10

67 6 0
                                    

La mattina dopo prima dell'inizio delle lezioni vengo portata via da Camilla in bagno che con una faccia seria mi chiede:
<<È veramente Alexander il tuo tutore?>>
<<Sì,perché? C'è qualcosa che non va?>> chiedo preoccupata.
<<Come c'è qualcosa che non va? Va malissimo, adesso sarai presa di mira da tutte le oche della scuola. Alexander è uno tra i più fighi dell'Accademia, tantissime ragazze gli corrono dietro>>.
<<Cosa?! Mi prendi in giro? Non voglio svegliarmi ogni mattina con il terrore di scendere le scale per andare a lezione>>.
<<Ti dovrai abituare mia cara amica. Lui sarà con te per almeno due anni se non di più>>.
<<Due anni? Scherzi vero?>> dico perplessa
<<Mai stata più seria di così>> dice lei
Suona la campanella e noi ritorniamo in classe.
Prima di entrare noto una circolare sulla porta, c'è l'orario di tutta la settimana è quello che mi colpisce di più è che oggi ho educazione fisica. sono stra felice, ho fatto 5 anni di karatè e ho la cintura nera, perciò consiglio a tutti di tenere gli occhi aperti.
Sicuramente non ho dimenticato la tuta da ginnastica. Entrò in classe e dopo pochi secondi entra l'insegnante di arte e difesa magica che inizia a spiegare gli attacchi base di ogni elemento e così in un batter d'occhio è la penultima ora e il profe ci ha permesso di prendere la sacca.
Dopo dieci minuti sono in palestra, precisamente nello spogliatoio e indosso una canottiera bianca e dei pantaloncini neri. Il profe ci chiama, esco e mi dispongo in fila.
<<Ragazzi e ragazze in queste due ore incontreremo i vostri mentori, loro alleneranno le vostre potenzialità compilando questo foglio che poi consegneranno a me e vedranno cosa potrete fare senza l'uso della magia. Entrate pure>>. Finendo il suo discorso con "entrate pure" d'un tratto la porta si apre ed entrano dei ragazzi che si allineano davanti a noi e dopo avervi salutato ad uno ad uno iniziano a presentarsi.
Per la mia noia penso ad altro, ma sentendo il brusio di tante ragazze, mi giro per sentire la loro conversazione.
<<Ma avete visto quel ragazzo in fondo alla fila?>>
<<Quel ragazzo con la canottiera nera intendi?>>
<<Sì, esatto proprio lui, è stra bello>>
<<Ah, io lo conosco, me ne parla spesso la mia sorella maggiore, Alexander fa parte della classe S, la più importante, mia sorella ne è perdutamente innamorata,ma lui non rivolge la parola a nessuno tranne che ai suoi amici maschi>>.
<<Quei capelli neri, occhi azzurri, sicuramente è alto più di 1,80 cm e con quella corporatura potrebbe far impazzire qualsiasi ragazza, dannazione>>.
Questa descrizione mi pare molto familiare e per accertare le mie ipotesi mi giro per guardarlo. Non posso crederci, per poco mi veniva un'infarto, è proprio lui
<<Buongiorno, sono Alexander ho 17 anni e sono della classe S>>.
Non mi ero neanche accorta che si stesse presentando, ora da tanto che non lo vedevo non è cambiato molto.
<<Sicuramente sapete già chi è il vostro tutore, adesso vi lascio, buon lavoro e mi raccomando fate il massimo>> dice il professore.
<<Iniziamo a fare il riscaldamento tutti insieme e dopo ci divideremo in 5 gruppi e ogni gruppo farà cose diverse>>.
Io sono finita nel 3 gruppo e dopo l'allenamento ci tocca velocità.
<<Sarah, Veronica e Irene preparatevi per fare 100 m, in non più di 12 secondi per le femmine e per i maschi 9 secondi>>. Dice uno dei mentori.
<<3,2,1 viaaa>>
Corro il più veloce possibile e arrivo per prima e sento
<<9 secondi per Sarah, complimenti, 12 e 23 per Irene e  13,58 per Veronica>> dice Alexander, sbucato dal nulla.
<<Sarah aspetta>> dice Alexander
Quella frase mi ricorda l'ultima volta che l'ho visto e continuavo a chiamarlo, ma lui non rispondeva ed io decido di proseguire senza voltarmi e fermarmi. Però lui mi raggiunge facilmente perché ero stanca e facevo fatica pure a camminare.
<<Sentiamo un po' che hai da dire>> gli dico con le braccia incrociate al petto.
<<Pensavo che lui fosse il tuo ragazzo, quindi vi ho lasciato un po' di privacy>> dice lui
<<Ragazzo? Aspetta cosa hai detto? Lui non è il mio ragazzo>> dico arrabbiatissima.
<<Ok tranquilla, sai che ci incontreremo molte volte quindi cerchiamo almeno di andare d'accordo e di non litigare>> dice Alexander e intravedo i suoi occhi splendere a causa dei raggi solari, ne rimango incantata per qualche minuto.
<<Adesso andiamo nella pista del salto in lungo, sbrigati>> vengo distratta da queste parole e quando me ne stavo per andare Alexander mi dice: <<Tieni, bevi immagino che tu abbia sete>> esclama dandomi una bottiglia d'acqua.
<<Grazie>> esclamo e subito dopo gli spruzzo un po' d'acqua in faccia e mi allontano.
<<Questa me la pagherai>> dice lui con tono arrogante.
Dopo salto in alto, ho fatto lancio del peso  e salto in lungo, ho fatto degli ottimi risultati e ne sono fiera.
Dopo la lezione vado in mensa per pranzare e chiacchierare con Camilla, mentre mangio vedo Michele e Alexander avvicinarsi al nostro tavolo e si siedono accanto a noi. Quando Camilla si accorge dei due rimane paralizzata e senza dire una parola finiamo di mangiare in fretta e ce ne andiamo di corsa.

Due mondi unitiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora