Di sorrisi e dolore

966 60 9
                                    

~ Sigaretta ~
~ Proiettile ~
~ Sorriso ~

Louis se ne sta seduto sulla ringhiera della sua terrazza, con le gambe a penzoloni nel vuoto, una sigaretta fra le labbra ed il fumo a riempire il vuoto lasciatogli dentro. Non gli interessa del fatto che stia piovendo e della sigaretta che potrebbe spegnersi da un momento all'altro, e nemmeno dei suoi capelli letteralmente incollati alla fronte: non gli interessa più nulla.
Cerca di prendere una boccata e butta fuori il fumo con indolenza, osservandolo sparire in sottili fili grigi, la gocce di pioggia che gli bagnano il viso.
A Louis non fotte più nulla del mondo.
La pioggia spegne la sigaretta che rimane fra le sue dita, mentre lui tiene costantemente il viso rivolto verso il cielo grigio e plumbeo; cos'avrà mai fatto di male per meritarsi tutto questo? Perché le disgrazie capitano tutte a lui? Perché proprio il suo Harry?
Il viso di Louis é bagnato: lacrime, pioggia, sentimenti, non sa nemmeno lui cosa siano. Sa solo che fanno male.
Ogni goccia lo colpisce con la stessa forza di un proiettile, gli occhi gli bruciano ed ha le labbra secche; da quant'è che non sorride?
Tre giorni, cinque ore e ventisette secondi.
Non ha dormito per tutto questo tempo.
Si morde forte l'interno della guancia, in bocca sente esplodere il sapore ferroso del sangue; non é male. Potrebbe imparare a conviverci, almeno con quello.
«Ehi»
Si volta di scatto, colto alla sprovvista, ma nemmeno quella visione riesce a farlo sorridere.
«Come va?»
Louis storce la bocca.
«E come deve andare, Harry?»
«Non starci male, io sono qui con te»
Louis sente la mano di Harry posarsi sulla sua, e sul viso del riccio comprare un sorriso stupendo; e Louis non può resistere, questa volta no. Lo guarda e sorride, sorride perché Harry é tutto ciò di più bello che lui abbia mai avuto.
«Ti aspetto giù, va bene?»
Louis annuisce silenziosamente, ma un piccolo «Haz» gli scappa dalle labbra.
«Sì?»
Quando si scontra con quegli occhi di giada, quello é il colpo di grazia.
«Ti amo»
«Ti amo anche io, Boo»
E Louis va a raggiungere Harry, con il sorriso sulle labbra.

La sera, Niall, Liam e Zayn trovano il corpo di Louis privo di vita sul vialetto della casa che condivideva con Harry; si é gettato dalla terrazza, suicida per amore.
Perché anche Harry é morto; esattamente tre giorni, dieci ore e dieci secondi prima.
Harry e Louis senza l'altro non potevano stare, si cercavano perfino nel sonno; erano come un magnete ed una calamita, un foglio ed una penna, una canzone e le sue note.
Nemmeno la morte é riuscita a separarli.

A bit of LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora