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Ripasso attraverso quel portale e mi trovo nel bosco, nello stesso punto in cui ero distesa l'ultima volta, sono con il nonno e con delle valigie.
Lui e io camminiamo un po' fino a quando arriviamo davanti alla scuola.
È strano venire qui senza Alexander e ora che posso entrare nell'Accademia non ci ripenso.
La scuola è moderna, raffinata ed elegante. Ci dirigiamo verso un bancone dove c'è la segretaria, una vecchia signora con gli occhi verdi scuro e vedendola penso che da giovane era bellissima.
<< Rebecca, sono io, il tuo vecchio compagno Paolo >>. Dice il nonno che sembra molto contento di riaverla vista.
<< Oh cielo, da quanto tempo non ci siamo visti. Dove sei stato in questi anni? >> dice lei provando le stesse emozioni del nonno.
<< Sono andato sulla Terra a farmi una vacanza. Ah mi sono quasi dimenticato, ti presento la mia nipote >>.
<< piacere sono Sarah >> dico cercando di sorridere.
<< hai una nipotina, allora anche lei  è simbolo legge, molto ricercato e alquanto raro! Aspetta che la iscrivo subito con tutte le sue caratteristiche >>. Afferma Rebecca, molto contenta, ma purtroppo il nonno la spaventa dicendo: << No, aspetta, lei non è simbolo legge >>.
<< Cosa? Il simbolo lo si ha sin dalla nascita. A meno che ... sia umana >>
<< No, certo che non è umana. Rebecca, lei è mia nipote! >> dice il nonno cercando di tranquillizzarla e mi invita a presentarmi.
<< Sono Sarah Stone, ho 14 anni, sono nata sulla Terra il 21 Febbraio del 2003 e il mio segno zodiacale è l'acquario >>.
Flashback ( poche ore prima )
Sono le 6 di mattina e sono scesa dalle scale per fare colazione. Dopo vado dal nonno che appena uscito dalla sua camera dice: << dobbiamo sbrigarci, alle 7 dobbiamo essere lì >>.
<< in che scuola del cavolo devo andare? È ancora presto >> odio svegliarmi così presto e in questi giorni non sono di buon umore e quando stavo andando a cambiarmi il nonno mi blocca : << per facilitare la tua presentazione ti ho preparato questo e dirai solo quello che è scritto >>
Prendo il foglio, lo leggo e prima di riuscire a dire una parola, il nonno mi fa segno di andare.
Fine..
Rebecca rimane senza parola e facendo cadere la sua penna a terra , si riprende e dice:
<< Allora facciamo così, io ti iscrivo solo perché conosco tuo nonno, ma quando lo saprai dovrai venire a riferirmelo e mi raccomando deve rimanere solo ed esclusivamente tra di noi >>.
"Questa scuola iscrive i ragazzi così a caso" penso tra me
Vengo distratta nuovamente da una ragazza che mi passa accanto.
<< Camilla! >> urla leggermente Rebecca cercando di farsi sentire.
E quando la ragazza si volta prestando attenzione continua: << Questa è la tua compagna di stanza, potresti accompagnarla per favore? >>
<< ok >> esclama lei sorridendo leggermente e poi si volta verso di me e mi indica di seguirla.
Durante il tragitto, durato poco ho visto tante camere numerate, disposte lungo il corridoio centrale che sembrava non finire più.
Arrivati davanti a una porta, precisamente numero 117, quando
Camilla la apre rimango di stucco.

(Scusate per il ritardo cercherò di pubblicarlo prima il prossimo Spero vi piaccia) con affetto!

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