"Ora ci sono io a proteggerti"

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Dopo che Elice se ne andò io e Carl rimanemmo in silenzio a guardarci per qualche minuto.Quando Carl tossi quasi per ricordarmi qual cosa e poi mi ricordai che era ancora legato a quella sedia.
Io:"Ow,scusa,mi...mi ero dimenticata di..."
Carl:"Di me?". Come potrei dimenticarmi di te.
Lo guardai e solo lì mi accorsi quello che non avrei dovuto sapere fin da subito,mi ero innamorata.
Mi affrettati a slegarlo quando lo liberai senti il rumore dei passi che si avvicinavano sempre di più alla porta,non sapevo che fare,e sapevo che sarei entrata presto nel panico.Quando,Carl mi prese la mano e mi disse:
"C'è un uscita dal retro,andiamo"
Fuori di lì cominciammo a correre e quando capimmo di essere abbastanza lontani cominciammo a rallentare.Solo lì mi accorsi di averlo superato,girai la testa per vedere dov'era ma non mi accorsi del vagante sdraiato sull'asfalto,inciampai e puntualmente caddi.Provai un dolore lancinante alla caviglia e non riuscivo ad alzarmi.Il vagante si avvicinava sempre di più,cercai il mio arco ma mi accorsi che era caduto lontano da me.Provai ad alzarmi ma ogni sforzo era inutile mi sentivo stanca non ce la facevo più così chiusi gli occhi e svenni.
Quando mi svegliai mi ritrovai in braccio a Carl,aprì gli occhi ma li richiusi subito dopo facendo finta di essere ancora svenuta.
Devi pensare a una frase a effetto da dire,pensa Sara,pensa!Non ti capiterà mai più un occasione del genere.
Ma visto che non mi venne in mente niente aprì gli occhi e quando Carl mi vide disse:
"Mi hai fatto prendere uno spavento"
Io gli risposi:
"Scusa ma sai non sono voluta svenire di mia volontà.E comunque so camminare da sola."
Carl:"Naah"
Lo guardai male.
Carl:"E va bene.."
Mi mise giù e appena presi equilibrio provai a fare un passo ma appena appoggiai la caviglia dolorante caddi ma questa volta c'era Carl a tenermi.
Ad un certo punto un tuono interruppe quel dolce momento e io per la paura mi buttai tra le sue braccia
Carl:"Non dirmi che uccidi vaganti ma hai paura dei temporali"
Io:"Probabile"
A quel punto mi tirò su,adesso eravamo uno davanti all'altro,cominciò a piovere e Carl disse:
"Bhe adesso ci sono io a proteggerti"
Vidi la sua mano prendere il cappello da sceriffo che portava indosso e me lo mise in testa.Ridemmo all'unisono,mi avvicinai a lui sempre di più il mio cuore batteva a mille,mi avvicinai ancora un po' ma poi mi accorsi di essere troppo bassa e così il cappello sbattè contro la sua fronte.Ero stufa di aspettare ma a quanto pare lui lo era ancora di più perchè,dopo qualche secondo senti le sue mani sui miei fianchi mi alzò di qualche centimetro da terra e finalmente mi baciò.Ma ad un tratto si interruppe e io gli dissi:
"C-che c'è?"
Mi spostò alla sua destra,tirò fuori la sua pistola e uccise un vagante che era dietro di me,poi mi mise una mano sul fianco,mi attirò a sè,e poi disse:
"Dove eravamo rimasti?"
E mi baciò di nuovo.

Un nuovo arrivo ad AlexandriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora