8.

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Stiles lo prese immediatamente per il colletto, facendolo scontrare con il muro alle sue spalle. «La conoscevi! Tu la conoscevi!»

Jughead cercò di liberarsi dalla presa dell'amico. «Ti avevo detto di non leggerlo, io- io volevo dirtelo!»

«Quando, Jughead, quando!?» sbraitò, facendogli colpire la parete con forza maggiore.

Il moro deglutì. «Io...io non pensavo fosse importante! Io-» lo sguardo basso «io stavo realmente per dirtelo, ma-»

«Lei teneva a te! Non è importante questo, eh!?»

«Stiles» lo chiamò Scott «lascialo andare.»

Stiles allentò la presa, e tutto sembrò congelarsi. Nessuno osò muoversi.

Jughead sospirò. «Stiles-»
Un pungo diretto alla pancia riuscì a farlo piegare dal dolore. Cadde rovinosamente a terra, e l'altro si mise a cavalcioni su di lui continuando a colpirlo senza sosta.

Jughead emise qualche verso strozzato mentre cercava invano di ribaltare la situazione.

«Stiles!» Derek corse immediatamente verso il ragazzo, trascinandolo verso di sé e bloccandogli le mani dietro la schiena.

«No! Deve pagare per ciò che ha fatto!» urlò lui, una lacrima gli adornò una guancia.

Archie andò in soccorso dell'amico seduto a terra a mantenersi lo stomaco. «Jug-»

«Me lo merito, Archie. Me lo merito.»

Archie gli prese il viso tra le mani, gli baciò la fronte. «Stai bene, stai bene.»

Derek percepì il battito di Jughead accellerare. «Stiles, andiamo fuori a prendere una boccata d'aria, okay?»

Lo portò via con sé e, quando chiuse la porta, Malia iniziò a parlare. «Cosa c'è scritto su quel coso?»

Scott chiuse gli occhi. «Abbiamo solo letto l'inizio. Il nome di Jughead compare più volte, e pare che loro due fossero amici» rispose cautamente «Lydia andava a Riverdale di nascosto per incontrarlo, più e più volte. Teneva davvero a lui, o almeno così ha scritto.»

«Tenevo anche io a lei.»

Betty si poggiò una mano al petto. «Perchè non ce lo hai detto, Juggie?»

Il moro tirò col naso. «Se vi avessi detto che la conoscevo avreste potuto pensare che- si, insomma, che-»

«Che tu fossi l'assassino. Stai già scrivendo un libro su Jason, e in più conoscevi Lydia...» lo interruppe Veronica, lo guardò «...si, in effetti un'idea del genere sarebbe entrata in circolo nella mia mente.»

Jughead annuì. «Mi dispiace, ragazzi, sul serio. Non è stato facile sapere della sua morte. Al suo funerale-»

Archie sbarrò gli occhi. «Tu...tu eri qui? Quel giorno in cui restai sveglio tutta la notte con mio padre a cercarti?»

L'altro chinò il capo. «Si...»

Il rosso gli sfiorò il braccio, e quel piccolo gesto bastò a Jughead per sentirsi meglio.

Scott li osservò malinconico. Era così avere la propria ancora viva tra le braccia? Vedere i suoi grandi occhi esplorarti l'anima?

***
«Ora tu mi ascolti-»

«No, Derek!» si lamentò Stiles, gesticolando come un forsennato «Lui...lui conosceva Lydia! Le voleva bene!» le mani in volto.

L'uomo gli afferrò le spalle. «Non ti fermi a pensare a come abbia potuto sentirsi quando ha saputo della sua morte?»

L'umano abbassò lo sguardo. «Io-»

«Non è stato facile per lui venire qui, temo. Anche lui sta male» gli rivelò Derek «riesco a percepirlo. Non incolparlo, non ha fatto nulla di male. Aveva solo trovato un'amica con cui parlare...»

Stiles deglutì. «Perchè lei non me lo ha detto? Lei...avrebbe potuto dirmelo...»

«Sei arrabbiato con lui o con Lydia, Stiles?»

Non rispose. Si limitò a guardare altrove nel tentativo di non piangere.

«La domanda da porre è ‘perchè andava a Riverdale?’»

Redhead Troubles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora