Mi avvicino con cautela,mentre cerco di focalizzare chi è seduto.
«Mi hai sognato e hai pensato che forse sarebbe stato meglio vedermi,godermi dal vivo». Posa il cucchiaio facendo rimbombare il suono.
Riconoscerei la sua voce ovunque anche perché è molto fastidiosa.
Qualcuno lì,in cielo ha studiato veramente bene come rovinarmi le giornate,però dato che non ha soddisfatto più di tanto ha perfettamente pensato di rovinarmi anche quel poco che mi resta per dormire.
Grazie tante.
«Prendo un bicchiere d'acqua e tolgo il disturbo» dico cercando di avere una conversazione normale sbrigativamente così che posso tornare subito a dormire.Difficile,molto difficile.
«Hai fame?» mi chiede alzandosi per posare la tazza e i cereali sul mobile.
«No».
«Io ne ho ancora,mangiamo qualcosa insieme» si avvicina e io per indietreggiare sbatto con la schiena sul frigorifero. Lui continua ad avvicinarsi,avvicina il suo viso e poi allunga la mano per aprire il frigorifero.
-Volevi-
No non volevo proprio un bel niente meglio così pff.
«Qui ci sono dei bastoncini...Nooo» lo scarta lanciandoli dietro.
In uno scatto riesco ad afferrare la confezione,cerco di parlare per fargli capire che non ho fame ma arriva un'altra confezione.
«Ivan non sono un carrello la smetti di lanciare le cose.» sussurro posando tutto sull'isola della cucina.
«Beh scusami tanto se non trovo niente.». Continua.
Sbuffo.
Lo sposto cercando di trovare io qualcosa per farlo stare un po' zitto.
Subito riesco a trovare una confezione di pizze surgelate.
«Ecco queste possono andarti bene?» gli mostro la confezione.
Lui mi manda un bacio volante e si prende la confezione.
Finalmente.
Chiudo il frigo e mi dirigo verso la camera ma lui mi afferra facendomi girare.
«Non vuoi provare le mie grandi abilità da Chef».
Oh si Ma dai riscaldare due pizze da oggi in poi è diventato qualcosa di pazzesco.
«Ma certo che no» gli sorrido.
«Oh Ma dai »Dopo una serie di supplice cedo e mi siedo aspettando che il grande chef mi porga la pizza.
Che poi dovrebbe essere un pizzaiolo ma vabbè sono solo dettagli.
«Ecco a lei» mi porge la pizza in un piatto.
Lui si siede di fronte a me è addenta subito la pizza.
Assaggio la pizza e decido di elogiarlo un po'.
«Woww buonissima» lo vedo sorridere.
Almeno non stiamo litigando.
Mi godo ancora per un po' quel suo sorriso fin quando non mi dice.
«Aspetta hai sporco.» si avvicina accarezzandomi una guancia,la mia guancia che per poco non prende fuoco.
Troppo bello per essere vero,infatti mi sporca completamente il viso di sugo.
«Ivannnnnn» cerco di non urlare per svegliare tutti.
Inizia a ridere.Mi alzo e cerco di prenderlo ma con scarsi risultati,mentre corro inciampo in qualcosa,ovvero il piede di Ivan e cado sull'enorme trampolino che c'è,rimbalzando.
Cerco di alzarmi ma lui sale e comincia a saltellare facendomi rimbalzare.
«Ivan smettila» ma lui niente continua.
Gli do un leggero calcio nello stinco pensando di farlo smettere,ma ho solo peggiorato la situazione. Lui ora è caduto sopra di me e i nostri visi ancora una volta sono troppo vicini.
«T-togliti» cerco di spingerlo evitando di guardarlo negli occhi.
Ma lui fa tutta un altra cosa,si avvicina e mi bacia.
Strabuzzo gli occhi mettendo a fuoco quello che sta accadendo.
Lo sposto violentemente e mi alzo pulendomi con il dorso della mano la bocca.
«Sei impazzito» non sto urlando ma la mia voce è abbastanza alterata.
«Non ho fatto niente di che ti ho solo dato un bacio» la fa facile mentre si mette comodo.
Un bacio,solo un bacio,il mio primo bacio.
Posso sembrare una stupida,una suora ma ho sempre sognato di dare il mio primo bacio a qualcuno che veramente ci tenesse a me,anche perché sognavo tanto le storie che mia madre mi raccontava la notte prima di farmi dormire.
Gli volto le spalle senza avere nemmeno il coraggio di mandarlo a quel paese.
Salgo di corsa le scale ed entro nella mia camera tuffandomi sul letto,senza neanche chiudere la porta.
Stronzo uno stronzo.
Non tanto per il bacio,ma per il modo,per le sue parole strafottenti. "È solo un bacio" solo un bacio per lui,tanto immagino sai quante bocche ha baciato.
Senza neanche accorgermene una lacrima mi bagna il viso,velocemente l'asciugo e mi sistemo meglio sul letto.
Una voce però mi fa sobbalzare...non è Ivan anche se la voce può sembrare la stessa.
«Hey kylie che hai?» Emilio si siede sul letto accarezzandomi una spalla.
Tiro su col naso e mi metto a sedere.
«Niente,forse solo un po' di allergia» mento cercando di sorride.IVAN.
Non capisco perché se la sia presa in fondo era solo un semplice bacio niente di più.
Le donne pagherebbero per avere un mio bacio e lei che ha avuto questo onore si è arrabbiata ed è scappata. Certo che di persone strane c'è ne sono.
Scendo dal trampolino e salgo le scale dirigendomi nella mia camera.
Mentre cammino però una scena mi fa bloccare sui miei stessi passi.
Dalla camera di Kylie vedo Emilio che la sta consolando abbracciandola e facendola sorridere.
Qualcosa dentro di me si accende,ma cosa? Non credo che mi dia fastidio tanto cosa mi importa.
Alla fine sarà sempre così il buono Sarà sempre Emilio ed il cattivo Sempre Io come da piccoli.
Ignoro il tutto e vado in camera.Mi stendo sul letto ripensando alla scena che ho visto poco fa.
Non so perché ma mi sento strano,non so spiegarmi il motivo è vorrei tanto saperlo.
Scuoto la testa scioccato da questi miei pensieri che molto spesso sono verso quella strega di Kylie,di certo non nego di essermi fatto pensieri perversi e infatti questo è uno dei pochi in cui lei non è sotto di me completamente nuda che grida il mio nome.Rido e mi addormento con in testa varie immagini di lei..di Kylie.
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Vivimi senza paura||Ivan Martinez||
FanfictionKylie Jenson è una ragazza acqua e sapone,che vive con i suoi genitori e suo fratello Kay a Los Angeles. Vive nel suo mondo,sempre con le cuffie nelle orecchie,sempre con i suoi romanzi a portata di mano. Lei è molto riservata e difficilmente riesce...