I miei vicini, Amanda e Terence Miller, erano molto comprensivi nei miei confronti, la loro unica figlia era morta a causa di un brutale assassino, qualche anno fa. Mi fecero sedere sul divano e mi diedero la cioccolata calda con dei marshmallow. Quando la bevvi smisi di tremare. La signora Miller mi portò un'asciugamano umido, per togliere il sangue dalle mani, dalla faccia e dalla tazza. Mi dissero che avrei dormito nella stanza degli ospiti di fianco al bagno superiore.
Senza spiccicare parola, posai la tazza e andai a farmi la doccia. Vedevo scivolare via il resto del sangue mentre mi lavavo, mi sembrava non finisse mai. Finalmente ero pulita e scesi dalla doccia, mi misi poi l'accappatoio e andai in camera a dormire. Mi svegliai verso le 2 del mattino, non avevo sonno e rimasi a letto a pensare. Poco dopo mi sentii pervadere da una sensazione di rabbia estrema. Le voci nella mia testa mi dicevano solo una cosa, anzi un nome: Ryan...
Non pensai a quello che feci. Mi vestii e uscii dalla porta sul retro. Volevo andare da Ryan per dirgli, o fargli, qualcosa. Andai a casa sua e questa volta lo trovai. Era davanti alla televisione con una birra in mano. Lurido ubriacone del cazzo adesso ti faccio vedere io. Presi la rincorsa e ruppi la finestra. Ripeto, non so perché lo feci, so solo che ero incazzata quanto un rinoceronte castrato senza anestesia.
Quando irruppi in casa, lui si alzò subito e lasció cadere la birra per terra rompendo la bottiglia. Perfetto, hahaha, basta solo prenderla e quello che ha fatto sarà rivendicato HAHAHAHHAHA. Hanno ragione,questa volta hanno ragione. Devo vendicare quello che ha fatto a mia madre. Presi la bottiglia e... Un'attimo dopo mi ritrovai il corpo di Ryan per terra con la gola sanguinante. -Bene ora muori brutto stronzo- gli dissi con voce gelida mentre mi allontanavo e uscivo da casa sua. Dopo, decisi di recarmi nel bosco per poter far sparire la bottiglia e poi sarei tornata a far lo stesso con Ryan. Corsi, ed entrai nel bosco ansimante. Buttai la bottiglia contro un'albero rompendola ancora di più. Era completamente buio e non vedevo nulla non trovavo nemmeno il mio cellulare. Camminai. Finché non sentii un rumore. Sembravano...Passi. No, aspetta, questi sono rumori di zampe sulle foglie. Dopo aver formulato questo pensiero, vidi due occhi gialli fissarmi. Corri. Corri Amethyst, corri.
Cosí feci. Finché caddi di faccia sull'erba. Sentii la zampa dell'animale graffiarmi la faccia e mordermi le braccia cercai di urlare ma non riuscivo. Volevo anche picchiarla, per difendermi, ma ero troppo debole. La bestia mi stava per uccidere, quando vidi, prima di svenire, due figure chine su di me e un'altra che scacciava l'animale.
Buio.#Ciao again cosih, spero vi piaccia anche questo capitolo anche se devo dire é un po' corto, va boh :3#
STAI LEGGENDO
Non sono ciò che pensi
Fiksi PenggemarÉ la storia di una ragazza, con evidenti sintomi di schizofrenia, che fugge di casa e si rifugia in un bosco. Incontra un'entità paranormale, lo Slenderman, che la porterà con se e le farà conoscere persone che hanno avuto un passato difficile come...