capitolo 9: non ti lascerò morire

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- Joanna, Bradley, voi state qui non vi muovete per nessun motivo. Il condominio è deserto me preferisco che stiate al sicuro in questo appartamento. Noi staremo via per poco, andremo solo a controllare.

Peter porse una pistola di emergenza a Tim, che se la mise in tasca e gli diede una pacca sulla spalla.

-Pronto?

-Prontissimo.

Salirono le scale due gradini alla volta, impazienti della loro prima piccola missione da solitari. Arrivarono alla porta, infilarono la chiave che avevano trovato nel loro appartamento è aprirono con un colpo secco il portone.

Il tempo non era uno dei migliori: le nuvole nascondevano il sole che lanciava raggi in tutte le direzioni e i panni stesi si muovevano svolazzanti con il venticello freddo che li accarezava.

Peter superò la soglia e appoggiò le mani ai fianchi, guardando verso l'orizzonte, pensieroso.

-Staranno tutti bene?

-lo spero con tutto il cuore. Non sopporterei che oltre alla mia fidanzata, morisse anche la mia migliore amica. Se morisse non ci sarebbe più nessuno a consolarmi.

Il ragazzo sorrise e appoggiò una mano sulla spalla all'altro.

-ci sarò io.

Un rumore li distolse dai loro pensieri. In lontananza un elicottero, era comparso fra le nuvole tagliando veloce l'aria. Peter fece velocemente qualche passo verso la fine della terrazza, per cercare di scorgere meglio quel mezzo che sembrava quasi una benedizione divina venuta dal cielo.

Gli mancava poco ad arrivare al punto desiderato, quando una grossa piastrella sotto i suoi piedi si ruppe rumorosamente, facendo sprofondare la sua gamba di qualche centimetro. Non gli si vedeva dal ginocchio in giù, e aveva un espressione addolorata e un po' impaurita.

- Tim aiutami, sono incastrato!

Timothy si precipitò da lui e cominciò a tirarlo da un braccio. Intanto da un angolo erano sbucati quattro zombie un po' malconci, che avanzava veloci verso di loro.

-Tim, lascia perdere scappa! Non c'è tempo. Hai troppo pochi colpi nella pistola non puoi farcela.

Il ragazzo lo guardò sicuro, senza sottrarsi al suo sguardo.

- non ti lascerò morire! Scordatelo, toglitelo dalla testa!

Timothy prese con le mani tremanti la piccola pistola dalla tasca e cerco di mirare verso la testa del primo zombie. Sparò un colpo ma manco il bersaglio e con velocità ricaricò e ripunto l'arma alla testa dell'infetto.

- Non ti avvicinare a Peter!

Sparò un secondo colpo che andò a segno tra gli occhi dello zombie. Fece partire un altro colpo che essendo abbastanza ravvicinato colpì due non morti con lo stesso proiettile.

Cercò di sparare un'altra volta ma la canna si era inceppata violentemente e dovette lanciarla per terra. Non aveva nient'altro con sé e l'ultimo zombie continuava ad avanzare. Si fece prendere dal panico, cominciò a girare per la terrazza ma non riusciva a trovare nulla di utile. Ad un tratto dietro un capannone trovo un grosso tubo di metallo.

Arrivo dietro di lui e con tutta la forza che aveva nelle piccole braccine magre, colpì la testa dell'infetto che venne scagliata giù dal palazzo.

Corse da Peter e lo aiutò a staccare la gamba dal buco, che era ferita gravemente all'altezza della caviglia.
Il ragazzo strinse forte Tim a sé, in un abbraccio che rischiava quasi di stritolarlo. Timothy cominciò lentamente a piangere disperato e a tirare su con il naso.

- Ho-ho ucciso delle persone...

- No Tim, non lo hai fatto, non sono persone quelle.

- Tu... tu credi?

-ne sono certo.

Gli asciugò le lacrime sulle guance e gli sorrise.

- Quando tornerà a casa, Tanya sarà fiera di te.

Lo prese per un gomito e lo trascinò dentro al condominio. Chiuse la porta dietro di sé e riguardò Timothy.

- Ora, Tim, ho bisogno di te. Devi andare giù a prendere il kit medico di soccorso, io non posso venire perché mi fa troppo male la caviglia. Joanna probabilmente saprà come aiutarti.

- si certo... arrivo subito!

Andò a prendere qualche benda e disinfettante e ritonò dal ferito seguito a ruota da Joanna, che stette per tutto il tempo preoccupata in un angoletto.

Tim disinfettò la verità e la esaminò più attentamente.

-qui ci vogliono probabilmente due tre punti per richiudere questa ferita. È un taglio molto profondo... io sono capace a ricucirti, ma non abbiamo anestesia, farà molto male.

-e se decido di non farlo?

-nei peggiori dei casi prendi un infezione e c'è anche la possibilità che tu diventi uno zombie.

- ok, cuci questa gamba.

Timothy prese ago e filo e ricompose le parti di Peter, per poi fasciato per bene. Lo accompagnò pian piano fino all'appartamento e lo fece distendere sul divano con l'aiuto di bradley e Joanna.

- Come ti senti?

- Ha fatto malissimo... e lo fa ancora adesso. Ma, Tim, ho troppa paura di morire. Per quanto questo mondo sia cambiato radicalmente, io non voglio cedere, voglio mutare con lui. E voglio sopravvivere con le persone che amo.

- Peter tu sii forte e non lasciarti cadere mai. E sappi che io ci sarò sempre, quando cadrai, io ti aiuterò a rialzati.

Peter lo guardo e sorrise.

-grazie Tim.

Boom Zombie / 1^ version (2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora