12 Ritorno

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Un pomeriggio, mentre ero intenta a posare pian piano la sella su Seab, sentii squillare il telefono. Lo presi e risposi.
"Ciao Laura, come stai? Come va con il cavallo?" disse Giuseppe.
"Abbastanza bene entrambi e tu?"
"Bene dai, volevo chiederti se domani mattina vieni in maneggio, ho bisogno di una mano con alcuni cavalli soprattutto con Elecktra." rispose.
"Va benissimo, alle otto mi faccio trovare lì!" riagganciai e mi concentrai sul baio.
Da un paio di giorni avevo iniziato a posargli la sella sul dorso e quel giorno pensai di allacciargli il sottopancia. Presi le cinghie e le strinsi lo stretto necessario.
Osservai Seab che sembrò abbastanza calmo. Presi la longia e gli chiesi qualche circolo al passo e al trotto. Quando fu il momento del galoppo sgroppò svariate volte ma dopo alcuni minuti si calmò. Lo fermai , tolsi tutto e lo lasciai libero di pascolare. Erano piccoli passi se visti dall'esterno. Ma per me erano grandi e immense soddisfazioni. Presi a fantasticare su come sarebbe stato gareggiare con lui. 
"Farebbe il suo figurone." pensai.
Ci sarebbe voluto moltissimo tempo per prepararlo adeguatamente.
All'improvviso il baio prese la rincorsa tirando tre sgroppate potenti e fermandosi successivamente ad osservarmi.
"Sei un buffone." pensai.

La sera, dopo aver sistemato Seab e tornata a casa, preparai il necessario per andare al maneggio. Cap, guanti e stivali ben puliti e li misi nel borsone. Andai a letto pensando a cosa avesse combinato Elecktra. Poco dopo mi addormentai.
La sveglia suonò fastidiosamente e la spensi alzandomi. Mi preparai e andai al maneggio.
"Prendi Maiarzu, quello grigio." ordinò l'istruttore.
Mentre mi dirigevo ai box sentii un tonfo e poi vidi una figura uscendo al galoppo fuori dalla scuderia.
"Elecktra." sospirò il mio istruttore.
Mi misi a ridere di rimando. Quella cavallina aveva il suo bel carattere. Era la più bassa di tutti i cavalli ed era l'unica femmina. La rispettavano tutti, e se non lo facevano quei cavalli li prendeva a calci o morsi. Il più delle volte era in paddock da sola, ma soprattutto odiava i box.
" Ha praticamente distrutto quasi tutti i beverini automatici messi nei box, sgroppando pur di uscire." mi avvisò Giuseppe.
"Oggi la lavoro per bene e poi la metto a paddock." risposi.
Presi il grigio e lo spazzolai per bene. La storia di Maiarzu non la conoscevo a fondo. Sapevo che era stato usando fino allo stremo nelle passeggiate e soffriva di un brutto mal di schiena. Stavamo recuperando il recuperabile con lui.
Gli misi la testiera e la longia, poi ci dirigemmo in campo. Lo girai vicino all'angolo facendo si che evitasse di scappare dal circolo, solito suo vizio.
Gli feci fare passo e trotto, poi gli chiesi le distensioni. All'inizio non ne voleva sapere, era abituato a tenere la testa per aria. Poi man mano cedette sempre di più. Lo richiamai a me e lo rimisi in box dandogli qualche carota.
Andai a cercare la saura e la trovai vicino alla scuderia. Dopo vari tentativi recuperai la fuggitiva. La legai con un nodo di sicurezza e andai a prendere i finimenti in selleria. Gli misi un sottosella blu e una sella pessoa. La portai in campo, indossai il cap, strinsi il sottopancia e salii in sella. Iniziai a mano destra al passo e gli chiesi di entrare bene negli angoli. Iniziai al trotto con alcuni circoli e mezze volte. Chiesi un taglio longitudinale ma la cavalla partì a galoppo sfrenato. Un piccione gli era passato troppo vicino. Calmai la saura e tornai in circolo.
L'istruttore piazzò un verticale di 80 centimetri. Galoppammo a mano destra e ci dirigemmo verso l'ostacolo ma la cavalla scartò fermandosi poco dopo.
"Ecco il problema che ha, alcuni principianti la fermavano prima del salto e ha iniziato ad avere questo comportamento." mi avvisò il mio istruttore. La rimisi ad un galoppo riunito e riandai verso il verticale. Quando iniziai a sentire che la cavalla iniziava a spostarsi a destra feci pressione con la gamba destra, si rimise dritta e saltammo.
La misi al passo e l'accarezzai. Riprovammo e andò abbastanza bene anche se scartò un paio di varie volte.
"Grazie mille dell'aiuto! Rivieni mercoledì se puoi!." disse Giuseppe.
"Certo! Vedrai che con calma ritornerà come prima!" risposi.
Andai a dissellare la cavalla e la feci passeggiare un pò.
Mi mancava saltare ma avevo Seab a compensare tutto.
"Chissà se anche lui scarta." pensai ridendo guardando la saura rilassata accanto a me. La portai a paddock cosi non avrebbe tentato di scappare di nuovo. Salutai Libano con un bacio sul muso. Presi il borsone con la mia roba e salutai l'istruttore.
Quando tornai a casa ero distrutta ma felice. Non vedevo l'ora di provare a saltare anche con il mio bellissimo baio! Quel cavallo, ne ero certa, sarebbe stato capace di affrontare tutto.

Spazio autrice
Buonasera! E anche questo è pubblicato! In foto siamo io ed Elecktra!
Ho una domanda da farvi. La storia vi sta annoiando? Noto un piccolo calo😭 fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate! Risponderò con piacere! Pubblicherò appena posso.
Buona lettura 💜

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 19, 2017 ⏰

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