La lezione era ormai finita ed io ero sempre più agitata per cosa avrebbe potuto dirmi chan una volta uscita dall'aula.
Iniziai a mettere a posto tutte le cose che avevo sul banco, mi misi quel piccolo zainetto che avevo con me sulle spalle e iniziai ad andare verso le porta.
Davanti la porta non avevo il coraggio di abbassare la maniglia, ero li esitante davanti quella semplice maniglia d'acciaio.
Misi la mano sulla maniglia quando, la porta si apri di scatto e davanti a me c'era la figura alta di chanyeol che cercava in vano il mio sguardo.
Cercavo anche solo un spazietto per uscire dalla porta, mi spostavo leggermente verso sinistra e lui seguiva il mio movimento, ripetevo lo stesso verso destra, ma anche lui continuava ad imitarmi.
Si stancò di quel mio tentativo e posò le sue mani sulle mie spalle.
"Vals..." disse lui iniziando con una breve pausa per poi riprendere fiato, ma qualcuno iniziò a tossire dietro di noi.
"Cough cough...scusate ragazzi ma io ho altre lezioni da tenere" disse il professore dietro di me.
Chan si spostò dalla porta per farlo passare e a quel punto colsi l'occasione per nascondermi dietro di lui e scappare da quella situazione.
Uscita dalla classe sapevo che chan mi aveva visto, ma iniziai a camminare velocemente per non farmi prendere da lui, ma quando sentii la sua voce che chiamava il mio nome ancora più vicina iniziai a correre, ed arrivai in un batter d'occhio alla porta dell'entrata.
"Ahi" dissi io urlando quando urtai qualcuno proprio all'entrata, e dire che ero quasi riuscita a scappare da chan.
"Scusa ti sei fatta male?" Disse qualcuno sopra di me mentre mi aiutava ad alzarmi da terra e a prendere i pochi fogli che mi erano caduti.
Mi rimisi in piedi in fretta grazie al suo aiuto e iniziai a guardare se avevo qualche ferita sulle ginocchia, ma non c'era nemmeno un graffio.
"No, non ho nemm..." non feci in tempo a finire la frase che quando alzai gli occhi per ringraziare chi mi aveva aiutato mi bloccai di colpo.
Era lui, il ragazzo sconosciuto.
Tutte le emozioni che provavo quando lo vedevo iniziarono ad invadere il mio corpo, le sentivo tutte, una ad una, la paura, la felicità , l'imbarazzo, la poca timidezza che avevo, l'ansia, la speranza, la nostalgia, e i brividi che invadevano la mia schiena non smettevano.
Ero rimasta immobile, ma non era come con chan, c'eravamo solo noi due, tutto attorno a noi era bianco , tutti erano spariti, ed io non smettevo di fissare i suoi occhi, quegli occhi profondi che penetravano la mia anima.
"Mhhhh" disse lui mettendo imbarazzato una mano dietro la testa e senza volerlo stava mettendo in risalto i muscoli che aveva.
"Mi-mi dispiace, sicura di star bene?" Disse lui con voce bassa cercando di farmi tornare sul pianeta terra.
Io scossi leggermente la testa per riprendere coscienza e anche riiniziare a respirare normalmente.
"S-si non è successo nulla, g-grazie" dissi io tenendo sempre i miei occhi su di lui
"Ah meno male dai.
Io mi chiamo 전전국 (jeon jungkook) piacere di conoscerti" disse lui allungando una mano per presentarsi.
Allungai anche io la mano, le nostre mani si sfioravano, e sentivo che stavo quasi per sentire realmente viva quella persona che molte volte pensavo fosse solo frutto della mia immaginazione, ma uno strattone mi fece voltare dall'altra parte, e senza rendermene conto stavo già camminando e allontanando velocemente da lui.
Alzai lo sguardo e vidi chanyeol che mi stava portando via da lì.
Sentii un'altro strattone che mi feca voltare ancora, ma diversamente dalla volta precedente , mi ritrovai a guardare il ragazzo che poco prima aveva fatto tremare il mio cuore.
Il mio corpo era bloccato in mezzo al corridoio, diviso tra due ragazzi, uno che voleva portarmi via e l'altro che mi voleva far restare lì.
Il mio sguardo faceva avanti e indietro dagli occhi di quel ragazzo, di cui finalmente sapevo almeno il nome, e la sua mano che si trovava sul mio polso sinistro.
Ero incredula davanti a quella magnifica scena, mi sentivo come in un drama, ma dovevo cercare di mantenere il controllo e svegliare il mio maledetto cervello.
"Io stavo parlando con lei!" Disse il ragazzo a chan con sguardo severo
"Si e io sono G-Dragon!" Disse chan con tono ironico per poi continuare
"E sentiamo di cosa stavate parlando?!"
"Stavo parlando con lei, non con te.
Scusa per questa situazione..." iniziò il ragazzo a parlare, ma si sentivano in sottofondo i versi che chan faceva per prenderlo in giro
"Dicevo... e tu come ti chiami?"disse lui guardandomi con sguardo gentile mentre mollava la presa sul mio polso.
Aprii la bocca per emettere almeno un suono, ma non feci in tempo a rispondere che chan iniziò a parlare al mio posto.
"Si chiama valentina ok?!" Disse lui strattonandomi ancora una volta e portandomi nella direzione dell'uscita.
Io non mi voltai verso chan, ma continuai a guardare quel ragazzo lasciato da solo nel corridoio.
Nello stesso istante anche lui alzò lo sguardo verso noi.
I nostri sguardi erano incrociati, come se avessero bisogno gli uni degli altri, come se fosse quella la cosa di cui avevamo bisogno, soprattutto in quel momento.
Continuai a guardarlo fino a quando non lo vidi più ed improvvisamente mi accorsi di essere al di fuori della struttura dove si trovavano le aule.Chan lasciò di scatto il mio polso facendomi voltare ancora una volta nella sua direzione
"Mi spieghi cosa hai?!" Dissi io arrabbiandomi con lui
"Perché cosa ho??" Chiese lui sarcastico facendomi innervosire ancora di più
"Ah e la scenata di prima come la spieghi scusa?"
"Senti vals non so cosa mi è preso, soltanto che tu sei scappata così da me, poi ho fatto una cavolata prima, non dovevo comportarmi così, sono stato cattivo, egoista e str**zo, si ho sbagliato, ma ripeto, non so cosa mi è preso prima, non ero in me quando ti ho visto con quel ragazzo, ho agito senza pensare, ti chiedo scusa, seriamente, mi dispiace" disse lui abbassando gli occhi per la consapevolezza di aver sbagliato
"Si hai sbagliato, hai fatto tutta quella scenata, e poi per cosa, mi dispiace per cosa è successo, ma non sei stato per niente carino, hai fatto quella scenata davanti a tutte le persone che stavano in corridoio, mi hai messo in imbarazzo davanti a tutti" dissi io voltandomi dalla parte opposta e iniziando a camminare.
Chan riprese il mio braccio come prima nel tentativo di farmi restare, nel tentativo di chiarire, ma come se fosse un movimento naturale in quel momento, mi liberai dalla sua presa scansando via il braccio.
Lui rimase un po' stupito ma allo stesso tempo capiva il perché del mio gesto, così io continuai ad andare verso il dormitorio.Ero quasi arrivata, gli ultimi passi ed ero salva nella mia camera, ma una vocina stridula iniziò ad assillare i miei timpani.
"Eccola qui, hahaha e adesso i 'fidanzatini' hanno litigato eh" disse una ragazza dal volto familiare mentre rideva ironicamente
"Senti troie**a se ti riavvicini anche solo una volta a quel bellissimo ragazzo ti spezzo le gambe, e se lo fai soffrire puoi starne certa che nessuno ti rivedrà più su questo pianeta" continuò lei venendo verso di me e puntando il suo indice verso la mia figura.
"Senti troie**a ci sarai te, e non ho paura di una che non sa nemmeno minacciare le persone, sei solo brava a copiare le parole di qualche film, io ne ho conosciuta gente che di minacce vere me ne ha fatte, ed io non ho ascoltato quelle, figurati se ascolto quelle di una piccola stronze**a" ribattei
"Io ti ho avvisato, poi fai come ti pare" disse lei finendo per poi andarsene vai.
<Tra tutti proprio oggi doveva capitarmi anche lei?!> dissi tra me e me alzando gli occhi al cielo.Infilai la chiave nella serratura e la girai un paio di volte per poi entrare finalmente in camera.
Dovevo riposare e farmi una doccia veloce, ne avevo bisogno.
Feci tutto quello che avevo programmato prima di andare a dormire e mi buttai sul letto cercando di prendere sonno, ma più volevo dormire più il sonno non arrivava...
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Paper castles~jungkook
Fanfic"Smettila di essere scontrosa con il mondo, di allontanare tutto e tutti per paura che ti spezzino il cuore, lo so che non ti fidi di me, ma fammi avvicinare, voglio che tu creda in te stessa per una volta, voglio che tu esca da quei fottuti castell...