4 Una promessa

51 15 2
                                    

Il giorno dopo aver fatto quel sogno mi aspettava una giornata colma di allenamenti. Mi preparai in fretta e andai al maneggio.
Appena arrivai vidi Don Placido galoppare accanto a Libano.
"Quei due vanno molto d'accordo".
Mi voltai, era l'istruttore che appena mi vide si avvicinò.
" Allora iniziamo dal sauro, inizia col lavoro in piano" disse.
Annuì e andai verso il cavallo. Questa volta si avvicinò curioso e lo accarezzai incantata da tutti quei muscoli.
Dopo averlo sellato ci dirigemmo al campo. Iniziai col passo per poi passare al trotto.
Aveva dei movimenti fluidi ed era sempre sull'attenti. Feci dei circoli ad entrambe le mani e col tempo si calmò.
Ad un tratto vidi il mio istruttore piazzare una crocetta al lato lungo del rettangolo.
"Vieni al trotto, se vedi che scarta fai un circolo e riprova."
Avviai Don Placido al trotto, eravamo davanti al salto e con mio stupore la superammo senza problemi. Mi fermai lodandolo, ammirando sempre di più quel purosangue.
"Per essere la prima volta è stato bravo. Ora smonta, fagli una doccia e portalo al paddock."
"Va bene!" risposi.
Andai verso il box doccia,lo docciai e lo lasciai al paddock.
Lo guardai soddisfatta del lavoro svolto ma ad un tratto mi venne in mente cosa avrei dovuto fare dopo.
Io e Libano dovevamo affrontare un percorso di un metro e venti.
Sapevo che potevamo farcela, io e lui avevamo un rapporto unico.
Mi voltai a guardare i cavalli rilassandomi.
"Allora sei pronta?"
"Direi di si!" risposi fissando il mio istruttore e andai a preparare Libano.

Il percorso non era cosi complicato. Iniziava con un verticale,una gabbia, una croce seguita da un verticale e un oxer. Respirai profondamente cercando di memorizzarlo. Iniziammo a galoppo destro, facendo un giro del campo. Sentii il cavallo in tutta la sua potenza. Andammo verso il verticale superandolo senza problemi, proseguii sulla gabbia e sentii un leggero tocco. Libano aveva sfiorato la barriera.
Seguirono gli altri due salti e ci dirigemmo verso l'oxer.
Quello che accadde dopo è impresso nella mia mente da quel momento.
Libano prima del salto iniziò a inciampare, sentì le sue ginocchia cedere sotto di me, io persi le staffe e mi sbilanciai  di lato. Vidi il collo del cavallo abbassarsi ancora di più a terra e sentii la mia schiena schiantarsi allo steccato. Per un momento la mia vista si appannò e quando riaprii gli occhi vidi Libano inginocchiato accanto a me.
Rimase immobile finché il mio istruttore non mi aiutò a tirarmi su. Ero letteralmente stupita. Quel cavallo era rimasto fermo per non farmi male. Tutt'ora a lui devo tutto, perché come all'ora, sono consapevole che poteva finire molto peggio.
Quando mi rialzai avvertii delle fitte di dolore in molte parti del corpo.
" Per oggi penso che basti, è stata una brutta caduta ma per fortuna non vi siete fatti male! Non abbatterti, capita anche a me di cadere " mi confortò Giuseppe.
Camminai lentamente verso Libano e lo abbracciai forte. Da quel momento feci una promessa a me e a quel cavallo dal grande cuore.
Qualsiasi caduta, qualsiasi cosa fosse accaduta, da quel momento in poi ci saremmo aiutati a vicenda. Lo docciai, controllando che non si fosse fatto male. Notai che mi fissava.
"Non è colpa tua, ci riproveremo. Io mi fido di te." dissi.
Fu in quel giorno che capii che quel cavallo si fidava ciecamente di me. Mi aveva dimostrato tutto, più di chiunque altro o persona. Ed io mi fidavo di lui.

Spazio autrice
Quella caduta fu memorabile per me! Una gran bella botta😂
Spero vi sia piaciuto il capitolo! Voi che ne pensate?
Nella foto siamo io e la mia cavalla Patsy Griff.
Il quinto capitolo uscirà domenica!
Grazie alle visualizzazioni e ai voti in anticipo. Se avete consigli son ben accetti! 💜 Buona lettura!
Laura.

Una passione che segnaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora