Capitolo 14: operazione recupero

261 22 18
                                    

- Quanti cazzo sono?

Thomas se ne stava appollaiato sul tetto di una casupola che aveva raggiunto con l'aiuto di una scala. Tanya era seduta lì vicino e scrutava il percorso che si stendeva come una mappa davanti ai suoi occhi.

-lì in fondo, quello è il tetto del ristorante... per arrivarci dobbiamo passare per quella strada e poi attraversare il fiumiciattolo. Il ponte é pochi metri più a destra. So che sono molti gli zombie, soprattutto vicino al ristorante, ma possiamo farcela.

- sì certo.

- pronto?

- pronto.

Tanya scese di nuovo la scala seguita dal ragazzo e sfoderò la katana pronta a colpire. Avanzarono piano piano per lo stradone principale, dove trovarono una decina di zombie affamati di cervello. Tanya e Thomas cominciarono a combattere uno di fianco all' altro come una vera squadra e in poco tempo uccisero tutti gli zombie presenti.

Davanti a loro intanto si estendeva un grande incrocio e Tanya cominciò a grattarsi la testa confusa.

- dove ti avevo detto che dobbiamo andare?

Thomas prese per mano Tanya e le indicò un punto lontano davanti a loro.

- dobbiamo continuare dritti... lo vedi lì il ponte?

- oh, sì sì, certo, lo sapevo, avevo solo bisogno di una conferma.

Tanya arrossì un pochino e cerco di guardare da un'altra parte, per non farlo notare.

- l' unica cosa che non capisco è il perché non ci siano zombie, in quella direzione...

-lo so sembra quasi un miraggio... meglio se ne approfittiamo.

Cominciarono ad avanzare lentamente guardandosi intorno, un po' incuriositi, guardando il paesaggio che per loro era sempre stato offuscato da da combattimenti e sangue. Tanya guardava le case stendersi sulla sinistra mentre Thomas le guardava alla su destra. Erano tutte distrutte, i muri sporchi di sangue e i vetri delle finestre rotte, ancora lasciati sul strada. 

Arrivarono all' incrocio e Tanya guardò verso la strada che gli si poneva davanti. Un orda di zombie si girò a guardarli e cominciò ad avanzare veloci, verso di loro. Erano circa una centinaia e per qualche secondo la ragazza rimase immobile cercando di ragionare sul da farsi.

- C-corri.

- cosa scusa?

- CORRI!

Tanya prese per un braccio Thomas e cominciò a correre. Il ragazzo guardò verso la strada, poi verso la ragazza e cominciò a correre più veloce anche lui.

- sono più veloci di noi!

Tanya sembra sfinita, non riusciva più a correre e sembrava avere un gran fiatone.

- Tanya, non puoi fermarti adesso, puoi farcela ci siamo quasi!

Tanya mise il turbo, anche se non era abituata a correre così tanto. Arrivarono davanti al fiumiciattolo e videro che dal ponte avanzavano altri zombie, mentre da dietro ormai, gli infetti li stavano raggiungendo.

- ti fidi di me?

Thomas guardò la ragazza confuso.

- cosa c'entra?

- rispondimi!

- si.

Tanya prese un respiro profondo e con uno spintone fece cadere in acqua il ragazzo. Ormai gli infetti l'avevano raggiunta quando, a sua volta si lanciò in acqua. Gli zombie rimasero sulla sponda e sul ponte a guardarli essere trasportati dalla corrente.

- Thomas! Thomas, dove sei?!

- Tanya sono qui! Qui ci tocco.

La ragazza si aggrappò al ragazzo e riuscì finalmente a toccatare con le scarpe zuppe il letto di sassi del fiume. Thomas le prese la testa fra le mani e la guardò negli occhi sorridendo.

- ci hai salvati!

Lei arrossì e sorrise, per la prima volta incerta.

-si...

Il ragazzo si avvicinò con uno scatto e appoggio le sue labbra su quelle di lei. Tanya rimase sorpresa, ma non si spostò, chiuse gli occhi lentamente e ricambio il bacio. Lui dopo un po' si staccò e lasciò che le mani scesero fino alle spalle. Tanya penso subito che quel momento intimo fosse durato troppo poco, avrebbe voluto che fosse durato all'infinito, che il tempo, il freddo e l'acqua si fossero fermati, come succede nei libri.

- ora cerchiamo di uscire di qui. Hai freddo Tanya?

- no, non tanto.

I due si guardarono intorno in cerca di un modo per uscire dal fiume. Tanya si rese conto che sulla riva c'erano sedute tre ragazze che li guardavano divertite.

-ciao Tanya!

- Jocelyn, Elise, Professoressa Anastasia!

La donna si alzò e scruto l'acqua del fiume.

- Tanya ascoltami bene. Dovete venire da questa parte, c'è poca corrente ma l' acqua è molto profonda, dovrete nuotare.

I due ragazzi con fatica raggiunsero la riva e si strizzarono i vestiti.

- siete fortunati che oggi ci sia un bel sole, perché se no sareste morti di freddo.

-in effetti... quanto abbiamo percorso del fiume... ci siamo lanciati all'altezza del ponte.

Le ragazze si guardarono tra di loro pensierose, poi Jocelyn prese la parola.

- circa mezzo kilometro penso, non di più. Ma posso sapere che cosa siete venuti a fare qui?

- stiamo cercando Adele, credo che sia andata in cerca di sua madre, al ristorante, voi sapete qualcosa?

- noi siamo arrivate qua questa notte e il ristorante era già stato invaso. Ora però in questa zona vicino al fiume, non ci sono molti infetti, ci è sembrato di sentire un gran fracasso prima e crediamo che provenisse proprio dal ristorante. Questo da crediti alla tua tesi, Tanya, ma vuol dire anche che se Adele in questo momento è lì e anche in grave pericolo.

- posso farvi un ultima domanda? Come siete riuscite a scappare da scuola?

Anastasia si fece di nuovo avanti e ricominciò a parlare.

- le ho salvate io, mi ero accorta della situazione troppo tardi e sono riuscita a salvare solo loro due. Le ho portate a casa mia in macchina e fino a ieri con noi c'era anche tuo padre, Tanya. Ma la macchina ha avuto un problema con la batteria e non funzionava più. Abbiamo guardato il telegiornale alla TV, che diceva di spostarsi a nord e abbiamo cercato di farlo ma ci siamo trovati in una brutta situazione è tuo padre ci ha detto di proseguire senza di lui. Poco fa ci è arrivato un messaggio da parte sua in cui diceva di essersi salvato, ma ora è bloccato in una casa e non può uscire.

- ma quindi... mio padre è vivo?!

Boom Zombie / 1^ version (2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora