ogni inizio c'è una fine". A interrompere i miei pensieri è il squillo del mio  cellulare: è Kevin, gli rispondo .

IO:Pronto .

KE: Mara ti prego torna , sta piovendo .Siamo tutti preoccupati.Non è colpa tua è mia, sono stato io ad affrettare le cose .- non so cosa dirgli e riaggancio.Era meglio se non lo facevo, ma ormai.In queste situazioni chiamerei Vanessa, ma ha già i suoi problemi ; con la storia dei suoi genitori si sente più triste di me.Comincio ad avere tanto freddo; vedo un bar in lontananza.Non mi resta altra scelta, ci entro, c'è un ragazzo che sta cantando, devo dire che ha una voce magnifica.Mi faccio spazio tra la folla.Ma quello è Marco, quando finisce di cantare salgo sul palcoscenico e lo abbraccio.

IO:Sei stato bravissimo, quando avevi intenzione di dirmi che canti?

MARC: Eravamo tutti preoccupati per te.Cosa avevi?





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