Capitolo.9

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"Salve signorina che pizza vuole ordinare?" Chiese la cameriera gentilmente
"Chan io sinceramente non ho tanta fame, ti va di dividerne una?"
"Certo, allora mhhh ti piace la diavola?"
"Si è la mia preferita"
"Ci porti una diavola  per favore" disse chan ansioso di mangiare la pizza.
"Ti piace la pizza eh?" Dissi io facendo un piccolo sorriso per poi continuare
"Non si direbbe"
"Ehi non mi guardare male, ho fame" disse lui mettendo un finto broncio
"E allora perché hai accettato la mia offerta di dividerne una?"
"Perché, mhhh non lo so, ora ordino le patatine" disse lui alzandosi e si avvicinandosi al bancone per ordinare una porzione di patatine fritte.
Dopo pochi minuti tornò al tavolo con il volto soddisfatto.
"Tadaaaa. Ne vuoi una?" disse lui porgendomi la porzione di patatine
"Nono non ti preoccupare, mi basta la pizza"
"Oh ok" disse lui facendo spallucce e iniziando a mangiare
"Posso chiederti una cosa?" dissi io titubante
"Si certo"
"Come fai con tutte queste persone che ti fissano, non ti da fastidio? Io vorrei solo essere continuamente ignorata, ma a causa tua tutti gli sguardi sono puntati su di me"
"Ahhh, ci ho fatto l'abitudine, è molto tempo che la gente mi conosce, certo sono il figlio di un bidello, ma io sono intoccabile, sono il nipote del preside, e posso fare quello che voglio"
"Ah quindi da oggi in poi dovrò sopportare anche io tutti questi sguardi?"
"Se starai vicino a me si, e penso che succederà molto spesso"
"Ah bene" dissi io alzando gli occhi al cielo.

Non capivo perché con chanyeol ero così aperta e spensierata; certo, il mio passato non mi abbandonava, ma sentivo alleviato il peso che avevo al cuore, mi sentivo un pochino più libera.

"Ohhhh finalmente, grazie somi" disse chan alla cameriera mentre lei se ne andava
"Dai dividiamo a metà" dissi e chan mise il piatto al centro del tavolo
"Dai assaggia e dimmi se non è la pizza più buona del mondo" disse chan con gli occhi quasi lucidi dalla gioia di avere una pizza davanti a lui.
"Okok" dissi e assaggiai la pizza. Un'esplosione di sapori stava facendo eccitare tutte le mie papille gustative.
"Madonna è buonissima" esclamai io
"Eh lo sapevo che ti sarebbe piaciuta" disse lui fiero di se stesso
"Penso che questo sarà il mio secondo posto preferito al campus"
"Perché qual'è il primo?" Disse chan curioso
"È il tetto, mi ricorda quando salivo su quel bellissimo palazzo, il più alto di osaka. Mi ricorda quando sentivo il vento soffiare e i miei capelli che seguivano la scia del vento, la luce del sole che mi riscaldava la pelle, mi ricordo i colori del tramonto, ogni tramonto aveva un suo stile, aveva un suo particolare che rendeva il tutto bellissimo ma diverso allo stesso tempo, era un'esplosione di colori. Io amavo andare lì a schiarirmi le idee, amavo quel posto, ma riporta a galla troppi ricordi" dissi mentre mi brillavano gli occhi, ma con tono triste.
"Ehi ehi vals va tutto ok" disse chan alzandomi il mento con la sua mano calda facendo incontrare i nostri sguardi.
"Io sono qui ricorda" continuò poi lui ed io sentivo ancora più addosso tutti gli sguardi dei ragazzi nella pizzeria.
"G-grazie chan, tu sei il primo a cui racconto queste cose" dissi sinceramente cercando di non mettermi a piangere
"Di nulla vals, ma adesso mangiamo se no si raffredda" disse chan facendomi un occhiolino e un sorriso comparve sul suo volto per farmi tornare a mio agio.
"Ok chan" dissi cercando di fermare tutte le lacrime, apprezzavo lo forzo di chan, ma erano ricordi che facevano male.

Finimmo la pizza ed iniziammo ad uscire dalla pizzeria, "complimenti allo chef" disse chan scherzando sull'uscio della porta, e grazie a quell'esclamazione un piccolo sorriso si fece spazio sul mio volto.
Chan notò quel piccolo sorriso e mise il suo braccio intorno alle mie spalle facendomi avvicinare ancora più a lui.
Io ero a dir poco sorpresa da quel gesto e mi si vedeva anche in volto.
"C-chan perché fai cosi?"
"Così come, ahhh solo per far scena, e poi sei carina quando balbetti" disse lui facendomi un occhiolino
"Si ok però adesso togli questo braccio grazie" dissi io spostando il braccio
"Okok vals hai ragione, abbiamo già attirato troppa attenzione"
"Andiamo dai" dissi io e ci incamminammo verso il parco del campus.

Paper castles~jungkook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora