Lo Smistamento

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Carissimi  lettori, perdonate la lunga attesa, vi pubblico questo assaggio dal nuovo capitolo per rassicurarvi che la storia non è affatto finita e che riprenderò presto a pubblicare con costanza.

Vi chiedo solo un'altro po' di pazienza, intanto rispondete ad una domanda, secondo voi in che casa sarà smistato Credence Barebone?





Il ragazzo si ricordò di non essere solo e immediatamente smise di fissare la porta.

- Gli studenti arriveranno da un momento all'altro, ci penserò io al tuo baule, è giunto il momento che io raggiunga gli altri insegnanti.- disse il preside e si dileguò.

Credence, rimasto solo, si guardò intorno, attraversò l'ampio spazio a passi lenti e calmi, quasi a voler scandire quell'attesa interminabile.
Poi si avvicinò alla parete alla sua destra, quasi totalmente ricoperta di quadri appesi disordinatamente, gli bastò un occhiata più attenta per capire che fossero tutti animati.
Addirittura aveva l'impressione che il cavaliere del quadro al centro, fosse impegnato a conversare con la dama del dipinto adiacente.
Si era quasi appiccicato alla parete per riuscire a cogliere qualche frammento della conversazione, quando all' improvviso il portone si aprì, e i nuovi studenti si riversarono nell'androne.
Un profumo di libri nuovi e di abiti appena stirati, si diffuse tutto intorno, e un brusio trepidante animò quell'ambiente solenne.
Credence era rimasto in disparte, si sentiva distante dalla spontaneità di quei ragazzi, dalle guance rosee e le risate rumorose.

Ad un tratto una voce femminile lì esortò a salire l'imponente scalinata, così Credence si fece coraggio e si mostrò agli altri studenti, che lo guardavano incuriositi.

- Avete aspettato a lungo questo momento, avete visto gli altri andare ad Hogwarts o sentito centinaia di racconti, e adesso è finalmente arrivato il momento, posso finalmente darvi il Benvenuto ad Hogwarts.- annunciò la donna che sorrideva ansiosa come una delle tante ragazzine presenti in sala.

-Io sono la professoressa Berenice Placidia, sarò la vostra insegnante di Astronomia, perchè non dovete dimenticare che Hogwarts è una scuola con un rigido regolamento che siete tenuti a rispettare, gli insegnanti  vi accompagneranno durante i prossimi sette anni e vi aiuteranno a crescere e a seguire le vostre inclinazioni. Presto sarete assegnati ad una delle quattro case di Hogwarts, che come i loro fondatori hanno caratteristiche diverse, ma lavorano per un unico obiettivo comune, rendere grande la Scuola, e stasera dopo lo smistamento anche voi farete parte della secolare storia di Hogwarts. A tal proposito credo sia giunto il momento che mi seguiate nella Sala Grande.-

I ragazzi la seguirono rapidamente per i lunghi corridoi, fin quando giunsero a destinazione.

La Sala Grande era un enorme sala da pranzo, Credence e gli altri ragazzi erano fermi nel corridoio centrale, alla loro destra e alla loro sinistra c'erano quattro lunghi tavoli in legno scuro apparecchiati a festa dove sedevano decine di ragazzi in divisa, ora Credence con il suo metro e ottanta di altezza si rendeva conto di quanto attirasse l'attenzione in mezzo ad un gruppo di undicenni.

Di fronte a lui c'era il tavolo degli insegnanti, al centro c'era un uomo con un buffo copricapo viola dal quale fuoriusciva una fluente chioma di capelli bianchi e ricci, era l'unico che sedeva su un sontuoso trono dorato e dedusse che si trattava del Preside.

Berenice posizionò davanti ai nuovi arrivati uno sgabello su cui era poggiato un cappello a punta, e poi all'improvviso avvenne qualcosa di incredibile. Il cappello parlò.

Son nato umile di fattura,

ma mi adopero con ardore.

Dei quattro fondatori è stata cura

trovar per lo smistamento un successore.

Fede prestate a ciò che pronuncio

ai coraggiosi o astuti,

ai leali e ai colti annuncio

la casa da cui verrete ricevuti.

I tempi che arrivano sono scuri

solo possiamo restare vicini

e insieme abbattere tutti i muri

perchè tutti maghi e babbani

siamo e saremo sempre uguali

e chi scorda questa verità

con le sue mani alimenterà i mali

di questa nostra società.

Alla fine della declamazione l'assemblea proruppe in un applauso scrosciante.

La professoressa Placidia si portò al centro e iniziò a leggere la pergamena che teneva in mano.

-Abett, Marcus- scandì con voce decisa.

Un ragazzino rotondetto lasciò il gruppo al centro e timidamente prese posto sullo sgabello, la professoressa gli mise in testa il cappello parlante.

- Corvonero!- fu il responso, l'ultimo tavolo applaudì compostamente e lui corse a prendere posto.

Da un momento all'altro sarebbe toccato a lui.

-Austen, Doreen- chiamò, e pochi istanti dopo il tavolo di Serpeverde tuonò in un boato di approvazione.

- Barebone, Credence -

Credence non si reputava astuto, nè coraggioso, nè leale, nè colto, non esisteva una casa alternativa? Cosa succedeva a coloro che non erano adatti a nessuna delle quattro case?

Sedette sullo sgabello e inforcò il cappello, gli sguardi dei presenti erano tutti concentrati su di lui, il silenzio assoluto calò sulla sala, trascorse un tempo che gli sembrò interminabile, poi il cappello parlò.

Animali Fantastici e Dove Trovarli: Destinazioni IncantateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora