capitolo 22: Ginevra e Lancillotto

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Brodie cadde come un sacco di patate sul pavimento, provocando un tonfo che fece girare tutti i presenti nella sua direzione. Lee accorse subito in suo aiuto e lo prese in braccio guardandosi intorno preoccupato.

- È svenuto, dobbiamo stenderlo da qualche parte.

- Seguimi, di qua c'é una camera da letto.

Il ragazzo seguì Adele fino ad una grande stanza con un letto matrimoniale e appoggiò Brodie sopra le lenzuola.

- Non preoccuparti Lee, posso occuparmene io adesso.

- Sei molto gentile, posso fare qualcosa per aiutarti?

- Si, potresti portarmi un altro pezzo di stoffa da legargli al braccio? Continua a sanguinare.

- Eccolo... adesso devo andare un secondo da Charlotte, ma tornerò presto per dare più sostegno a Brodie.

Lee uscì dalla stanza e chiuse la porta dietro di sé, mentre Adele si stendeva vicino al ragazzo malato premendogli una pezza di stoffa sulla fronte sudata.

Il ragazzo aprì gli occhi lentamente e guardò Adele con un debole sorriso.

- Ciao...

- Sei ancora debole, non dovresti parlare.

- Credimi sono più forte di quello che pensi, e ho anche un buon motivo per parlare...

Il ragazzo tossì con uno sforzo, mentre cercava di rimanere impassibile. Adele ridacchio e gli passo la pezza sulla fronte.

- Se lo dici tu...

- Ti chiami Adele, vero?

La ragazza sorrise e alzò lo sguardo sul muro, morsicchiandosi un po' il labbro.

- È un nome bellissimo... Non che tu non sia di meno, cioè volevo dire, sei bellissima e hai un bellissimo nome.

Adele ridacchio sotto i baffi e si girò verso la finestra che per una volta tanto, non era coperta dalle tende.

- Non sei molto esperto nel fare i complimenti...

- Già, sono purtroppo anche una persona timida, che non parla molto e quando lo fa spara cazzate.

- Meglio dirle le cazzate che farle, non credi?

- Sei una persona goffa?

La ragazza si girò a guardare Brodie co un sorriso mentre lui la ammirava con la testa sul cuscino.

- Più di quanto tu possa credere.

Il giovane le prese la mano e la accarezzò dolcemente con la mano un po' tremante. Lei lo lasciò fare e gli sorrise dolcemente.

- Puoi farmi un piacere Adele?

- Dimmi pure.

- Ho sentito mentre facevamo il viaggio per arrivare qui, Charlotte che parlava con Lee approposito del colore delle labbra. Visto che sinceramente ho un po' paura, puoi dirmi di che colore sono?

La ragazza fece svanire il sorriso e accigliò a guardare con concentrazione il viso del ragazzo.

- Sono di un rosa pallido tendente al viola.

- Non credo sia una buona notizia.

- Vedrai che guarirai presto.

- E se non dovesse succedere? Se fossi in pericolo di morte?

- Brodie. Questo non succederà, te lo prometto. Tra poco la ferita smetterà di sanguinare, la febbre si abbasserà e tu starai molto meglio.

Il ragazzo sorrise e la guardò intensamente.

- Adele, so che è presto per dirlo e c'è ancora speranza per me, ma se sono in pericolo di morte prima di concludere la mia esistenza vorrei una cosa.

- Sarò felice di darti quello che desideri per quanto le mie possibilità mi permettono, Ser Brodie!

Il ragazzo ridacchiò e con un gesto fece finta di rifoderare la spada.

- Vorrei un bacio dalla mia bellissima Ginevra, se lei vorrà darmelo si intende.

- Ginevra e la donna amata di  Lancillotto, giusto?

- Esatto. Lancillotto sa dal primo momento in cui la vede che un giorno loro due staranno insieme per sempre.

- Che romanticone... Comunque per adesso non sei in punto di morte quindi caro il mio Lancillotto ti conviene combattere. E non intendo nel vero senso del termine, quindi è meglio che ti riposi. Adesso devo andare un attimo fuori quindi evita di farti venire ictus o cose del genere.

La ragazza uscì dalla stanza e chiuse la porta dietro di sé.

- Johanna hai per caso visto Charlotte?

- No ma mi sembra sia andata con Lee al piano di sopra.

- Va bene grazie. Puoi guardare per caso se tra le provviste c'è una tisana, e in caso puoi farla e portarla a Brodie? Sta un po' male e ha bisogno di riprendersi.

- Non c'è problema vado subito!

Adele proseguì verso le scale e aprì la porta della soffitta. Lee e Charlotte erano in un angolino a limonare animatamente. La mano di lui stava percorrendo la coscia della ragazza mentre lei teneva le mani sul suo petto. Adele con un espressione tra il super imbarazzata e l'assoluto stupore, richiuse la porta come niente fosse spiaccicando a bassa voce un "Non importa, parleremo più tardi...". Tornò al piano inferiore e si diresse verso Marie.

- Ciao, tu sei Marie, giusto? Ti volevo chiedere ti ricordi per caso di un discorso fatto da Lee e Charlotte sul colore delle labbra.

- Si, ricordo poco... ma mi è rimasto impresso nella mente il suono della sua voce quando ha detto che se diventavano viola voleva dire che la cura non stava facendo effetto o qualcosa del genere...

- Oh, grazie molto gentile.

- Brodie si riprenderà?

- Ha le labbra quasi viola.

- Ommiodio, devo vederlo!  

- Non adesso. Sta riposando, ha una mano tagliata ed è meglio che non sappia una cosa del genere adesso.

- Non ti preoccupare ormai la so già, Ginevra.

Boom Zombie / 1^ version (2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora