Un nuovo arrivo ad Alexandria

la conta di Lucille

Prima di uscire da quello squallido camper, Negan mi disse che qualunque cosa sarebbe successa quella notte,io avrei dovuto sempre ricordarmi che avevo fatto la scelta giusta, facevo parte del gruppo giusto. Quando mio zio scese dal camper si mise davanti a 13 persone tra donne e uomini. Ma tra tutti avevo notato un ragazzino,avrà avuto la mia età, che aveva una benda bianca sull'occhio e un cappello da sceriffo. Ad un certo punto Negan prese Lucille  e comincio ad agitare la punta di quella stupida mazza da baseball (che io a dir la verità ho sempre odiato) in faccia a tutte quelle persone e cominciò:"Ambarabà-Ciccì-Coccò"
Quando finì quell'inquietante conta la mazza puntava su un uomo grande e grosso con i capelli e due baffoni di colore rosso fuoco ma dopo quello che Negan gli aveva fatto la sua testa era spappolata al suolo e una striscia di sangue era stampata sul viso del capo di quel gruppo che era posizionato in centro alla fila.All'improvviso gli occhi di quelle persone cominciarono a luccicare e molte lacrime attraversarono i visi di quelle persone che avevano appena perso un parente, un amico, un fidanzato. Io avrei voluto voltarmi ma non c'è l'ho fatta.Ero come immobile.Ad un certo punto calò un silenzio, fino a quando un uomo dai capelli lunghi e neri come la pece,parlò.Negan qualche minuto prima aveva detto che se qualcuno avrebbe parlato, avrebbe cavato l'altro occhio a quel ragazzo dall'aria bizzarra ma allo stesso tempo avventuriera, ma non lo fece.Senza perdere tempo si voltò verso un uomo avente un aria familiare, era un uomo di origini asiatiche, che non fece in tempo a dire una parola che Negan gli spacco la testa a quel punto alcune lacrime attraversarono anche il mio viso.Il capo di quel gruppo sussurrò una frase a mio zio ma io non la sentì, era troppo lontano.A mio zio quella frase non piacque infatti, lo prese per l'orecchio e lo portò nel camper io mi nascosi nel bagno così che non mi potesse vedere