4.

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Derek tossì violentemente quando vide Stiles a cavalcioni su Jughead, entrambi a fiato corto per via delle grandi risate nel rincorrersi.

L'umano gli sorrise, ridacchiando ancora. «Oh, Derek! Non mi aspettavo venissi!»

L'uomo si grattò la barba. «Non era nei miei programmi, in effetti...»

«Beh» borbottò il più giovane, alzandosi con goffagine. Tese la mano all'amico, ancora sul pavimento, che l'afferrò per rimettersi in piedi con facilità maggiore.
«Derek, lui è Jughead. Jughead, lui è Derek.»

Jughead fece un cenno in segno di saluto.

«Der è il solito brontolone. Qualunque cosa dica, tu lascialo perdere» gli consigliò Stiles, dandogli una pacca sulla spalla.

«E Stiles è il solito idiota, ma forse lo sai già.»

Jughead annuì, tentando di nascondere un sorriso.

«Ma Jug! Difendimi, diamine!»

L'altro scrollò le spalle. «Ma è vero!»

Stiles roteò gli occhi. «E pensare che mi eri mancato! Rimangio tutto!»

Derek rimase in silenzio guardando gli occhi del nuovo arrivato brillare improvvisamente.

Non era affatto contento di quella situazione.

«Anche tu mi sei mancato, Stilinski.»

Betty rise lievemente all'espressione infastidita sul viso di Archie.

«Gelosone» gli sussurrò nell'orecchio, in modo che nessuno sentisse.

Peccato che ci fossero due licantropi nella stanza.

«Non sono geloso. Smettila.»

La bionda gli pizzicò un fianco. «Si che lo sei!»

Il rosso sbuffò, ormai esasperato. «Stiles, dove possiamo mettere le valigie?» domandò, impedendo di far continuare il discorso all'amica che persisteva nel provocarlo.

«Ho due camere per gli ospiti, entrambe sopra in fondo al corridoio» rispose lui, indicando la scala che conduceva al piano superiore.

Veronica batté euforica le mani. «Perfetto! Betty, andiamo!» cinguettò felice, prendendo per mano la ragazza, portandola con sé verso la loro stanza.

Archie si mordicchiò un labbro.«Si, mh, io-»

«Io e Archie andiamo in camera, se per te non c'è problema» si intromise Jughead, le mani in tasca.

«Oh, certo! Nessun problema, forza, andate.»

E quando i nuovi arrivati si trovarono tutti al piano di sopra, indaffarati nel sistemare i propri vestiti, Derek prese nuovamente parola. «Dovremmo dirglielo, avvertirli di ciò che accade qui, in questa città!»

Stiles si avvicinò a lui con rapidità, tappandogli la bocca. «Sei impazzito? Abbassa quella voce!»

Ogni volta che i loro occhi avevano l'opportunità di incontrarsi, si incatenavano l'un l'altro, quasi con la paura di perdersi. Verde nel nocciola, una combinazione perfetta.

Peter un tempo rivelò, con estrema enfasi, che le combinazioni perfette erano rare in un mondo imperfetto.

Forse la loro era perfetta. Stiles amava pensarla in questo modo.

Derek distolse immediatamente lo sguardo, il battito accelerato.

Quando la mano dell'umano lasciò libere le proprie labbra, continuò. «Dico solo che è pericolo per loro restare.»

«Li proteggeremo insieme, Der. Dobbiamo. Nessuno deve ferirsi, sono sotto la mia responsabilità, in quanto capobranco-»

«Non possiamo tenerli all'oscuro, Scott! Dobbiamo dirglielo!»

Stiles sbuffò. «Certo, così scapperanno terrorizzati!»

Derek sospirò. «È l'unica cosa che ti importa, ovvio. Che Jughead rimanga qui.»

«Non è quello che ho detto.»

Il più grande strinse i pugni. «Non chiamatemi quando avrete bisogno di aiuto. Non ci sarò.»

***

Jughead si bloccò all'istante.

«Che ti prende?» domandò Archie appena entrato nella stanza.

«È un letto matrimoniale.»

Il rosso alzò un sopracciglio. «Quindi? Vuol dire che dormirai a terra.»

Jughead finse una risata, portando l'altro ad assottigliare lo sguardo, confuso. «Juggie, per favore, non è la prima volta che dormiamo insieme. Non lamentarti sempre.»

«Non mi sto lamentando, è solo che-»
Sospirò.

Avrebbe dovuto dirglielo?
Avrebbe dovuto raccontargli quella notte?

«Si?»

Il moro deglutì. «Niente. Il lato destro è mio, comunque.»

Archie annuì, sistemando i suoi vestiti nell'armadio. «Jug...»

L'altro si voltò. «Mh?»

Avrebbe voluto dirgli che ricordava.
Non c'era una singola cosa di quella notte che avrebbe preferito dimenticare.

«Niente.»

Nota Autrice:
Hi, bitches -R

Spero che la storia sia di vostro gradimento, e se vorrete mai darmi consigli, critiche o altro, sappiate che sono bene accetti.

Love you.

Redhead Troubles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora