Capitolo 4

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Il suo sguardo è sorpreso quanto il mio,non capisco perché Amber non mi abbia informato prima di questa cosa,anche perché mi lodava che io gli tenevo testa.
Cerco di fare un sorriso forzato con scarsi risultati.
«Ahhh Kylie,kylie» si avvicina un ragazzo biondo molto robusto.
Sorrido imbarazzata.
«Piacere,Io sono Jake,Jake Paul questa è la casa dei Team10» spiega indicando la casa.
I Team10?.
«Piacere» rispondo quasi come un sussurro.
«Ivan vieni qui» lo chiama.
No,no,no,no.
Si avvicina ignorandomi completamente...c'è ma chi ti caga a te.
«Perché non gli fai un piccolo Tour della nostra casa».
Ivan sgrana gli occhi nello stesso momento in cui lo faccio io.
«Non credo sia il caso,stavo giusto per andarmene» guardo Amber per farmi aiutare,ma lei mi ignora sorridendomi.
Brutta stronza.....
«Heyyyy aspetta non ci presenti». Urla una ragazza alle spalle di Ivan.
Ha i capelli castani e gli occhi del medesimo colore.
Jake sbuffa alzando gli occhi al cielo.
«Lei è Tessa» poi Indica tre dietro« Lui è Alex quello affianco Aj e vabbè quello è Emilio il gemello di Ivan»li guardo tutti e devo dire che sono veramente carini.
Mi fanno un segno di saluto.
«Allora il tour» ci ricorda Jake.
Ivan mi prende per un braccio e mi trascina dentro lanciando sguardi ai suoi amici.
Entriamo e mi fa salire bruscamente le scale.
«mi fai male,so camminare da sola» scrollo il braccio dalla sua presa.
«Non ho nessuna intenzione di farti questo tour quindi continua da sola». Mi invita a salire.
Ma non ci penso proprio non posso gironzolare per le camere come se nulla fosse.
Decido di salire le scale perché così almeno non gli sto vicino..
Entro in una stanza qualsiasi dove ci sono due letti a castello.
Mi siedo sul primo e prendo il mio cellulare per perdere un po' di tempo.
Beep.
"Ti piace la casa?" Mi contatta Amber.
Oh si Ma certo molto bella.
"Si" rispondo facendogli credere che il babbuino di Ivan mi sta mostrando la casa.
Dopo 10 minuti passati in questa camera sento delle voci all'esterno.
«Incredibile» borbotta qualcuno.
Improvvisamente la porta si spalanca rivelando un Ivan con solo un asciugamano in torno alla vita.
MIO DIO.
È vero che con tutti i capelli bagnati che gli colano sul visto è bellissimo ma con solo un asciugamano è ancora più bello.
«Che ci fai tu nella mia stanza» tuona mentre entra e viene verso di me.
No non ti avvicinare.
Kylie non diventare rossa,Kylie non guardare,Kylie respira,Kylie cazzo alzati e vattene.
No non posso andarmene sono paralizzata,il suo odore invade le mie narici mentre si avvicina.
«Che c'è hai perso la lingua?» mi istiga abbassandosi alla mia altezza.
«N-no» faccio per alzarmi ma mi blocca.
«Se vuoi puoi restare» poggia le sue mani sull'asciugamano.
Di scatto mi alzo in piedi ed esco..mentre sento la sua risata.
Che porco...
Mi passo una mano sulla fronte e poi scendo le scale accompagnata dalla suoneria del mio cellulare.
"Pronto"
"Kylie dove sei" tuona mio fratello.
"Sono da Amber"
"Vieni subito a casa non hai neanche pranzato" ecco che ricomincia con il suo voler fare il padre.
Gli stacco il telefono in faccia.
Vado fuori dove ci sono tutti  ma sento dei rumori dalle scale,quando esco fuori si alza un coro di "O". Mi giro e vedo Ivan in boxer.
«Tutto questo tempo,ora capisco perché» ride Jake.
Ditemi che non è vero! Ci mancava solo questo.
«No che cosa hai capito» Ivan guarda in cagnesco Jake mentre lui alza le mani in segno di resa.
Giro la testa dall'altra parte imbarazzatave noto che Emilio e Aj stanno portando delle confezioni di Fruit loops.
La fine del mondo buonissimi.
Cominciando ad aprirle e spargerle per tutta la piscina.
Oddioo stupendo.
Riempiono tutta la piscina fino a tuffarsi.
Questi so pazzi.
«Kylie vieni..» amber mi porge la mano.
Oh non ci penso proprio ne ho avuto abbastanza di acqua da stamattina.
Mi rifiuto ma qualcuno mi spinge,Jake mi spinge.
Cado in acqua facendo sì che la felpa si alzi di poco per mostrare ancora di più le mie cosce. Per aggiustare la felpa perdo l'equilibrio e cado all'indietro toccando con la schiena il petto di qualcuno.
Mi giro e vedo Emilio.
«Scusa».
«Non preoccuparti» dice mentre mangia i  Fruit loops.
Mi porge uno ma io lo rifiuto ridendo.
«Quanti anni hai Kylie?» mi chiede sorridendo.
«16,tu?».
«17». Sorride. È così simpatico nemmeno un pelo del fratello.
Mentre ridiamo e scherziamo sento qualcuno che mi osserva,non mi giro e continuo a parlare con Emilio.

Abbiamo ripulito la piscina e Tessa mi ha ospitato nel suo bagno per farmi una doccia veloce,dopodiché mi ha prestato un top e un pantaloncino.
«Spero di rivederti,anzi vieni quando vuoi» mi sorride mentre sistema le sue cose.
Annuisco anche perché non so che dire,non so se tornerò almeno non voglio vedere Ivan anche fuori dalla scuola.
Saluto tutti,prendo l'ombrello che avevo portato dato che prima pioveva ed esco.

Arrivo a casa dopo 10 minuti.
«Dove sei stata!!» mi rimprovera kay.
Mentre io poso l'ombrello.
«Ma sei rincoglionito? Sono Stata da A-M-B-E-R» scandisco bene ogni parola.
«Mamma arriverà a momenti mentre papà farà la notte.» mio padre lavora nella centrale di polizia.
Annuisco e vado a sedermi per mangiare qualcosa.
«Allora tutto bene il primo giorno di scuola?» mi chiede kay.
Una bellezza.
«Perfetto proprio».mento
«Anche per me» dice.
Per te quando mai non è un giorno perfetto...Il primo giorno è ha già fatto conquiste pff.
«Aspetta,kylie da quando esci in top e pantaloncini» mi scruta.
Ah già i vestiti di Tessa.
«La felpa si è bagnata cosi amber mi ha prestato questi» non dico Tessa perché se no comincerebbe ha farmi il terzo grado su chi è Tessa e bla bla bla bla.
Annuisce.
«Io vado a dormire digli alla mamma che ero stanca» lascio un bacio sulla guancia a kay e vado in camera.
Mi spoglio mettendo il pigiama.
Mi siedo sul letto,chiudo gli occhi ma sono costretta ad aprirli perché l'unica immagine che vedo è Ivan,Ivan mentre ride,Ivan mentre ha i capelli bagnati,Ivan Ivan ovunque.
Mi rigiro dal lato opposto del letto guardando la luna luminosa e le bellissime stelle che ci sono.
Dopo poco cado in un lungo sonno...cercando almeno di non sognare Ivan,mi vanno bene anche le carpette ma non Ivan

Vivimi senza paura||Ivan Martinez||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora