Se vuoi la mia scimmia, te la puoi scordare

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Ehm ehm. Buonsalve popolo di Wattpad. Vorrei solo dirvi un paio di cose:

• Sì, ho deciso di continuare questa Larry. Diventerà una raccolta, ed il modo di scrivere sarà leggermente diverso da quello iniziale.

• Ho deciso di usare dei prompt scelti a caso, anche e soprattutto se non sono collegabili ed hanno poco a che fare fra di loro (i prompt potete trovarli su Livejournal - Lista immensa di prompt, mentre altri... Boh, non ricordo da dove li ho ripescati dopo tempo)

• Uhm, vediamo, che altro potrei dirvi... Siate clementi. Questa l'ho scritta ieri in mezz'ora spaccata, da mezzanotte a mezzanotte e mezza. Tecnicamente é priva di senso... Ma a furia di leggerla e rileggerla arrivi ad apprezzarla. E forse trovi pure un senso.



~ Piercing al capezzolo ~

~ Se vuoi la mia scimmia, te la puoi scordare ~

~ Una mano sul grilletto e l'altra sul suo culo ~

Risate.

Le risate del ragazzo riempivano quella stanza che sapeva di alcool, sudore e sperma, rimbalzavano da una parete all'altra, si prendevano gioco del riccio da ogni angolazione possibile ed immaginabile. Eppure non sembrava una cosa tanto ridicola: imbarazzante, sì, certo, ma non così tanto da riderci su per un quarto d'ora; a tutti prima o poi balza in testa un'idea pazza e anche un po' stupida, no? Almeno non l'aveva ancora messa in pratica.

- Ti spiacerebbe ripetere?! - Louis ha le lacrime agli occhi per il troppo ridere, piegato leggermente in avanti con una mano aperta sullo stomaco piatto.

Harry alza gli occhi al cielo, chiedendosi dove abbia trovato un ragazzo del genere. Sicuramente in un qualche sacchetto di patatine con la sorpresa da montare -il che, tecnicamente, non é del tutto errato-.

- Voglio sapere cosa ne penseresti se io mi facessi un piercing al capezzolo.

Ed eccola lì, l'ennesima, grassa, stridula risata: ma non rimane mai senza aria nei polmoni?!

- Harry, tu sei tutto scemo! E su quale vorresti fartelo, tanto per sapere? Perché penso che se tu te lo faccia qui - Posa le dita su quei due piccoli capezzoli in più che il riccio si ritrova - finirai per sembrare davvero una mucca.

Harry può sentire il caldo fiato alcolico di Louis sul suo viso, e momentaneamente perde la ragione: non sa più chi é, perché é lì e dove sia, sa solo che quello che ha davanti é un ragazzo meraviglioso con un sedere altrettanto bello.

- Cosa vuoi per dissuaderti da questa stupida idea?

Il riccio potrebbe proporre infinite ipotesi, e magari Louis le accetterebbe tutte di buon grado.

- Se vuoi la mia scimmia, te la puoi scordare - Sentenzia Louis inarcando un sopracciglio e sbattendo le palpebre per riacquistare un minimo di lucidità.

Ora é l'altro a ridere - Scimmia?!

Quello che esce dalle labbra -dannatamente invitanti- del maggiore sembra essere uno sbuffo misto ad un singhiozzo.

- É il mio pupazzo.

- Pupazzo? - Le risa diventano fragorose.

- Sì. Ce l'ho fin da quando sono piccolo. Mi aiuta a dormire. Si chiama Bibo.

Harry non si trattiene, gli ride in faccia, ma Louis non sembra farci minimamente caso.

- Tornando alle cose serie... - Boccheggia il riccio dopo un po', ripescando il minimo indispensabile di serietà - Abbiamo intenzione di concludere?

Harry mette una mano sul grilletto di una metaforica pistola pronta a sparare porcherie, e l'altra sul suo culo, sul suo sodo e marmoreo culo.

Louis ridacchia, una risata sporca di birra che scaturisce da una bocca altrettanto sporca. Ma di sperma - Alle mie condizioni, Styles.

- Credici, Bibo.

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