5 mesi dopo.
Vi ricordate del Samuele dolce e gentile che alcuni mesi fa mi consolò per la perdita di una collana a me cara, rimanendo anche a dormire con me? Lo stesso Samuele che il giorno dopo l'aveva ritrovata ed era venuto da me per ridarmela, e che ricambiò l'abbraccio instintivo che gli avevo dato? Già, era stato veramente molto dolce e gentile... Ecco, scordatevi di quel suo lato. È diventato insorportabile e fastidiosissimo.
Ha iniziato a infastidirmi durante le lezioni, a mensa, durante gli allenamenti e a cena... Sempre. Una volta, tre settimane fa, c'eravamo solo noi due a casa. Nash era con Alex in giro per Roma. Io ero rimasta a casa, poiché dovevo studiare. Marta era nella sua scuola a preparare un percorso per i suoi studenti e Riccardo a scuola per gli incontri professori-rappresentanti.
*Flashback*
Sono con la testa sui libri da due ore e mezza, ma proprio non mi entra in testa quest'argomento di Chimica. Samuele deve ancora finire di darci ripetizioni sugli argomenti persi, e quindi non riesco a capire questa cosa, sembra scritta in ostrogoto. Continuo a provare rileggendolo per la centesima volta, ma improvvisamente, una musica rock si espande per il piano, se non per l'intera casa.
Samuele.
Esco velocemente dalla camera e vado a bussare insistentemente alla camera di Samuele, urlandogli di smetterla, ma lui, in risposta, alza ulteriormente il volume.
Apro la porta, e lo vedo steso sul letto. È in boxer e devo impegnarmi veramente tanto per non guardare lui. Vado verso lo stereo e abbasso notevolmente il volume, che però si rialza. Guardo Samuele, e vedo che ha in mano il telecomando dello stereo. Ribbasso il volume, e lui lo rialza.
Eh va bene.
Mi abbasso e stacco la spina, facendo spegnere improvvisamente la musica. Mi alzo e lo guardo con sguardo soddisfatto. Mi volto per uscire ma mi ritrovo con la schiena attaccata al muro. Samuele mi tiene bloccata al muro tramite il suo corpo, poggia una mano sulla mia pancia e si abbassa con il corpo verso terra, facendo scivolare piano la mano giù. Prende la spina dello stereo in mano, mantenendo il contatto visivo nei miei occhi, e riattacca la spina alla presa, e la musica riparte a tutto volume. Si rialza, ma la mano rimane dove stava, ovvero molto vicino al mio inguine.
Merda.
Fa per avvicinare la mano lì, ma faccio in tempo a spostarlo leggermente, quel che basta per uscire da quella gabbia invisibile e raggiungere velocemente la porta della sua camera e chiudermela alle spalle.
Fine flashback.
Sono stata in imbarazzo per 5 giorni, ma per lui era come se non fosse successo nulla.
Poi a inizio gennaio (precisamente il 9 gennaio), la scuola aveva organizzato una partita di calcio con la squadra di una scuola vicino a Roma.
Io e le altre Cheerleaders dovevamo fare il tifo per la nostra squadra. La partita si giocava nel campo della nostra scuola. Il capitano della squadra avversaria si chiamava Andrea Surani. Finì 4 a 3 per la nostra squadra.
A partita finita, stavo parlando con Crystal, eravamo troppo impegnate a fangirlare su Shadowhunters, la serie-tv però (si, anche lei è una grande fan di Shadowhunters!) per poter accorgerci del resto.
Flashback (N/A: si, un altro.)
"Giuro, stavo per spaccare il computer quando l'ho visto." Dice Crystal, ricordando l'episodio che abbiamo visto ieri insieme.
Stavo per dirle qualcosa tipo "Se me lo avessi detto avrei preso la mazza chiodata dalla mia camera." o qualcosa di simile, ma non riesco neanche ad aprire bocca, poiché qualcosa mi colpisce sulla nuca.
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Il Mio Fastidioso Fratellastro.
RomanceSono Ariel Gilbert, figlia di Silvia Menchi e Luca Gilbert. La vita è stata abbastanza crudele con me. Da piccola ero muta, molti si prendevano gioco di me. Ma poi, ho cominciato a parlare un po', a 7 anni, rendendo mio fratello e i miei genitori mo...