7. Christen.

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(Esatto, l'immagine l'ho messa a caso. Scusate😂)

Sapete quando siete talmente persi nei vostri pensieri che basta un piccolo tocco per farti sussultare? Ecco.

Ero talmente persa a pensare alla terribile ora di storia e al fatto che dovevo farmi prestare gli appunti da Crystal, che non mi ero accorta che Cristian stava urlando il mio nome. E quando ha richiamato la mia attenzione toccandomi la spalla, ho letteralmente urlato per lo spavento.

Risultato? Alcune occhiatacce da parte di 2 professori, delle risate dei miei amici, una faccia divertita di mio fratello e, peggio del peggio, Samuele e Francesca che ridono del mio urlo. Fortuna che gli altri erano già tutti a mensa.

Rossa dalla vergogna mi affretto verso la mensa.

"Parla, Cristian." Gli dico, una volta essere arrivati al bancone del cibo.

Prendo un vassoio e do il buono alla cuoca.

"Volevo solo chiederti se almeno tu ci hai capito qualcosa, di storia." Dice, ridendo ancora.

"Non ci ho capito niente. E smettila di ridere. Grande amico sei, proprio." Dico, puntandogli un dito.

Prendo 2 fette di pizza, un'insalata, due pezzi di petto di pollo e una mela. Come bevanda prendo solo una bottiglia di acqua naturale.

"Io vado al tavolo della squadra, okay? A dopo, Ari." Nash mi bacia la fronte prima di andare verso il tavolo dei giocatori di calcio.

Aspetto Cristian, Crystal e Beatrice, poi andiamo verso il nostro solito tavolo. Ma mentre andiamo parlando di storia, vedo una ragazza scontrarsi con Cristian.

La maglia della ragazza viene macchiata di viola, colpa del succo ai mirtilli di Cristian, mentre la maglia di Cristian viene macchiata di rosso, per il piatto di spaghetti al sugo della ragazza.

Inizialmente, la ragazza caccia un urlo, al contatto con la bevanda fredda, mentre Cristian lascia cadere il vassoio a terra, preso dallo spavento.

Si guardarono negli occhi e, con gli sguardi di tutti puntati addosso, scoppiarono a ridere come pazzi. La risata di Cristian, mischiata a quella della ragazza, era molto contagiosa. Infatti alcuni,come me, Crystal e Beatrice, scoppiano a ridere con loro, mentre altri (solo le Cheerleaders (apparte me e Crystal) e alcuni giocatori di calcio) guardano disgustati la scena.

Escono ridendo dalla mensa e noi li seguiamo. Usciamo dalla mensa e li vedo intenti a presentarsi.

"Ragazze, venite." Urla Cristian e noi eseguiamo.

"Ariel, Crystal, Beatrice, lei è Christen. Christen, loro sono Ariel,Crystal e Beatrice." Dice indicandoci.

"È un piacere conoscervi." Sorride dolcemente.

Ha una bella voce, delicata e quasi soave. È bassina, soprattutto accanto a Cristian, non è né grassa nè magra... Si, insomma, nella norma. Ha i capelli lunghi, castani, scuri sulla radice e più chiari alle punte e occhi castani.

"Piacere nostro." Diciamo in coro io e le ragazze.

"Mi dispiace per la maglietta, Christen." Dice dispiaciuto Cristian.

"Non preoccuparti, ne ho una di riserva. Invece scusa tu, per il piatto di spaghetti al sugo." Dice la ragazza, facendo un piccolo sorriso.

"Ne ho una di riserva anch'io... Sai, mi era già successo un'altra volta." Cristian ride, prima di salutare e andare via.

"Oh, aspetta. Vieni qui. -aspetta che Cristian ritorni vicino a noi e poi continua a parlare- Tra due giorni, ovvero venerdì, è il 17° compleanno di mio fratello e sta organizzando una festa in un locale di Roma. Ha detto che non gli avrebbe dato fastidio se io avessi invitato qualcuno, quindi... Vi va di venirci?" Chiede speranzosa.

"Per me va bene." Dice Beatrice.

"Fantastico!" Esclama Cristian.

"Benissimo. Tu, Ariel?" Mi chiede Crystal.

"Si. Si, insomma, credo di si." Dico, sorridendo lievemente.

"Grandioso. Vi informerò per i dettagli. Vado a cambiarmi la maglia, ciao." Ci saluta per poi correre verso il suo armadietto, credo.

"Vado anche io. Inizia a darmi fastidio l'odore del sugo. A dopo, mademoiselle." Sorride e si allontana.

"Sai chi è suo fratello?" Mi chiede Crystal.

"...no...?" Domando incerta.

"Suo fratello è Federico Romano. Lei è Christen Romano, l'ho riconosciuta dopo. Suo fratello fa parte della squadra di calcio, è il co-capitano. Ciò significa che ci sarà quasi tutta la scuola a quella festa. Il padre è Vittorio Romano, il vice-sindaco di Roma. Sua madre è una stilista, Sara De Marco. Sono abbastanza importanti, ma il bello di quella ragazza è che fa di tutto per non vantarsene, cerca sempre di mimetizzarsi e non vuole che facciano favoritismi con lei. È una brava ragazza. Solitamente la figlia di un sindaco o vicesindaco si crede Atena scesa in terra, mentre lei è semplice." Mi spiega Beatrice, e leggo quasi ammirazione nei suoi occhi.

"Bhe, tutto il contrario di suo fratello."  Crystal lo dice quasi con disprezzo.

"Esperienza personale?" Chiedo.

"Si. Siamo stati insieme per 2 settimane. Poi l'ho lasciato. Era troppo viziato e mi ricordava troppo spesso dell'importanza dei suoi genitori. Non lo sopporto quelli così. Meglio tuo fratello. -alzo le sopracciglia sorpresa e lei sembra accorgersene solo dopo di ciò che ha detto- No no no, intendevo dire, ecco... Quello é tuo fratello." Dice, sorridendo innocentemente e indicando mio fratello, appena uscito dalla mensa.

Scoppio a ridere insieme a Beatrice e Crystal fa la finta offesa, ma, inevitabilmente, scoppia a ridere anche lei.

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Inizio col dire: Scusate per il ritardo.

Ciao a tutti ragazze e ragazzi, ecco un nuovo capitolo. È corto rispetto al solito, lo so (solo 866 parole, quando di solito ne faccio più di mille) ma in questo capitolo dovevo scrivere principalmente questo. Il prossimo capitolo parlerà (e da quando il capitolo ha la voce) della festa di cui ho scritto nel capitolo. E credetemi, non vedevo l'ora di arrivare là!

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, votate e commentate, se volete (e se vi va). Scusate per eventuali errori e... Al prossimo capitolo!

Dio Benedica La Pizza!🌹🍕🐼

_I_am_a_Pandacorn_

Il Mio Fastidioso Fratellastro.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora