Capitolo 3

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Mi risvegliai nel morbido letto di Peter. Come aprii gli occhi vidi i suoi occhi spaventati su di me. < come ti senti?> mi chiese preoccupato. Mi poggiai sui gomiti a pancia in sù. Non sapevo se quello che era appena successo era solo un sogno, o se fosse successo per davvero < credo bene, ho solo un pó mal di testa, ehm ma..> <non sai quanto mi sono spaventato vedendoti in quello stato.> disse  a bassa voce.  Quello che mi era appena successo era roba da film. <Sai non tutti i giorni vedi una ragazza invisibile> disse passandosi una mano tra i capelli. Beh che dire, io ero più spaventata di lui. Forse stavamo sognando tutti e due o forse  avevamo entrambi le allucinazioni. Quel che sapevo  e che ero riuscita a diventare invisibile, e questo mi spaventava ma allo stesso tempo mi eccitava. Cos'ero?  Un mostro? < Pet ho paura, cioè quello che è appena successo io > Mi mise un dito sopra le mie labbra <shh stai tranquilla. Credo che tutto derivi dalle radiazioni del meteorite, quello che mi preoccupa e che tu non sai controllare questa cosa e potrebbe diventare un problema> < potrebbe diventare un problema? È già un problema! Che devo fare io? Scappare? Rinchiudermi?  Potrei fare del male alle persone, non so cosa sono in grado di fare, e io ho paura. Non sono una eroina come nei film, e non ho chiesto io di diventare così. Voglio solo essere una ragazza come le altre> Mi alzai dal letto e mi affacciai alla finestra < Nicole ti stai mettendo troppi problemi> < questo è un problema! Non lo capisci? Ho paura ok? Io mi sento diversa>
< avvolte la diversità è una cosa bella>
<non in questo caso>
< Nicole sta zitta ora.>
Sì alzò e mise le sue braccia attorno alla mia vita. Lì il mio cuore iniziò a battere così forte che arrossii pensando che anche lui potesse sentirlo < Io sono qui per te, io tengo troppo a te. Non sei un mostro, e tu per me sei sempre stata diversa dalle altre, è  proprio per questo che mi piaci. Quello che è successo prima è strano è vero, anzi molto strano ma non puoi già farti strani film mentali> Mi disse all'orecchio. Già mi sentivo sollevata. Forse era vero. Troppe paranoie. Ancora non sapevo nulla. E poi magari tutto questo era un sogno. Mi girai e lo abbracciai. < mi sento al sicuro tra le tue braccia> lui iniziò ad accarezzarmi i capelli e con l'altra mano la schiena. Il suo profumo. Potevo sentirlo. Avevo il desiderio di baciarlo già da un pó di tempo, ma eravamo amici come potevo? Ma in fondo era solo un bacio..Avevo il bisogno di sentirlo più vicino a me, avevo bisogno di lui con tutta me stessa. < No Pet potrei contaggiarti non so che cos'ho,  è meglio se mi stai lontano> Mi scostai < Io non ho paura di te> Mi tiró per un braccio e io distinto gli presi il volto tra le mani e lo baciai.  Il mio corpo prese fuoco, e mi sentivo tremare dentro. Più lo baciavo più lo volevo. Lui mi prese per i fianchi e mi attaccò al suo corpo e potei sentire la sua erezione. Tutte le mie preoccupazioni sparirono. Non avevo più paura di nulla e mi sentivo come rinata. Mi prese in braccio e mi buttò sopra il suo letto senza mai smettere di baciarmi. Il bacio si fece così violento che senti un leggero dolore al mio labbro inferiore. Mi stringeva fortissimo a se e potevo sentire il suo cuore battere. Iniziò a darmi dei baci sul collo e a leccarmi il lobo del mio orecchio sinistro. E nello stesso momento sia dalla mia bocca che dalla sua scappò un gemito di piacere. Era così bello, sexy, avrei voluto davvero fare l'amore con lui in quel momento...avrei voluto solo che anche lui provasse i miei stessi sentimenti, che mi guardasse con gli stessi occhi con cui lo guardavo io. Poi all'improvviso la porta si aprì e io spinsi Peter giù dal letto che cadde con il sedere a terra < okay, sono entrata in un momento sbagliato.Adolescenti in preda agli ormoni> Disse Liz tra le risate. Io diventai tutta rossa per l'imbarazzo <aia il culo, porca puttana Liz ti odio> Peter si alzò e io non sapevo più che fare. Lui non mi degnò neanche di uno sguardo. Avevo appena limonato con il mio migliore amico di sempre. < Dovreste vedere le vostre faccie, mitico davvero> < Nicole ti deve dire una cosa> la zittii Pet che si accarezzava il sedere dolente. <non mi interessano i dettagli di come vi slinguazzate> a quelle parole mi si gelò il cuore. Guardai storto Liz e lei smise  subito di ridere come vide  la mia faccia. <No stupida non di quello. Devi smetterla di impicciarti nei fatti miei. Io non mi slinguazzo Nicole non potrei mai farlo. > Mi venne da piangere. Il tono con cui lo disse, così furioso e disgustato. Forse avevo rovinato la nostra amicizia e questo mi rendeva triste, la nostra amicizia era come una scusa per stare con lui, e io avevo bisogno di stare con lui. Raccontai a Liz quello che era successo. All'inizio si mise a ridere convinta fosse uno scherzo poi però dopo che glielo spiegò anche Peter lei sembrò sorpresa < E fallo ora no?> <ma allora sei scema: ti ho detto che non è che lo comando io...e poi non so se succederà di nuovo> <in qualsiasi caso, non devi stare qui> disse Peter. Perché?  Era rimasto così disgustato da me che non mi voleva più a casa sua? < perché è ovvio. Sai che papà lavora nei servizi segreti e se ti dovesse vedere beh non so cosa potrebbe succedere> Liz si alzò in piedi e disse < questo è assurdo, voi siete assurdi. E comunque si non devi più venire qui, saremo noi a venire a casa tua> si avvicinò e mi abbracciò mentre Peter stava appoggiato al muro di fronte a me e mi fissava.

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