Questo immagina è dedicato a Ste-807-Dreamer- che mi ha chiesto di fare un'immagina per lei. Spero le piaccia😘 detto questo buona lettura a tutti.
Pov. *T/n*
Un'altra mattinata intensa è iniziata. Devo andare a scuola. Mi tiro sù dal letto, faccio colazione, mi metto un vestito carino ed esco dall'appartamento salutando mia madre. Spingo il pulsante dell'ascensore e aspetto. L'ascensore arriva al mio piano e si apre. Entro dentro. Sto per premere il pulsante per scendere al piano terra quando vedo un ragazzino come me che corre verso l'ascensore con lo zaino sulla spalla destra, la merendina in bocca e un paio di quaderni in mano. Non l'ho mai visto prima ma è carino. Ciuffo moro, occhi verdi, jeans strappati e maglietta nera. Entra in ascensore con me e appoggia tutta la roba sul pavimento. È un ascensore piccolo da quattro persone ma ci stiamo.
"Hai bisogno di aiuto?" chiedo e spingo il tasto del piano terra.
"No no grazie faccio da solo" dice sistemando i libri nello zaino.
Lo guardo bene. Avrà circa 15 anni al massimo (un piccolo Ben dolcioso 😍 ok mi dileguo😅).
Ogni volta che vado in ascensore e c'è una persona si crea sempre un momento imbarazzante in cui nessuno delle due sa cosa dire. In fondo, siamo perfetti sconosciuti. Nessuno dei due sa come vive l'altra persona e non può giudicarla. Già giudicarla. Ormai il mondo tende a farsi tanti pregiudizi sulle persone già al primo sguardo. Io cerco sempre di non farlo. Ora mi ritrovo davanti un ragazzino, occhi verdi, moro. Ma non so chi sia veramente. Quindi voglio fargli una domanda, non una domanda qualsiasi come per esempio come ti chiami ma voglio chiedergli una sua opinione.
"Cosa ne pensi dei pregiudizi?" chiedo al ragazzino moro.
Egli mi guarda come se gli avessi chiesto una domanda di latino.
"Di solito una persona chiede il nome prima di fare qualsiasi domanda" commenta lui.
"Mi hai già giudicato male come tutte le persone uguali che non ragionano con la propria testa" ribatto seccata.
"Scusami Miss Giudizio... i pregiudizi sono delle cose che dovremmo smettere di usare" risponde il moro.
"Bene. Ti senti mai in imbarazzo quando una persona ti guarda e sai già che ti sta inquadrando con gli occhi?" chiedo ancora.
"Certo che sì. Tu mi stavi giudicando prima?" chiede.
"Assolutamente no. Davanti a me vedo solo un ragazzo moro, occhi verdi. Nient'altro" dico sorridendo.
Sorride anche lui.
In quel momento l'ascensore si blocca. Io perdo l'equilibrio e cado sul pavimento freddo.
"Oh no!" urlo "Devo andare a scuola oggi" dico battendo le mani sulla porta senza risultati.
"Ehy calmati" dice il moro lasciando per terra tutta la sua roba e avvicinandosi a me.
"Non risolvi niente così. Dobbiamo solo aspettare l'assistenza " dice ancora una volta il moretto.
Mi accascio per terra lentamente con la schiena contro la parete.
Non ho mai amato gli spazi chiusi, soffro leggermente di claustrofobia. Cerco di respirare profondamente.
Il moro si accorge che qualcosa non va in me. Mi si avvicina e si siede di fronte a me.
"Tutto bene? Mi sembri molto pallida" dice squadrandomi.
"Sto bene, non è niente" dico mentendo.
Non voglio farmi vedere debole ai suoi occhi. È davvero un ragazzo dolce e premuroso e non posso mostrarmi così.
"Non ti credo. Fammi indovinare: sei claustrofobica vero?" chiede.
Non rispondo e mi limito ad abbassare lo sguardo.
"Stai tranquilla. Non ti prenderei mai in giro per questo. Ricorda niente giudizi" dice facendomi l'occhiolino.
Sorrido.
"Dovresti sorridere più spesso" dice lui di rimando.
Poi succede una cosa che non mi aspettavo. Mi abbraccia.
Le sue braccia possenti stringono il mio corpo in una morsa piacevole.
"Ora ci sono io con te. Non preoccuparti" dice con voce roca che mi fa venire mille brividi.
Si stacca dall'abbraccio.
"Ora che siamo bloccati qui... conosciamoci un po' meglio" dice lui sorridendo.
Iniziamo a parlare del più e del meno.
Noto con mio stupore che abbiamo tante cose in comune.
"Ti piace lo skatebord?" chiedo notando che il mezzo fuoriesce dal suo zaino.
"È la mia passione. Ormai vivo sullo skatebord" dice sorridendo.
Il suo sorriso è stupendo.
"Ci sai andare?" mi chiede.
"Purtroppo no. Anche se vorrei imparare" dico.
"Appena usciamo di qui se vuoi ti insegno" spiega il moro.
"Mi farebbe piacere" dico sorridendo.Ad un tratto, sentiamo una voce dal corridoio del 2°piano.
"Hey! C'è qualcuno nell'ascensore?" dice la voce.
Io e il moro ci guardiamo e iniziamo ad agitarci.
"Si siamo due ragazzini!" grido.
"Ok non temete. Sono il tecnico dell'ascensore. Presto sistemerò il problema. Voi mantenete la calma" ci dice la voce.
Il moro si risiede per terra.
"Bene. Ci toccherà rimanere qui un altro po' " dice.
Mi siedo anch'io di fianco a lui.
"Pensi che ci vorrà tanto?" chiedo.
"Stai tranquilla. Andrà tutto bene" spiega sorridendo il moro.Dopo 5 minuti, la luce nell'ascensore si spegne.
"Oh no!" grido, cercando il moro nel buio.
Sento una mano prendermi la mia. È calda, morbida, rassicurante.
"Ci sono io qui con te" sento sussurrarmi all'orecchio.
Subito dopo due braccia mi cingono i fianchi e mi stringono al petto del moro.
Mille brividi si insinuano dentro di me. Brividi d'amore.
Percepisco poi un braccio del moro che cerca qualcosa in tasca. Ne tira fuori un telefono e mette la torcia.
"Ora non siamo più al buio" dice sorridendo, accarezzandomi la guancia.
"Sei davvero stupenda nella penombra" dice ancora il moro.
"Grazie" dico arrossendo.
Vedo che si avvicina il mio viso.
"Abbiamo parlato di tutto... ma non ci siamo detti i nostri nomi" dice "Io, Benjamin, penso di essermi innamorato di te e del tuo sorriso" conclude.
Innamorato?! Di me? Come è possibile? Il suo nome è divino.
Benjamin. Suona benissimo.
"B-Benjamin..." comincio ma le parole mi muoiono in gola.
"Non c'è bisogno che tu dica nulla, bellissima" dice per avvicinarsi pericolosamente alle mie labbra.
Non ho la forza di spostarmi. Non lo so. Forse perché in fondo volevo che mi baciasse.Prima che le nostre labbra si incontrino la porta dell'ascensore si apre e si accendono le luci.
"Per fortuna ragazzi siete salvi" dice il tecnico dell'ascensore.
Io e il moro ci stiamo ancora guardando.
Dopo secondi interminabili, ci alziamo e usciamo da quell'inferno chiamato ascensore.
Benjamin si sistema e poi mi sussurra "Ci vediamo oggi pomeriggio davanti all'ascensore" dice prendendo il suo skatebord e lasciandomi sola in corridoio.Il pomeriggio, mi faccio trovare davanti all'ascensore. Spero che Ben non mi abbia mentito. Oggi con lui mi sono sentita davvero bene. Mi sono sentita libera di dire tutto ciò che pensavo.
Vedo arrivare il moro pochi minuti dopo con lo skatebord.
"Ciao bella" dice.
"Ciao Ben" dico arrossendo.
"Io e te abbiamo un conto in sospeso" esordisce.
"Non me lo ricordo" dico fingendo di non sapere.
"Permettimi di rinfrescarti la memoria" dice avvicinandosi e mettendomi le mani sui fianchi.
Fa unire le nostre labbra in un bacio. Un dolce bacio.
"Io, *T/n*, ti amo Benjamin" ammetto guardando i suoi occhi verdi.
"Ti amo anch'io *T/n*" mi dice baciandomi e prendendomi in braccio facendomi allacciare le gambe intorno alla sua vita.Bene, immagina finalmente concluso. Spero vi sia piaciuto.
Vi adoro💜
Mi sono accorta solo ora che il l'immagina "Il chitarrista" è arrivato a 205 visualizzazioni!!!
Non so come ringraziarvi😍
A presto funghetti😘
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Se conoscessi Benji e Fede? || Immagina || (COMPLETATO)
FanficImmagina su gli idoli del momento. Benji e Fede. Potresti essere una ragazza timida, coraggiosa o simpatica oppure una principessa, una regina o semplicemente povera. Ogni genere di ragazza può rispecchiarsi in questi immagina. E ricordate che è: v...