Quando la Inazuma tornò a Tokyo, accese, nella piccola sede della Raimon, una candela rossa con una foto di Cancer, e poi un'altra assieme a tutti i suoi amici che rideva perché era così che la volevano ricordare. Da quel giorno quella candela fu sempre accesa e il ricordo della ragazza fu sempre vivido nei pensieri e nei cuori di tutti coloro che l'avevano conosciuta. Molto spesso, negli anni a venire, i membri della squadra tornavano alla Raimon per pregare Cancer, oppure era altrettanto comune che i studenti appartenenti al club di calcio si recavano alla foto della ragazza per chiedere al suo spirito un sostegno per vincere una partita... be questo fino al Quinto Settore, questo fino a quando Alex Zabel non salì al trono, questo fino a quando Victor Blade non colpì la sede, questo fino a quando una ragazza dall'Italia non atterrò in Giappone con una borsa di studio...La sua mano fu presa dalla tutrice e con il suo bastoncino si avviò a prendere i loro bagagli per poi uscire dall'aeroporto e chiamare un taxi.
Una volta arrivati a destinazione, la giovane donna cominciò a prendere tutte le loro cose e a portarle dentro casa mentre Rin se ne stava seduta sulla veranda di legno, ad ascoltare i suoni della natura e della città che si mischiavano, aveva sentito che ora abitava vicino a un fiume, non molto lontano dalla sua futura scuola.
Prese coraggio e chiamò Luna, la tutrice
R:Lu, io voglio provare a girarmi nei dintorni
L:vuoi che ti accompagni?
R:no tranquilla starò qua vicino
L:ok ma torna presto alle 19 abbiamo la visita in ospedale...ah adesso vado a ritirare la macchina
R:ok- si alzò, allungò il bastone e cominciò a camminare, uscì dal giardinetto e si mise sul marciapiede, sentiva ogni tanto le macchine passarle accanto, evitava le biciclette e camminava senza incespicare, "l'udito può diventare un'ottima arma se lo si allena", sua madre glielo aveva sempre detto da quel giorno, ad un certo punto sentì un petalo sfiorarle la pelle e mise le mani in avanti incontrando un albero, fece dei passi avanti e senti dell'umido sulle scarpe, si accovacciò e sentì tra le dita la freschezza dell'erba e che si trovava su una pendenza, si tirò su e cominciò a scendere, cominciava a sentire sempre più forte il rumore dell'acqua, era arrivata al fiume, voleva avvicinarsi ancora di più ma in quello la suoneria del cellulare le fece capire che Luna la stava chiamando per la visita
R:si?
L: potresti tornare indietro se ce la fai? Oppure cerca un punto di riferimento, un rumore o una sensazione...
R:sono al fiume, praticamente al bordo
L:come al fiume?!
R:si, non è tanto lontano
L:ok...ti raggiungo subito, ce la fai a risalire la sponda?
R:si
L: ok, ora arrivoEsattamente 5 minuti dopo, Rin sentì uno stridio davanti a sé
L: eccomi- sentì la portiera del guidatore aprirsi e subito dopo lo stesso rumore
R: che marca è?
L:l'ultimo modello della Toyota
R:forte
L:dai entra- lentamente la ragazza eseguì, Luna poi chiuse la sua portiera si rimise al posto di guida e ripartì.
Poco dopo frenò e Rin scese, aprì il bastoncino e si incamminò per il viale con la donna dietro, le porte si aprirono e lei entrò per poi sentire una mano poggiarsi sulla sua spalla e guidarla per i corridoi.Finita la visita di routine le fu chiesto di uscire dallo studio e aspettare seduta su una delle poltroncine disposte addosso alle pareti lungo il corridoio, Rin eseguì ma mentre camminava alla ricerca di una delle scomode sedie sentì uno scontro sugli stinchi
x:stai bene?
Era una giovane voce maschile, di un ragazzo probabilmente sulla ventina e proveniva dal basso, allora abbassò di un poco lo sguardo
x2:sta più attenta, cosa sei? C-
R:cieca? Si lo sono- aveva risposto a una voce maschile ancora più giovane, sempre maschile
x:scusalo per favore, a volte è un po scorbutico se mi accade qualcosa- ecco ancora la dolce voce
R: non preoccuparti, piuttosto sono io che dovrei scusarmi per...?
x:oh, sono sulla sedia a rotelle e semplicemente ci siamo scontrati
R: mi dispiace, ero alla ricerca di una sedia e visto che mi hanno detto che erano qua vicino non ho ritenuto necessario usare il bastoncino
x2:allora la prossima volta ritienilo necessario
R:e tu non agitarmi la mano davanti agli occhi per controllare se sono veramente cieca, a te piacerebbe se le persone toccassero le gambe di tuo fratelo per vedere se veramente non sente niente?
x2: come hai...?
R:hai il suo stesso timbro di voce e ho capito che tuo fratello non sente niente quando non ho sentito un suo lamento, sei stato tu a rimproverarmi non lui, al quale sono andata addosso
x:wow, che brava
R:non vedendo più ho solo potenziato il mio udito, avete mai visto il film di Daredevil? Ecco, io percepisco le cose praticamente come lui
x:forte
x2: Andiano Vlad? Tra poco hai la terapia
x: si si- sentì poi la sua mano venir afferrata in una più grande- piacere, io sono Vladimir Blade e lui è mio fratello minore Victor
R: io sono Rin Redlake
Vic: ora però dobbiamo veramente andare, addio
R:posso toccarti la faccia?
Vic: e perché?
R:per sapere come sei
Vic: la prossima volta, dai Vlad andiamo
Vlad: ciao Rin
Li sentì superarla e poi continuò a camminare e finalmente trovò una sedia e aspettò che Luna la venisse a prendere per tornare a casa.
![](https://img.wattpad.com/cover/104043827-288-k618262.jpg)
STAI LEGGENDO
Scaccerò la nebbia dai tuoi occhi
Fanfictionsequel di "Casini e sentimenti nell'Inazuma", se volete leggere questa storia vi conviene prima passare a leggere la prima storia. Rin, grazie a una borsa di studio tornerà nella terra natia dei genitori, senza padre dalla nascita e con una madre in...