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Siamo arrivati alla tana. Tutta la famiglia Weasley è disposta attorno la tavola che è adornata con piatti di ceramica e bicchieri di vetro.

Sono seduti George, Ron, Harry e le rispettive mogli.

Molly è impegnata a cucinare mentre Arthur sta leggendo la gazzetta del profeta sulla sua poltrona. I vari cugini sono nelle stanze al piano di sopra ed io, Erica, Rose, Albus e James abbiamo appena varcato la soglia della tana.

Harry Potter si alza dalla sedia e ci sorride. Mi sto sciogliendo.
HARRY POTTER MI HA SORRISO.

-Tu devi essere Claudia, vero?-

-Sì, signor Potter.- annuisco gentilmente.

-Ma quale signor Potter,  mi chiami Harry, la prego. Ora fai parte della famiglia.-

Spalanco gli occhi.

-Ok, Harry...-

Mi fa l'occhiolino. Poi si gira e chiacchiera con Erica.

-Allora, non è un gran che...ma è casa.-


-La cena è pronta, scendete!- Urla la signora Weasley dal piano inferiore.

Dovrò condividere la stanza con Victoire, Gabrielle ed Erica.
Appena esco, incrocio lo sguardo di Albus. Mi guarda e sorridendomi allunga la sua mano. Le nostre dita si incontrano e creano in me brividi, mi scombussolano la mente, mi fanno arrossire. Prima di raggiungere la scalinata si avvicina pericolosamente e la sua mano avvolge il mio collo. Le nostre labbra si scontrano in un catastrofico bacio.
Non ho più fame.
Mi sazierò dei suoi baci.
Scendiamo e raggiungiamo la cucina.
Erica mi fa l'occhiolino e mi incita a sedermi vicino a lei che, di conseguenza è vicino a James.
Iniziamo a parlare del più e del meno mentre stuzzichiamo qualcosa dal tavolo.
Il piccolo Hugo divora la sua coscia di pollo con una mano, mentre con l'altra  afferra un'altra  coscia dal vassoio.
Dopo la cena, aiutiamo la signora Weasley a sparecchiare.
Gli uomini sono comodamente seduti sul divano mentre il fuoco arde riscaldando l'ambiente circostante.
-È l'ora dei regali!-
Urla Hugo seguito dalla piccola Gabrielle.
Abbozzo un sorriso.
Le famiglie si scambiano i regali.
La signora Weasley dona a tutti i suoi maglioni e dopo aver scartato tutti i regali, Ron ed Harry si apprestano al centro del salone e presi dalla carica iniziano a raccontare degli aneddoti e delle storie.
Lily, Hugo e Gabrielle sono crollati e vengono portati di sopra, Erica e James sono da qualche parte ed io ed Albus siamo fuori.
A guardare i fiocchi di neve cadere leggiadri. Ricoprire il giardino e farmi ricordare di come fosse bello trascorrere il Natale con la famiglia. Di come  era bello trascorrere il Natale con mio fratello.
Brividi.
-Hai freddo?-
Annuisco.
-Vado a prendere una coperta, torno subito.-
Continuo ad osservare il paesaggio mentre noto che una figura si avvicina.
È George.
Mi guarda.
Una lacrima gli solca il viso.
- Bello il Natale.- esclama in modo ironico.
- Bello, soprattutto quando il tuo unico desiderio o almeno l'unico regalo che vorresti ricevere è quello di averlo indietro.- sfrego le mie mani una contro l'altra continuando a pensare a Will.
-Già. Desidero così tanto riaverlo. Di continuare a guardarlo negli occhi e sentirmi capito. Era la mia metà.- dice lui aggiustandosi il cappello.
-Nessuno mi capisce- continua.
-qui loro hanno perso un fratello, un figlio. Io ho perso me stesso.- George è sconvolto. Tanti anni e ancora non è riuscito a colmare il suo vuoto.
Inizio a piangere, scoraggiandomi. Pensando a come mi sentirei tra 20 anni. Ripensando a come ci si sente. A come sarà impossibile dimenticarlo.
-Io ti capisco.- dico solo questo e il volto di George si alza di scatto.
-Me ne hanno dette tante ma, perdonami, non sono in vena di prese per... Quando è morto Fred, tutti sono venuti da me dicendo che mi avrebbero capito, che avrebbero avvertito lo stesso dolore...-dice stringendo i denti.
- io... non volevo...- non trovo le parole.
-Anche io ho perso mio fratello gemello.- dico.
Chiudo gli occhi cercando di arrestare quella lacrima che cerca di uscire.
Non ce la faccio.
Mi sento così in imbarazzo.
Il mio viso è solcato da mille lacrime che inarrestabili  non cessano di cadere come quei fiocchi di neve...
George non dice nient altro. Si alza e torna dentro. Lasciando sia me che il mio cuore al gelo.

-È prevista una bufera! Tornate dentro!- esclama Ron
- Sarà meglio rientrare- dice Albus dandomi un bacio in fronte.

Sono le 3.45 di mattina e tutti dormono.
Tranne io e Albus.
-Vuoi una tazza di the?- chiede lui cordialmente.
- ne gradirei una.- sorrido.
Anche lui fa lo stesso e, alzandosi, raggiunge l'angolo cottura.

-ops! È bollente!- esclamo io agitando la mano contro la mia lingua che va a fuoco.
- fai attenzione!- scoppia in una risata.
-hey, ho visto che hai parlato con George...-
-Sì.- rispondo sorseggiando il mio the.
-Avete parlato di Fred e Will, giusto?-
-Giusto.- sorseggio.
Albus è seduto di fronte, ma senza preavviso si alza e mi raggiunge dall'altra parte del tavolo.
Alzo la testa e i nostri sguardi si incrociano. Tolgo la mano dalla maniglia della tazza.
Albus si avvicina.
Prende la mia testa e la approssima alla sua.
Un bacio, dapprima leggero e delicato, ci travolge.
Quest'ultimo si trasforma in un puro e violento bacio passionale.
Mi alzo e lui, stringendomi, mi fa salire sul tavolo e scioglie i miei capelli dalla treccia.
Cinge le sue braccia sulla mia vita e mi avvicina a lui. Non ci stacchiamo per nessuna ragione al mondo.
Continuiamo a baciarci. Mi manca il respiro, ma non voglio fermarmi.
Circondo il suo collo e lo stringo a me.
Le sue mani vagano sotto il maglione della Signora Weasley fino a raggiungere il mio reggiseno. Mi lascio stregare, appassionare, sedurre...
Fino a quando sentiamo un rumore.

Dal camino esce, tutto incenerito... Lorenzo?
Cosa ci fa qui Lorenzo?
Albus si stacca e si avvicina al camino cercando di aiutare quel ragazzino che, per fortuna o per sfortuna, ci aveva interrotti.
- Buon Natale!- esclama per poi starnutire come se non ci fosse un domani.
-Hey amico, che ci fai qui?-
Chiede Albus, confuso.
- sono venuto a dirti che Scorpius sta male.- dice per poi sgranare gli occhi, togliendo le ceneri rimaste.
-Ah, Claudia tu sei qui!- esclama.
Sorrido mentre agito la mano.
Sono seduta su un tavolo con i capelli tutti spettinati... ma sì, sono qui.
Albus si volta verso di me e con quello sguardo mi chiede molto esplicitamente cosa voglio fare... Scorpius sta male ma pensandoci due volte non mi interessa così tanto... cioè non solo mi ha tradito fregandosene  dei miei sentimenti, poi, si adira se mi fidanzo con Albus... Anche il Natale ha deciso di rovinarmi.
Albus si volta e sgrana gli occhi.
-Qualcos'altro?-
- Ah sì, giusto...eccola qui!- esulta dopo aver scovato una lettera nella tasca.
Raggiungo Albus stringendomi le braccia al petto e raccogliendomi i capelli il uno chignon.
Lorenzo mi porge la lettera.
La afferro.
"Per Claudia. SHM"

Claudia:
EBBENE SÌ UN CAPITOLO.
Mi sembra anche strano aggiornare MA SÌ È UN CAPITOLOOOOOOOOO
comunque... volevo, come sempre, scusarmi per avervi fatto attendere così a lungo! Grazie per i traguardi raggiunti insieme! Ho notato che la storia cresce, proprio come crescono gli impegni ed È per questo che mi scuso un'altra volta 👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻
Scusate per gli eventuali errori ma sono le  2.24 del mattino! Eh sì 2.24.
Subconscio di Claudia:
Ma Claudia, cosa ci fai sveglia alle 2.24 del mattino?
Claudia:
Una maledetta ZANZARA! UNA ZANZARA HA DECISO DI FARMI LE ANALISI DEL SANGUE SUCCHIANDONE IL PIÙ POSSIBILE. QUINDI.. sono sveglia, non ho internet (poiché sono in un campeggio dove regnano solo insetti e uccelli....) e ho deciso di scrivere!
Spero che il capitolo vi piaccia e... buone vacanze...
Ci vediamo in un prossimo capitolo.
Subconscio di Claudia:
Non mentire ai tuoi lettori. Non ci sarà un prossimo capitolo.
Claudia:
Hey! Lo so che non aggiorno tutti i giorni ma... ci sarà un prossimo capitolo. E Claudia mantiene sempre le sue promesse. Ci mette del tempo, ma le mantiene.
Subconscio di Claudia:
Non ti stai dimenticando qualcosa... o qualcuno...Tipo che hai promesso a loriandriulo  che aggiornavi prima del tuo compleanno...????????
Claudia:
Giusto... ed allora dedicherò il capitolo alla mia musa ispiratrice loriandriulo
Perdonami.

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