Roses ||Shawn Mendes||

Friendship

Mia madre non mi ha fatto andare a scuola,dice che devo riposare la mente e che tutta quella gente non farebbe altro che peggiorare la cosa.Cosi adesso mi ritrovo seduta sugli scalini del porticato di casa mia a fissare il vuoto.
"Mercy,vuoi qualcosa da bere?"mi chiede mia madre,la sento aprire la porta dietro di me e automaticamente scuoto la testa,lei senza dire niente rientra e mi lascia sola,i ragazzi sono dovuti andare a scuola quindi adesso sono sola.Seduti sotto il porticato dietro casa mia si stá una pace...se solo non ci fossero tutte quelle zanzare.Scocciata rientro in casa e salgo velocemente le scale,entro in camera mia e mi chiudo la porta alle spalle.
Mi butto sul letto e maledico la visuale della finestrata che si affaccia difronte la casa di Colin che ormai è ridotta a un mucchio di macerie.
Decido di non pensarci e mi alzo per prendere il mio blocco da disegno e le mie amate cuffiette.
Alzo il volume al massimo e inizio a disegnare,quando ascolto la musica e disegno intorno a me tutto sparisce,ci sono solo io e me stessa.

La mia pace viene interrotta dall'arrivo di un messaggio.

Dylan💥
Mercy vieni al parco subito dopo scuola,okay?.

Lo leggo e ci pensò un pó su scocciata e poi arriva un altro messaggio.

Dylan💥
Non è una domanda è un obbligo

Sbuffo e rispondo che stavo arrivando.
Scendo dal letto,mi infilo le scarpe,il giacchetto e prendo le chiavi di casa dalla scrivania.

"Mamma io vado al parco dai ragazzi...okay?" chiedo io aspettando sulla porta che mi rispondesse.
"Mercy sei sicura di voler andare?"chiede mia madre venendomi in contro.
"Si mà,stò bene,voglio solo stare un pó con i miei amici"dico io.
Lei sorride e mi abbraccia e mi sussurra di tornare quando voglio,ci separiamo dal l'abbraccio e esco di casa

Mi infilo le cuffiette e cerco invano di non guardare la casa distrutta,mette un aria di tristezza a tutto il vicinato.

Cammino spedita verso il parco cercando di non incrociare lo sguardo di nessuno,stamattina la scenata che ho fatto l'hanno vista tutti e quindi ho fatto automaticamente una figura di merda....come al solito,mi alzo il cappuccio della felpa sulla testa e guardo per terra.
Arrivo al parco e trovo tutti i ragazzi seduti per terra su una grandissima tovaglia,rido e mi avvicino a loro.
"Mercy!"esclama Liam,gli vado in contro e lo abbraccio,e poi si aggiunge anche Simon.
"Aww" dico io dondolandomi sulle punte.

Ci sediamo sulla coperta,sono tra James e Simon che non la finisce di canticchiare.
"Hey,ho saputo di stà mattina,come stai?"mi chiede Liam prendendo un tramezzino spiaccicato dallo zaino di Dylan.
"Depressa,ma devo superarlo"dico io afferrando un tramezzino,lo mordo e sento il sapore della maionese esplodermi in bocca, mi accorgo che ho gli occhi lucidi,mi stropiccio gli occhi e per fortuna gli altri non si accorgono di nulla,poi li osservo,sono bellissimi,ridono ma soprattutto mi fanno sentire bene e speciale e finalmente capisco che non ho bisogno di Colin..non più,adesso ho loro è per me sono tutto.
"Fanculo Colin" dico io fissando un punto indefinito sulla coperta,loro sono sbalorditi smettono di parlare e mi guardano.
"Cosa?"chiede Chris "Fanculo Colin?"domanda Cameron con voce perplessa.
Alzo lo sguardo verso di loro è sorrido
"SI!FANCULO COLIN!"urlo io,loro scoppiano a ridere e io mi alzo in piedi e li guardo tutti.
"Perchè dovrei avere bisogno di Colin quando ho voi?Non mi sono mai resa conto di quanto io sia fortunata ad avere amici come voi" dico io,sorridono e poi mi risiedo prendendo la mano a James e Simon.
"Vi voglio bene ragazzi" dico io
"Ti voglio bene Mercy" dicono tutti in coro sorridendo.

Finito di mangiare Dylan mette tutto nel suo zaino e ci alziamo diretti a casa mia,andiamo a piedi visto che il parco è molto vicino a casa mia,io e Dylan stavamo facendo un discorso accurato sul perché i dinosauri non dovevano estinguersi quando Chris mi scuote una spalla
"Tay che c'è?"mi giro e mi indica una cosa davanti a me,mi giro per guardarla e davanti alla vecchia casa di Colin c'è un cartello che dice che la casa è stata comprata.
"È stata comprata?Da chi?"dico sbalordita
"Awww,un nuovo vicino/a per Mercyyy" dice Cameron facendo la voce da femminuccia,rido e gli tirò un pugno sulla spalla,lui si gira e ride
"Corri che ti prendo" dice lui iniziando a rincorrermi io inizio a correre e poi vado incontro a James "Aiutami!" Urlo io ridendo,lui scoppia a ridere e gli salto dietro la schiena,lui inizia a correre e io super gasata urlo"Corri struzzo,corri!"mentre correva faceva versi da struzzo e rideva fino a quando Seat non è inciampato nel nulla spappolandosi con la faccia sulla strada.
Dylan inizia a ridere come tutti gli altri e poi scendo dalla schiena di James per andare ad aiutare Seat.
"Seat..tutto okay?"dico io cercando di non ridere,mi inginocchio vicino alla sua faccia insieme agli altri.
"Seat?"domanda Noah guardandolo preoccupato,Seat si alza gemendo e poi inizia a ridere,gli esce sangue dalla bocca e dal naso ed ha anche un taglio sulla fronte.
Liam mi guarda perplesso e Simon scuote la testa per disapprovare tutto ciò
"È andato" dice Simon accovacciandosi
"Nha,sta bene" dice Chris
"Sento odore di mentuccia"dice Seat guardandosi intorno confuso,Chris annuisce dispiaciuto
"È andato" conferma James.

"GESÙ,COSA GLI È SUCCESSO?!"urla mia madre appena varchiamo la soglia della cucina,sgrano gli occhi e guardo Noah e James che sorreggevano Seat che continua a dire cose senza senso.
"Mamma non avevi il turno in ospedale,oggi?"chiedo io grattandomi la nuca(mia madre è un infermiera)
"Portatelo in sala"dice mia madre togliendosi il grembiule e lanciandolo sul tavolo.
Mettiamo Seat sul divano e sento i passi di mia madre salire di sopra.
"Non sapevo che tua madre fosse una infermiera" sussurra Dylan.
"Si,ha iniziato da poco" dico io sedendomi su una poltrona,mia madre arriva con una valigetta da infermiera e si mette difronte a Seat.
Lo medica e poi gli cuce la ferita sulla fronte e dopo un pó Cameron se ne esce con una voce da ubriaco "Guardate!Sono Harry Potter" e fà il gesto di mandarmi un incantesimo con una bacchetta invisibile.