6 Le basi

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Catrine osservava severa la ragazza difronte a lei. Le stava spiegando le nozioni di base, le cose che un Evocatore, persino un Minore, deve sapere. "La gerarchia è molto semplice" esordì la bionda. Le due ragazze si trovavano all'edificio dove Lydia aveva fatto la conoscenza di Matthew, Melanie e Let. Però, a differenza del giorno prima, ora erano in una stanza che assomigliava molto ad un'aula del liceo. Con una rapida rotazione del polso, Catrine fece apparire nella sua mano un gessetto. Disegnò sulla lavagna una piramide e la divise orizzontalmente in quattro strati. In quello più in basso scrisse: "Minori". Poi, in quello successivo scrisse: "Dominatori di secondo grado". Nel terzo spazio scrisse: "Dominatori di primo grado". Alla punta scrisse: "Superiori". "La gerarchia è scelta in base alla forza. I Superiori sono quelli con maggior potere, sono pochi e molto potenti. Essi controllano gli elementi e tengono in equilibrio le forze della Terra" spiegò Catrine. Lydia la seguiva attentamente, seduta scomodamente su un banco. Tutto le sembrava molto assurdo, ma allo stesso tempo anche sensato. "Tu dove sei collocata nella gerarchia?" chiese. Catrine indicò il secondo gradino partendo dal basso. "Sono una Dominatrice di secondo livello o  anche solo Dominatrice" disse. "Ciò vuol dire che sono può forte dei Minori, ma più debole dei Dominatori di primo livello, meglio detti Evocatori" continuò. Lydia cercò di mettere le informazioni secondo un ordine logico nella sua testa. Stava cercando di formare un quadro generale, era come un puzzle. "E io, cosa sarei?" chiese. Era curiosa di sapere quale ruolo aveva lei. In base alla stima che aveva di sé pensava di essere sicuramente una Minore. "Non ne sono sicura, ma penso tu sia un'Evocatrice" disse Catrine. Aveva un'aria assorta mentre giocherellava con alcune ciocche dei suoi capelli. "Un'Evocatrice?" ripeté Lydia. Era incredula, sorpresa: da quello che aveva capito gli Evocatori erano molto potenti, non quanto i Superiori, ma comunque potenti. Lei di certo non valeva così tanto, non poteva valere così tanto! "E su cosa basi questa tua affermazione?" chiese la mora. "Quando hai evocato il tuo spirito ho percepito dell'energia provenire da te, dell'energia molto forte" disse Catrine. Lydia ora era più confusa di prima: un'energia molto forte provenire da lei? Cominciava a credere che fosse tutto uno scherzo: lei non riusciva nemmeno ad aprire un barattolo di marmellata, come poteva un'energia molto forte risiedere in lei? Sì, forse era tutto uno scherzo! "No, non è un scherzo" disse una voce. Lydia e Catrine si voltarono verso la porta. Melanie era sulla soglia e le guardava sorridente. "Posso leggere nel pensiero, è uno dei poteri degli Evocatori" disse senza smettere di sorridere. "Quindi tu sei un'Evocatrice" disse Lydia. "Sì e, se devo essere sincera, anche io ho sentito dell'energia provenire da te" disse Melanie.  Lydia perseverò con il suo sguardo incredulo. Le altre due ragazze fecero finta di niente. Melanie prese il gessetto dalle mani di Catrine e cominciò a scrivere sulla lavagna: "Tracnih elementari". "I Tracnih si dividono in Tracnih elementari e Tracnih superiori. Hanno anche un capo, un ex Superiore che voleva conquistare il mondo. Secondo la leggenda la Guerriera Bianca lo ha imprigionato dentro di se, però questo le è costato la vita" spiegò Melanie. "I Tracnih elementari sono tipo quello in cui vi siete imbattute voi questa mattina. I Tracnih superiori hanno un aspetto più umano, solo che hanno le corna" continuò. Lydia chiese: "Chi è la Guerriera Bianca?" Melanie sospirò. "È più corretto dire: chi era? Era una Superiore molto potente, si dice fosse la custode della Terra. Quando Lucius, il comandante dei Tracnih, dichiarò guerra agli Evocatori, lei si mise in prima linea. Sacrificò la sua vita per il bene del mondo" spiegò Catrine. "E perché è chiamata Guerriera Bianca?" chiese Lydia. "Il suo vero nome non lo sa nessuno. È chiamata così perché il suo spirito era un cavallo alato bianco, Pegaso" rispose Melanie. Lydia guardò fuori dalla finestra sulla parete laterale della stanza: uno stormo di uccelli volava compatto in cielo. Pegaso, luce bianca, Guerriera Bianca, Lucius...tutto questo le suonava familiare, ma non riusciva a collegare quelle parole a nessun ricordo. "Qual era il cognome di Lucius?" chiese senza pensare. "Fer" rispose Melanie. Catrine osservò Lydia. "Perché?" chiese la bionda. "Così, per sapere" rispose Lydia. Lucius Fer, un nome familiare alle orecchie della ragazza, ma dove lo aveva già sentito?

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