41- La pace non è per tutti.

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Mio amato Jude,
il tempo trascorso senza di te sembra durare un'eternità ma sono comunque felice che i tuoi sforzi stiano dando i loro frutti, la Raimon è in gran forma e il merito è anche tuo oltre che all'impegno che ha sempre contraddistinto i ragazzi della squadra.
Sai bene quanto me che il mio più grande idolo, e fonte d'ispirazione, era Cancer, quindi potrai immaginare la stretta al cuore che ho provato vedendo Aries Redlake indossare la famigerata maglia N°17, era ormai una decade che la Raimon non affidava quella maglia a qualche giocatore.
Sai, vedere quella ragazzina mi ha fatto ricordare quando assieme a mio fratello mi allenavo, giorno dopo giorno, per raggiungere il livello dell'ombra di Cancer.
Ti ricordi cosa ti dissi dopo che avevamo acceso la candela per la sua memoria? "Sai Jude, credo che dovunque lei sia, sta sicuramente giocando a calcio, e sta imprecando perché non stiamo facendo lo stesso".
Dopodiché tu mi hai preso la mano e hai invitato tutti a giocare, solo una persona non seguí gli altri... Axel... Ci guardò giocare senza fiatare e poi se ne andò...
Se noi che eravamo amici di Cancer e soffriamo ancora così, quanto pensi che soffra lui?
Certo, le voci di Axel ormai capo del QS sono giunte sino a qui eppure mi chiedo se lui non stia facendo tutto questo solo per lei...
Comunque amore mio, mi manchi ogni secondo e sinceramente gradirei se tu ti facessi sentire un po' più spesso, la prossima volta che ci vedremo ti dovrò dire una cosa che spero ti renderà felice.
Ricorda che ti amo,

Tua Denise <3

P. S. Salutami Celia e David e dí a Kevin che non occorre che ritorni di corsa in Italia, la sua squadra è nelle ottime mani di Sofia, la cugina di Axel, te la ricordi vero?

Il giovane allenatore sospirò facendo allarmare la sorella.
Celia: Jude? Che succede?
J: no no, nulla, solo... Mi manca Celia... Mi manca più di quanto tu possa immaginare.
Celia: io... Ti capisco... Ehm... Sono mesi e mesi che non vedo Darren e...
J: non ti è ancora passata vedo.
Celia: eh? Cosa?
J: la tua enorme cotta per il fratello della mia fidanzata.

Axel stava esaminando qualche documento quando le parole di una canzone non si insinuarono nella sua mente e non cominciò a canticchiarle.

Vivo per lei da quando sai 
La prima volta l'ho incontrata
Non mi ricordo come ma 
Mi è entrata dentro e c'è restata 
Vivo per lei perché mi fa 
Vibrare forte l'anima
Vivo per lei e non è un peso

Vivo per lei anch'io lo sai 
E tu non esserne geloso
Lei è di tutti quelli che 
Hanno un bisogno sempre acceso
Come uno stereo in camera
Di chi è da solo e adesso sa [...]
Na na na na na na...

Io vivo per lei...

Vivo per lei che spesso sa 
Essere dolce e sensuale 
A volte picchia in testa ma 
È un pugno che non fa mai male

Vivo per lei, lo so mi fa 
Girare di città in città
Soffrire un po', ma almeno io vivo

Na na na na na na na na...

Non ricordava tutta la canzone ma non poté comunque dedicarle del tempo in quanto Byron Love entrò nel suo studio.
A: hai perso.
B: e allora? Sembra quasi che tu lo volessi.
A: ti sbagli, la tua sconfitta non ha fatto altro che aumentare il potere della Raimon.
B: probabile.
A: potresti almeno cercare di fingere della tristezza- disse aspramente.
B: e perché mai? Ho raggiunto il mio obiettivo, far tornare l'equilibrio nella mia squadra, insegnargli il rispetto dei compagni e del gioco. Forse abbiamo perso su un fronte ma su un altro la squadra ha guadagnato più di quanto potesse regalare una vittoria.
A: sei per caso passato dalla parte della rivoluzione?
B: non sto né dalla loro parte, né dalla tua, mio caro Axel. Approposito, hai notato quella ragazzina? La N°17?
A: sì, perché?
B: ti darà filo da torcere sai? Sembra la reincarnazione dello spirito di Can...
A: Non. Pronunciare. Il. Suo. Nome!
B: d'accordo d'accordo, non ti scaldare, dopotutto non posso sapere come si fa a vivere con la vita di una persona sulla coscienza.
Pochi istanti dopo Axel aveva sbattuto al muro Byron, il quale guardava impassibile l'altro.
A: non ti azzardare a ripeterlo! Mi hai sentito Bel Faccino?
B: durante la partita non avevi anche tu l'impressione che lei ci stesse osservando? Forse non se n'è mai andata via veramente.
A: taci! Tu non sai niente! Niente!
B: no, mio caro Axel- disse strattonandosi di dosso le mani dell'altro giovane- sei tu quello che non sa nulla.
A: no, no, tu non...
B: non capisco? Ascoltami Axel, tutti abbiamo sulla coscienza Cancer, tutti soffriamo per lei, tutti ci siamo buttati per dare il nostro meglio in onore suo, tutti le volevano bene, tutti la volevano felice e in salute. Non comportarti come se fossi l'unico ad aver perso una parte di sé- Byron si allontanò dal Grande Imperatore, quando fu quasi alla porta si voltò a guardarlo- Cancer era come un fiore fiorito dal sale e così è la Rivoluzione, se tu l'avessi mai amata, sapresti da che parte stare.
Detto ciò uscì dalla porta mentre Axel crollava in ginocchio, Austin entrò velocemente, chiedendogli come stesse.
A: male, Austin, ora voglio solo tornare a casa.
Austin: ma signore... Non ha finito...
A: Austin... Non ce la faccio...
Austin: d'accordo Axel, ti accompagno a casa.

Scaccerò la nebbia dai tuoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora