«Jack mi daresti il numero di tuo fratello così gli dico che sei con me, in caso diventasse un'isterica ragazzina come suo solito fare» chiedo al ragazzo davanti a me che mangia il suo hamburger e nel mentre annuisce e prende il telefono, mi lascia la schermata aperta sul contatto di suo fratello e io memorizzo velocemente il numero, annuisco ringraziandolo una volta finito poi apro la sua chat e gli scrivo un messaggio.
Dato che ti sei dimenticato di tuo fratello davanti a scuola, per fare una delle tue solite scopate, voglio farti sapere che è con me al Grill e una volta finto di mangiare lo riporto a casa. Responsabilizzati hai ventiquattro anni non più sedici.
Invio il messaggio e Samantha ghigna divertita, lasciare il fratellino davanti a scuola per andare farsi una tipa io non lo concepisco non lo farei mai, Madison per me viene prima di chiunque altro, ma se Christian crede che sia giusto così chi sono io per giudicarlo?
«Come conosci mio fratello?» chiede ad un certo punto Jack e io lo analizzo ancora una volta, sarà stato così anche Christian a sedici anni? Così innocente, perché suo fratello caratterialmente non ha preso nulla da lui o almeno così sembra.
«Vuoi la storia lunga o quella corta?» lui mi guarda a sua volta mi analizzandomi cercando di capire, cercando di trovare un qualcosa che gli suggerisca parte della mia storia, ma è troppo ingenuo per capire certe cose, cerca ancora nei posti sbagliati le risposte.
«Quella lunga» risposta più che prevedibile, sorriso e nel mentre bevvi un sorso d'acqua prima di iniziare a raccontare.«Io e Christian siamo cresciuti insieme, una volta le nostre famiglie abitavamo vicine quindi quando sono nata passavo metà del mio tempo a casa vostra, sono cresciuta insieme a tuo fratello. Eravamo inseparabili, dove c'ero io c'era lui, dove c'era Christian Dominic Evans c'era Ashley Lia Milton, eravamo l'uno l'ombra dell'altro. Voi forse eravate troppo piccoli o non eravate nati, non mi ricordo di te forse quel periodo tu vivevi con i tuoi dai nonni. Poi siamo cresciuti e le strade si sono separate abbiamo cambiato giro di amici, io i miei, lui i suoi e con il tempo si è sfumato tutto poi voi siete andati a vivere nel Vermont e li ci siamo persi di vista, fino a ieri a quanto pare.» sull'ultima parte ho mentito solo perché non voglio che i ragazzi conoscano la vera storia, che fa più paura e in più loro vanno tenuti fuori dai miei problemi con Evans, ci sono troppe cose che è meglio che loro non sappiano per il loro bene.
«Wow mio fratello non l'ho mai visto legato così tanto ad una ragazza, faccio un po' di fatica a immaginarmelo» credimi non lo vedrai mai più così, ma pensò che Jack lo sappia. Suo fratello non è fatto per legarsi alle persone, è fatto per distruggere e andarsene senza lasciare traccia di se, senza dirti nulla, senza un ciao o un addio.
«Eravamo piccoli e allora non avevamo ancora capito molte cose, tipo quanto Christian fosse fastidioso e insopportabile» sento Jack sbuffare una risata e in quel momento il mio telefono vibra in tasca lo prendo sapendo benissimo chi è.
Fatti gli affari tuoi Milton, non rompere le palle e di a mio fratello di prepararsi tra dieci minuti sono lì.
«Aggiungerei anche scorbutico se non ti dispiace» lui mi guarda non capendo cosa stia succedendo e gli passo il mio telefono facendogli leggere il messaggio di suo fratello e porta gli occhi al cielo continuando a mangiare come se nulla fosse.
«Perché vi chiamate per cognome e non per nome?» chiede mia sorella curiosamente e vedo Jack annuire approvando la sua domanda, guardo Samantha lei ha una sua teoria su questo.
«Loro avevano uno strano modo di comunicare, già da piccoli si chiamavano per cognome, solo che il cognome detto con una certa tonalità esprime un concetto o meglio si sono sempre capiti al volo a forza di riprendersi a vicenda. Ora ci faccio un esempio: dire Evans o Milton con voce dura e di rimprovero è come una avvertiremmo per dire che si stanno per arrabbiare» spiega la mia migliore amica e io annuisco mentre ricordi mi invadono e ritorno a vedere me e quel bastardo di Evans da piccoli.
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