La Verità

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Il sole era sorto del tutto, la città avrebbe cominciato presto ad affollarsi di No-Mag, per i maghi era necessario spostarsi in un luogo sicuro al più presto.

Newt e Tina presero in braccio Credence, privo di conoscenza e tutti e tre entrarono nella valigia, Queenie si occupò di portarla a casa, attraversò le strade affollate della Grande Mela, e una volta giunta a casa, salutò raggiante la Signora Esposito, la padrona di casa, che non avrebbe mai lontanamente immaginato, il contenuto della sua valigetta.

Giunta finalmente a casa, ripose la valigia sul pavimento in legno scuro  del soggiorno da cui sgusciarono fuori Tina e Newt che portavano in braccio un Credence ancora dormiente e lo posarono sul divano celeste in velluto.

Tina esausta si appropriò della poltrona, intanto la sorella da brava padrona di casa, preparava tè e pasticcini.

Newt rientrò nella valigia, si sorprese infastidito dal silenzio che c'era, e che solitamente apprezzava.

Da quando era arrivato a New York c'era sempre stato qualche "ospite" che lo accompagnava, avrebbe dovuto riabituarsi alla solitudine pensò, ma non capì se davvero lo volesse.

Trepidante si diresse dalle sue creature, Gellert Grindelwald era entrato nella sua valigia e doveva assicurarsi che tutto fosse rimasto al suo posto.

Due Purvincoli, Cinque Mooncalf, Doxy, Velenotteri, Runespoor, il Nundu, gli Occamy, e gli altri, c'erano tutti persino il Demiguise e quel dispettoso dello snaso.

Gli animali più grossi erano un' po' agitati, il giovane mago andò a rassicurarli ad uno ad uno, poi diede da mangiare a tutte le sue creature, si accorse che gli mancava la presenza di Jacob, e ora che non c'era neanche più il TuonoAlato, la valigia gli sembrava fin troppo grande e vuota.

Newt fissò per un pò la distesa desertica in cui dimorava Frank, poi i suoi malinconici pensieri si interruppero, si era ricordato dell' Obscuriale nella valigia e corse a controllare che ci fosse ancora.

Superò la rupe dei Mooncalf, attraversò il deserto e giunse alla zona protetta e con sollievo scoprì che l'Obscuriale era ancora lì al suo posto, tirò fuori dalla sua borsa la scatola dove aveva intrappolato l'Obscuriale di Credence, gli creò intorno un potente scudo e lo pose in quello stesso luogo freddo e lugubre, ma a debita distanza dal primo Obscuriale.

La cattura del primo Obscuriale era stata per lui una magra soddisfazione, dato che non era riuscito a salvare la bambina Africana, ma con Credence era andata in modo diverso, c'era una speranza di riuscire a salvare chiunque da quel parassita infame? Oppure Credence era stato un caso particolare? C'erano fin troppe variabili in gioco, ma Newt era deciso ad andare a fondo nella questione.

-Newt, ti andrebbe una tazza di tè?- La squillante voce di Queenie, risuonò nella valigia.

Il giovane mago, provato dalla stanchezza accumulata, decise di prendersi una pausa dal lavoro, si sciaquò le mani nel suo capanno e raggiunse le sue amiche fuori dalla valigia.

Il profumo di mandorle fresche e marmellata fatta in casa si diffondeva piacevolmente per la casa, gli amici conversavano piacevolmente intorno al tavolo in legno.

-Ahhh!!!-

Un urlo improvviso richiamò l'attenzione dei tre, che si voltarono verso Credence contemporaneamente.

Il ragazzo che sembrava aver avuto un incubo era ora completamente sveglio, se ne stava sul divano, seduto, ma con le gambe ancora distese, le braccia rigide e lo sguardo terrorizzato, fissava il parato fiorato e l' attaccapanni che aveva di fronte.

- Credence - sussurrò piano Tina avvicinandolo, - sei al sicuro adesso, va tutto bene.-

Credence si voltò verso la voce, teneva la testa bassa e stretta tra le spalle incurvate, alzò timidamente gli occhi, fino ad incrociare quelli di Tina.

Animali Fantastici e Dove Trovarli: Destinazioni IncantateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora