ho avuto pensieri orribili, di violenza. questa parte di me c'è ancora, la voglia di farmi male, di vedere il sangue, non è mai andata via. penso a me, al mio corpo devastato dal male che posso infliggermi, e in fondo so benissimo che in verità mi piace, il dolore mi piace. ho provato a strangolarmi, e quella sensazione di dolore e sofferenza è stata come liberatoria. non ho idea di come fare a controllare questa cosa, come fare a superarla. lo so che in me c'è qualcosa che non va, nella mia mente, questo suo compiacimento dell'autodistruzione è malato, ma non so frenarlo, è come un'onda che si schianta contro uno scoglio, io sono lo scoglio, la violenza, il mare. vado avanti per inerzia, per non perdere il conto dei giorni in cui sono pulita, e per il pensiero del male che potrei fare alle persone che amo, ma non so amarmi, non riesco a farlo per me stessa.
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sul fondo dell'abisso. [in versione cartacea ed e-book]
Poetrya volte quando stiamo male le parole sono la miglior cura.