Dopo giorni di cammino, stanco e spossato, si sedette all'ombra di un albero per trovare un po' di ristoro.
Il suo zaino consumato restò impigliato in uno dei rami di quella strana pianta, tentò di strattonare il suo sacco, ma il ramo sembrava intenzionato a seguirlo, pazientemente si liberò della pianta, poi prese un coltellino e tagliò uno dei rami più sottili, lo usò per legare i suoi lunghi capelli biondi e proseguì verso la sua meta.
Il sole stava tramontando quando finalmente Godric's Hollow fece capolino tra i monti desolati.
Nonostante fosse quasi estate, il paesino era umido e freddo, si allontanò dalla strada principale alla ricerca del civico ventisei di Fawkes Street.
Una bassa casetta in legno dal tetto spiovente gli si presentava davanti, un luogo estraneo come quella parente lontana che temeva non avrebbe accettato di ospitarlo.
Dovevano essere le dieci passate, la città dormiva, e pensò che sarebbe stato meglio presentarsi l'indomani, poi all'improvviso la finestra sul davanti della casa si illuminò e una donna gli fece cenno di entrare.
Bathilda Bath e la nonna di Gellert erano sorelle,nate in una famiglia di nove figli, sua nonna era stata la prima e Bathilda nata sedici anni dopo, era di poco più grande della sua prima nipote, la madre di Gellert.
Quella donna le ricordava molto sua madre, quando ancora vivevano con semplicità ad Hannover, aveva lunghi capelli nero corvino, legati in una treccia, un lungo abito color porpora e gli occhi color nocciola.
Lei intanto studiava quello strano ragazzo che aveva di fronte, dalla carnagione pallida, alto e magro, i capelli biondi lunghi fino alle spalle e gli occhi tristi color del ghiaccio.
- Sarai stanco, - constatò lei con voce monocorde.- la tua stanza è questa, io faccio ritorno al mio lavoro, sentirai molti pettegolezzi su di me in città, sappi che sono tutti veritieri, spero che per te non sia un problema, per me la socializzazione è estremamente sopravvalutata, in una biblioteca si può trovare tutta la compagnia che si necessita e assistere a conversazioni ben più stimolanti di quelle in cui si impelagano le persone di periferia, ma almeno qui ho trovato la quiete di cui ho bisogno.-
- Durante i miei anni a Durmstrang ho constatato che un libro ben scritto è molto più utile del migliore degli insegnanti, purtroppo ebbi l'imprudenza di non tenere questa idea per me, inutile dire che in seguito non incontrai la simpatia degli insegnanti, ma non me ne sono mai occupato, dopotutto odiarmi è un passatempo in cui si sono cimentate molte delle persone che ho conosciuto.- rispose Gellert freddamente.
- Credo che ci troveremo bene insieme, magari un giorno ti farò leggere il libro che sto scrivendo, così potrai dirmi se possiede i requisiti per salvare i giovani dalla piaga degli insegnanti mediocri.- così dicendo si voltò e fece ritorno alla propria stanza al piano superiore.
Gellert si recò nella sua stanza, era grande, ma spoglia, c'era un letto a sinistra della porta, mentre sul muro destro c'era addossata una scrivania e un armadio di umile fattura.
La camera illuminata soltanto dai raggi lunari aveva un aspetto lugubre, dalla finestra vedeva i contorni delle lapidi del cimitero.
Siccome non aveva sonno uscì dalla finestra per una passeggiata notturna.
Passò davanti alla severa chiesa gotica che grazie al suo campanile diventava l'edificio più alto di tutto il paese, aprì cautamente il cancello e iniziò a passare in rassegna le tombe.
Non sapeva dire quanto tempo fosse trascorso quando finalmente trovò la lapide che cercava, quella di Ignotus Peverell, che oltre al nome riportava il disegno dei doni della morte e nient'altro, sentì di essere vicino a ciò che cercava, un sorriso beffardo si fece largo sulle labbra di Gellert.
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Animali Fantastici e Dove Trovarli: Destinazioni Incantate
FanfictionIl secondo film di Animali Fantastici e dove trovarli - I Crimini di Grindelwald si fa attendere, ma questa fanfiction vi terrà compagnia mentre insieme aspettiamo il 2018. Tornate nel mondo della Rowling a dare un'altra occhiata alla misteri...