Capitolo.5

6 0 0
                                    

.........
Mi svegliai nel morbido letto e capì che mi ero addormentata di colpo senza nemmeno cambiarmi.
Decisi finalmente di farmi una doccia e mi spogliai normalmente in mezzo alla stanza, anche perché non c'era nessuno che poteva vedermi.
Presi velocemente dei panni da indossare dopo la doccia ed entrai nel bagno della mia camera.
Era un bagno piccolo ma non troppo, adatto a me, ed aveva tutto il necessario.
Entrai in doccia e sentii il getto d'acqua che batteva sulla mia schiena per poi scorrere su tutto il mio corpo, era da molto che non facevi una doccia con calma, così decisi di avere tutta la calma dal mondo.

Finita la doccia mi cambiai velocemente mettendo delle vans alte con delle calze color carne ed un vestito nero corto con delle piccole margherite che lo ricoprivano, e come tocco finale un giacchetto di pelle nero.
Mi aggiustai i capelli dopo averli asciugati e mi misi poco trucco, giusto per avere un minimo  di colore in più.

Presi la mia solita borsa rimasta sul letto ed uscì da dormitorio per andare alla segreteria dell'università che si trovava non molto lontano da dove mi trovavo.
Camminai una quindicina di minuti ed arrivai davanti un immenso palazzo che si trovava nel campus dell'università e già sapevo che un'altro incubo stava per iniziare.
Entrai e trovai subito la segreteria grazie alle indicazioni che si trovavano all'interno.
"Come posso aiutarla signorina?" Chiese una donna sulla quarantina gentilmente
"Salve, Volevo chiedere informazioni per le lezioni del semestre e una mappa dove posso trovare le aule"risposi ricambiando la gentilezza
"Quale è il suo nome signorina? E questa è la mappa delle aule"rispose lei
"Mi chiamo valentina scarselletta e grazie per la mappa"
"Scarselletta....mhhh... scarselletta.... Ah si eccola! Ecco a lei signorina queste sono le lezioni  e gli orari.
Ah il preside ha chiesto di lei, il suo ufficio si trova nella stanza alla fine del corridoio a destra.
Su su non sia scettica, vada non la morderà mica" finì la signora con un sorriso caldo sul volto
"G-grazie" risposi un po' impaurita

Presi i due fogli ed andai verso l'ufficio del preside.
Bussai e una voce dure e profonda ma allo stesso tempo calorosa mi invitò ad entrare.
Abbassai la maniglia della porta ed entrai.
Vidi un uomo, non troppo vecchio, ma abbastanza da saper fare bene il suo lavoro.
Stava vedendo delle carte sulla sua scrivania e quando entrai alzò lo sguardo verso la mia figura.

"Oh salve signorina, come posso aiutarla?"
"Ah..si, mi ha detto la signora in segreteria che mi stava cercando. Io-io sono valentina scarselletta"
"Ah si signorina, ho parlato con il suo amico hoon, mi ha spiegato la sua situazione familiare e mi dispiace, condoglianze, e so che ormai lei è maggiorenne, ma il suo amico mi ha già pagato i suoi studi e si è raccomandato di tenerla d'occhio perché lui vuole che finisca il semestre, e a dirla tutta mi farebbe piacere averla nel campus e darle una mano."
Rispose caldamente il rettore
"G-grazie rettore, se ha finito io vado, vorrei cercare di ambientarmi il prima possibile" dissi sorridendo forzatamente davanti al preside, perché sapevo che quello che stavo dicendo era solo una grandissima bugia.
Non volevo abituarmi e vivere lì, non volevo nemmeno emettere un suono dalla mia bocca, ma non potevo fare la scontrosa il primo giorno, era meglio dare l'impressione di essere una studentessa solamente un po' timida.

"Si ho finito, può andare e piacere di averla conosciuta signorina" disse il preside.
Io feci un inchino in segno di rispetto e mi voltai verso la porta per poi uscire e tornare sulla via del dormitorio.
All'ultimo incrocio decisi di prendere la direzione opposta al dormitorio.
Dopo 5 minuti di camminata mi ritrovai davanti a una piccola fontana dei desideri.
Presi velocemente una monetina dalla tasca del giubbotto e la strinsi tra le mie mani.
Iniziai ad esprimere un desiderio, il primo che passava nella mia mente, ma inaspettatamente la cosa che volevo di più.
Chiesi di poter rivedere anche solo per un secondo lo sconosciuto ragazzo, perché era un po di tempo che mi sentivo protetta solo al pensiero di sapere chi fosse.
Lanciai la monetina nell'acqua e continuai a sperare con tutto il cuore nel mio desiderio.
Riapri gli occhi dopo l'intenso sperare ed alzai la testa.
Mi voltai un attimo e vidi un ragazzo che stava recitando anche lui una preghiera per far si che il desiderio si avveri, come me, era come una situazione specchio.
Notai la sua figura.
No, non era possibile....

Paper castles~jungkook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora