Prologo

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Lydia aprì piano gli occhi e per l'ennesima volta vide un paramedico chino sopra di lei. Abbassò piano lo sguardo fino al suo polso sinistro, gli ennesimi asciugamani insanguinati lo ricoprivano completamente. Perché la gente non la lasciava dissanguare in pace, avrebbe tolto un peso a parecchie persone: ai suoi genitori, a sua sorella, ai suoi nemici, alla sua migliore amica e a questi poveri paramedici che ogni volta dovevano medicarla.
Le sirene dall'ambulanza erano un suono ormai indifferente per le orecchie di Lydia, era un appuntamento fisso tutti i giovedì. Poi c'erano altri appuntamenti straordinari, ma era raro come trovare una moneta per strada.
Lydia sbuffò e ripensò alla sua misera è inutile vita. Ripensò a chi era: lei era quella che cercava in ogni modo di distruggere la sua vita, di staccare la spina togliendo un peso al mondo.
Lei era Lydia Rulling.

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