Tears and walls

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~ Muro ~
~ Dita fra i capelli ~
~ Lacrime ~

Harry e Louis vivono l'uno accanto all'altro.
Harry e Louis sono separati da un muro.
Harry e Louis vivono nella stessa casa.
Harry e Louis rimangono divisi da quel muro.
Harry e Louis vogliono solo stare vicini.
Harry e Louis vogliono abbattere il muro.
Harry e Louis si amano.
Non chiedono molto: vogliono solo abbracciarsi, stringersi forte, imprimere l'impronta del proprio corpo in quello dell'altro.
A volte, invece, basterebbe così poco. Guardarsi, invece che vedersi: guardarsi per quegli attimi che sembrano anni, scrutando negli occhi dell'altro, cercando di incollare i pezzi di un cuore distrutto solamente con lo sguardo.
Ma tutto questo non gli é permesso, no: c'è il muro. Quel maledettissimo, sciagurato muro.
A volte Louis sente piangere Harry dall'altra parte del muro, sommessamente, mordendo il cuscino; quando i suoi singhiozzi gli riempiono le orecchie, Louis si sente morire dentro. E piange, piange anche lui, piange come un bimbo a cui hanno rubato una caramella.
Ma la cosa peggiore é che il muro non é fatto di mattoni, di calcestruzzo o di intonaco: il muro é trasparente. É fatto di pensieri, pregiudizi, malelingue; sussurra, mormora, ride; é limpido, cristallino, e mostra nitidamente ad uno l'immagine dell'altro. Se Harry ci posa sopra una mano, immediatamente quella di Louis si sovrappone alla sua: mani, fronti, guance, sorrisi, baci, spalle, schiene, finti abbracci... Sempre speculari, istantaneamente, come il riflesso in uno specchio. Harry vede Louis e Louis vede Harry, ma non possono toccarsi davvero; sorridono, ma sono sorrisi falsi, maschere che nascondono espressioni di dolore e occhi rossi, guance rigate e labbra che mormorano nomi proibiti. Perché? Perché sono costretti a subire tutto questo? Harry e Louis non lo sanno.
Harry e Louis sono stanchi.
Il muro si sta crepando, come uno specchio a cui si sono dati troppo pugni per la disperazione. Harry riesce a vedere Louis dall'altra parte di quella ragnatela, il suo corpo é deformato dalle scheggiature ma quel sorriso meraviglioso sembra essere intaccabile: percorre con un dito le venature che increspano il muro, lentamente, procurandosi un taglio sul dito. Louis, alla vista di quell'incidente, ridacchia: ed Harry può giurare di sentire la sua risata, attutita, ma pur sempre squillante.
Ed Harry non ce la fa più.
Rompe il muro, sotto lo sguardo sorpreso di Louis: é sbagliato, probabilmente la cosa più sbagliata, stupida ed avventata che potesse fare. Ma ormai é tardi, e chi se ne frega del mondo, finalmente possono stare insieme.
Si corrono incontro, gridano i loro nomi, e prima che possano accorgersene sono stretti in un abbraccio, talmente stretti da non riuscire quasi a respirare. Ed i sospiri si tramutano in baci, i pugni chiusi diventano dita fra i capelli, i gemiti soffocati sono risatine: e Harry é Louis, Louis é Harry, sono una cosa sola.
Dopo quella volta, ormai, la notte é solo loro: c'è una porta adesso, in quel muro, che ogni sera si apre ed ogni mattina si richiude. Passano le notti fra abbracci spezzati, risate fuori dai denti, azzurro puntato nel verde giada, baci che diventano salati mano a mano che la notte scivola via. Devono sciogliersi dall'abbraccio, sfiorarsi l'ultima volta con le labbra, guardarsi negli occhi prima di richiudersi nell'indifferenza, divisi, imprigionati.
Harry e Louis sussurrano il nome dell'altro alla liscia superficie del muro quando si sentono soli, ed in cambio ricevono solo un debole eco.
Harry e Louis contano le ore che li separano.
Harry e Louis si amano.

A bit of LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora