REALITY - chanbaek (#wattys2017)

01| F i r s t

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Dolore.
Quello che Chanyeol provava guardando negli occhi scuri il ragazzo dinanzi a sè.
Più il suo sguardo annegava in quello intenso e forse quasi preoccupato del bassino, più provava un senso di sottile dolore, come un leggero punzecchiare di molti aghi sui muscoli più sensibili.

"Oh... Ehm, quindi posso entrare?".

Baekhyun in quel momento lo guardava dal basso, lo guardava oltre le ciglia lunghe, con i suoi occhietti vispi e grandi, in attesa di una risposta.

"C-Certo, scusami, entra pure".

Chanyeol si spostò, lasciando libero il passaggio al bassino che lentamente entrò in casa.
Si accomodarono sul divano in salotto, l'uno di fronte all'altra mentre il progetto del servizio fotografico restava lì, gettato alla rinfusa sul tavolino.

"Allora..mmh, quando inizieremo a scattare le foto?".

Chanyeol guardava, continuava a scrutare, ad osservare con i suoi occhi adesso velati, il ragazzo davanti a sè.

Diamine, tutto ciò che aveva vissuto, tutti quei baci, quegli sguardi, quei tocchi.
Erano menzogne, ogni momento lo era, il melodrammatico bugiardo Byun Baekhyun era una bugia, una meravigliosa menzogna distruttiva, dolorosa, logorante.
E adesso che Chanyeol aveva davanti il Baekhyun reale, così estraneo, così diverso, così vuoto.

"Chanyeol?".

Le orecchie del gigante si inebriarono della calda e dolce voce del bassino che per un attimo gli sembrò essere quella del suo pittore angelico.
Il cuore di Chanyeol rilasciò uno sbuffo, mentre sentiva il respiro fermarsi, la gola secca e la testa quasi girare, in preda a quella voce che tanto amava e che apparteneva a qualcuno di diverso, a qualcuno che non era il bugiardo Baekhyun, ma solo il reale Baekhyun.

E chanyeol lo guardava, così ammaliato, così pieno di dolore mentre flashback gli si creavano nella mente, lo logorandolo lentamente, a poco a poco.

"Scusami. Allora iniziamo domani il servizio, vieni al mio studio".

Chanyeol consegnò un piccolo foglietto con l'indirizzo mentre lo teneva tra le mani tremanti, tirando un finto sorriso rivolto all'altro.

"Allora a domani, fotografo dal sorriso triste".

Fermo.
Il gigante era fermo, bloccato, gli occhi sgranati e il sorriso affievolito.
Sentì il cuore accartocciarsi, la pancia bruciare e lacerarsi, facendogli strizzare gli occhi.

"A-A domani allora...".

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- omg non pensavo di pubblicarlo adesso, ma ei non riesco a starmene con le mani in mano e ho deciso di postare nuovamente e uscire dallo stato di hiatus.
Nulla, i primi capitoli saranno probabilmente noiosi, spero che vi appassioni lo stesso(?)

Oddio come vi sta sembrando a primo impatto questo sequel?