Sir William

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~ Pioggia ~

~ Finestrino ~

~ Naso ~

Il piccolo Louis Tomlinson odia la pioggia.

Lui é un bimbo solare, e quando il sole sparisce dietro le nuvole sembra farlo anche il suo buonumore; sorride praticamente sempre, ma se la giornata é grigia sorridere sembra essere l'azione più difficile del mondo.

É da un quarto d'ora che si agita su quello scomodissimo seggiolino in cui la madre l'ha costretto, continua a prendere a calci il sedile davanti e scarabocchia con le dita sul finestrino appannato a causa della pioggia, ma nulla da fare: Louis é diventato il bambino più annoiato e noioso del mondo.

- Mamma... - Cantilena piagnucoloso - Quando arriviamo?

- Presto tesoro... Ma fai un piacere alla mamma, stai tranquillo finché non ci fermiamo.

Louis sbuffa, ma obbedisce; normalmente avrebbe continuato a fare quello che voleva, ma la pioggia sembra avergli lavato via la voglia di ridere. Se solo non avesse perso la sua macchinina preferita nel parcheggio del centro commerciale... Almeno avrebbe qualcosa da fare.

Si toglie il cappellino, lo afferra per la visiera e comincia a farlo girare in aria, lo lancia per poi riprenderlo, ma si stufa quasi subito di questo gioco; decide di nasconderci dentro il viso e chiude gli occhi, immaginando di essere qualcun altro.

Ed all'improvviso é un cavaliere, Sir William, e sta cavalcando a bordo del suo fido destriero alla ricerca di un'avventura. Perché fa fatica a respirare, ha così caldo e non riesce a vedere nulla? Semplice, perché ha indosso la sua scintillante armatura, nel caso s'imbattesse in un feroce drago pronto a sbranarlo. Sir William cavalca e cavalca... Ma a che scopo?

Louis apre gli occhi.

Che senso ha essere un cavaliere se... Non si ha una principessa, ma certo!

Torna ad essere Sir William, torna a cavalcare, comincia a cercare la sua principessa: passa per boschi cupi e pianure soleggiate, salta fossati e burroni, costeggia laghi e castelli alla ricerca della torre in cui sarà sicuramente rinchiusa.

La madre di Louis inchioda di scatto e lui si ritrova con la faccia sprofondata nel sedile davanti; si tira su sorpreso, scuote la testa e lo sguardo gli cade fuori da finestrino.

Sir William ha finalmente trovato la sua principessa.

Nella macchina accanto c'è un bimbo che cerca di respingere la sorella, ma lei, ridendo, riesce lo stesso prevalere sul più piccolo; il bambino si gira imbronciato ed incontra gli occhi di Louis. Ha le labbra rosse leggermente schiuse, le fossette sulle guance, grandi occhi ed una coroncina poggiata sui capelli riccioluti.

Si fissano per un pochino, poi il ricciolo scrive qualcosa sul finestrino.

Io sono Harry

Louis fa un risolino e poi gli risponde.

Io sono Louis

Sei carino

Arrossisce.

Anche tu

Il sorriso che Harry gli rivolge é il sole che squarcia le nuvole, e gli angoli della sua bocca si sollevano automaticamente.

Harry sta scrivendo qualcos'altro, ma prima che possa leggere la macchina riparte lentamente; il cuore di Louis perde un battito, pensa freneticamente a cosa potrebbe fare perché il bambino non si dimentichi di lui.

Così schiaccia il naso contro il finestrino e soffia con la bocca, facendo una delle sue solite boccacce; quando ritorna a guardare Harry, che sta lentamente superando, lo vede ridere.

E la sua risata é qualcosa che non dimenticherà mai.

A bit of LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora