Una settimana fa ricevetti una notizia,non so bene come definire,perché non sono né felice né triste.
Dovevo andare a stare da mia nonna,non ci frequentiamo tantissimo,posso solo dire che non ho un rapporto bellissimo con lei,infatti andare in Sicilia significa cambiare vita,quello che io non voglio,qua a Torino ho Alessandro il mio attuale ragazzo,le due mie migliore amiche,Sara e Catia,non saprei proprio cosa fare senza di loro.Non sono riuscita a farla convivere,lei pensava che io avessi bisogno di qualcuno che mi stava accanto,ma perché?
Io e lei siamo cresciute insieme,certo non c'era quasi mai a casa,ma io accettavo il suo lavoro.
Erano le sette di sera,ero in camera,che mettevo le ultime cose in valigia,non volevo andarmene,certo io sono nata in Sicilia,però la mia vita è qui.
Sono ormai tantissimi anni che ormai non vado in Sicilia,posso solo dire che da quando i miei genitori si sono separati,non ho mai capito il vero motivo di questa separazione,infatti con questa separazione con mio papà non ho un bellissimo rapporto,ma non manca per me.Bussarono alla porta,era mia madre,era una persona che io adoravo,è la mia ancora,abbiamo superato tantissimi ostacoli,ma ne siamo uscite sempre più forti di prima.
Mi diede una busta,era il biglietto di domani,quasi mi dimenticai di prenderli,non mi sentivo mentalmente pronta di partire,perché diciamocela tutta,io in Sicilia sarei stata sola,non avevo rapporti con nessuno,più che altro non conoscevo nessuno.
Non mi poteva fare questo,invece la fatto.
Avevo il volo alle quattro del pomeriggio,bellissimo direi.
Avevo pregato tutti di non venire,odiavo gli addii,i pianti.
Invece come sempre non hanno ascoltato le mie parole.
La notte passó in un lampo almeno per me, non avevo dormito molto, forse per il semplice fatto che ero un po' ansiosa.
Sono le otto del mattino e mi hanno svegliata,non ho dormito molto in questi due giorni,perché avevo sempre la testa alla partenza,stavo tutto il tempo a guardare il soffitto come se ci fosse qualcosa d'interessante,peccato che però era solo un soffitto,ho tantissimi ricordi in questa stanza,i miei pianti per un brutto voto o per una litigata con Alessandro,le serata con le mie migliore amiche,chissà se le avrei fatte in Sicilia,ancora tutt'ora non ho capito questa sua decisione.Decisi di andare a fare colazione,trovai Alessandro con un sacchetto tutto pieno di ciambelle,al cioccolato,alla fragola,al pistacchio.
Io presi quello al cioccolato,lui mi sarebbe mancato più di tutti,avevo paura di perderlo,perché io so già che sarebbe successo qualcosa.
Non credo molto alle storie a distanza,non è mancanza di fiducia,anzi.
Lui sapeva tutta la situazione,lui da un'anno a questa parte mi diceva che noi siamo più di un uragano,io ci credevo,perché è stato sempre così.
Mi è sempre stato accanto,come migliore amico,come fratello alle volte pure come papà,certo di papà ce ne solo uno al mondo.Era ora che mi andavo a lavare,così avrei chiuso finalmente la valigia,non ero felice,mi sentivo come se il mondo mi fosse crollato addosso,forse un po' esagerato come reazione,come sarei stata lontano per un po di tempo,lontana da tutti, forse mi avrebbe fatto pure bene.
Non sapevo cosa mi aspettava in Sicilia,non sapevo che faccia avesse mia nonna e mio nonno,i miei cugini,i miei zii,so solo che non andavano molto d'accordo non ho capito mai quale fosse il motivo."Vanessa e ora di andare,mettiti il giubbotto."
Disse mia madre.Era già ora di andare,così decisi di guardare la mia stanza per l'ultima volta,chiudevo gli occhi come se facessi una fotografia,mi sarebbe mancata la mia stanza,quel posto in cui io sono nata è cresciuta.
"Si mamma arrivo."
Quasi non piansi,non volevo andare via.
Scesi le scale e trovai,tutti lì che mi guardavano con aria un po' triste come biasimarli,mi sarebbero mancati tantissimo,dissi a loro con un filo di voce di non piangere perché sarei tornata presto.
Almeno lo speravo.
Avevo chiesto anche a mia madre di non accompagnarmi in aeroporto lì la cosa si sarebbe fatta drammatica,non volevo piangere,non potevo.
Dovevo dimostrare che ero forte,che potevo farcela.
Era ora che andavo a prendere il pullman che mi portava direttamente in aeroporto.
Finalmente era arrivato,cercai il mio posto,mi sedetti e misi le cuffie alle orecchie,non mi avevano mai abbandonata.
Pensai che stavo vivendo un'altro traguardo della mia vita,più che altro un'altro cambiamento,una lacrima mi scese giù.**
Buongiorno,
Questo è il primo capitolo che ne pensate?
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AMICI DI LETTO 27 Luglio Su Amazon!
Romance#SAVETHEDATE 27 LUGLIO <3 𝖢𝗂 𝗌𝗂𝖺𝗆𝗈, 𝖾𝖼𝖼𝗈 𝖺 𝗏𝗈𝗂 𝗅a prossima uscita Floreale, vi ricordate di Vanessa e Nicola? Come andrà a finire? Seguiteci per scoprirlo... sta per arrivare il volume unico e autoconclusivo di "Amici di Letto"...