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—louis' pov—

dopo quella giornata tremenda di febbre mi ero controllato, e stavo alla grande. non avevo avuto la febbre da due mesi e speravo che non mi venisse più, sinceramente. e con harry andava tutto a gonfie vele.

mi guardai intorno nel negozio e sorrisi mentre vidi un capo riccio fare la sua tipica entrata .

«buongiorno, desidererebbe?» dissi scherzando, facendo finta di non conoscerlo.

«mhhh.. scusi lewis — storpiò il mio nome di proposito — desidererei un frappuccino al caramello.» ridacchiò.

come se non ci conoscessimo da cinque mesi.

«mh nome?»

«harry.»

presi il bicchiere e ci scrissi henry di proposito ridendo. gli feci velocemente un frappuccino e glielo consegnai.

fece per pagare ma «offre la casa» commentai, spingendo la sua mano indietro insieme ai suoi soldi.

harry rise al nome scritto male e persi un battito, erano cinque mesi che ci conoscevamo e non ero ancora riuscito a dirgli quello che provavo.

ero fottutamente innamorato di lui e ancora non glielo avevo dimostrato. né con un bacio né usando altri metodi.

«stasera usciamo insieme?»

«okay, mi scrivi te l'ora?»

«certo. ah, a proposito. com'è andato l'esame? avevi quello orale, giusto?»

«sì, ho preso 30 e lode.»

«wooo bravo il mio haz.» sorrisi e vidi le sue guance andare a fuoco.

«grazie lou, allora a stasera mh?»

«certo har, a stasera.» lo salutai per poi continuare gli ordini.

starbucks boy ❃ larryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora