«Oddio..» Tessa corre vero si lui e gli accarezza il viso.«Dio chi ti ha fatto questo» continua.
«Aj ma che cazz» cerca di capire Jake mentre si avvicina,ma così facendo Aj si arrabbia e si scrolla tutti di dosso.
«Sto bene,Sto bene cazzo» si arrabbia guardando dritto negli occhi Ivan.
«Vieni con me» Ivan prende Aj per il polso e lo porta via.
«Ivannnn» gli urla JakeIVAN
«che minchia ti è successo» lo strattono verso il muro.
«E me lo chiedi pure?» sbuffa guardando altrove.
Capisco di cosa sta parlando.
«Mi dispiace» gli dico e lui accenna un sorriso.
«E tu piuttosto cosa stai combinando» cerca di cambiare discorso mentre lui mi sorride maliziosamente.Wtf?
«Spiegati?» lo sprono a parlare.
«Kylie» tossisce.
«Non azzardarti a dire altro...» mi passo una mano nei capelli.
Nervoso...
«Ma se non ti interessa perché ti arrabbi così tanto» ride
Lo uccido.
Sto per parlare ma una voce orribile e fastidiosa di interrompe.
«Ivan amore mio..» Ashley si scaraventa su di meCazzo.
«Ashley mi dispiace hai sbagliato sono Emilio» la spingo via da me.
Mi dispiace fratellino può essere che sia la volta buona che scopi.
Si perché poi tu sei una macchina da sesso.
Mia cara coscienza sono settimane che non scopo per voler mio.
O per voler di una certa Kylie.
Oh ma fottiti.
«Ashely scherzavo andiamo che i bagni ci aspettano.». La prendo per un braccio,saluto Aj e passiamo per i bagni ma prima mi scontro in due occhioni verdi che mi guardando tristi.
Aspetta Tristi? Guardo bene e la vedo con gli occhi in fiamme. Ecco sembrava strano.KYLIE.
«Kylie dai entriamo in classe.» Amber mi trascina capendo che non sto proprio bene.
Non mi importa di Ivan però quando è passato con quell'oca al mio fianco il mondo mi è crollato addosso.Il professore spiega e io per non fargli capire che non mi importa un cazzo lo fisso annuendo... fin quando non mi arriva un messaggio da un numero sconosciuto
"Sei bellissima Sorridi"
Sorrido involontariamente a quel messaggio anche se non so chi sia il destinatario...
"Chi sei?" Chiedo.
«Kylie vuole spiegarci lei la lezione per caso?» il baffone si arrabbia.
«No Grazie».
«Esci,Esci immediatamente» urla fino a far pulsare le vene del suo collo.Uscita fuori non so che fare quindi esco in cortile a prendere un po' d'aria.
«Il secondo giorno di scuola e ti fai già cacciare» Ivan mi affianca estraendo dalla tasca un pacchetto di sigarette.
«Cosa vuoi»
È vero che sono stata cacciata ma è impossibile che lui sia in qualunque posto in cui mi trovi anche io.
«Niente sono solo venuto a fumare una sigaretta..Sai dopo una sana scopata ci vuole.» accende la sigaretta e aspira il fumo.
Invece a me un sano palo in fronte avrebbe fatto meno male.
«Se vuoi accontento anche te» ride mentre il fumo gli esce dalle labbra.
Dannato,bello è dannato ma questo è troppo.
Mi alzo per andarmene ma Poggio male il piede a terra facendomi male la caviglia.
«Dio» impreco per il dolore portando le mani nel punto dolorante.
Ivan immediatamente getta la sigaretta e si avvicina a me.
«Merda sei proprio un imbecille»
«Togliti già basta il dolore non voglio ascoltare anche le tue stupidaggini» provo ad alzarmi ma è impossibile
Dalla mia bocca esce un lamento.
«Hey,piccola vieni» mi ritrovo tra le braccia di Ivan e lui che mi sorregge.
«C'è la faccio» cerco di scendere ma anche muovendomi mi causo solo dolore.
«Kylie,guardami» fa incontrare i nostri sguardi«Ora ti porto in infermeria sta tranquilla è tutto ok!»mi sorride e non posso fare a meno di guardare le sue labbra.
«Ti prego Kylie smettila di guardarmi così se non vuoi che ti prendo sul lettino dell'infermeria»distolgo immediatamente lo sguardo imbarazzata al massimo per quello che ha detto.
«Sembri una fragolina quando arrossisci» mi scosta i capelli dalla fronte.
continuo a non guardarlo.
Ma che cazz quest'infermeria dove si trova in India.
Vero,verissimo.
«Siamo arrivati credo» dico indicando una porta con su scritto infermeria.
«Certo fragolina» Ci mancava il soprannome.Dopo mezz'ora passata li mi hanno fasciato la caviglia ma comunque niente è cambiato perché non riesco a camminare.
«Appoggiati a me»
Tutto svanisce però quando quell'oca ritorna scaraventandomi completamente a terra.
«MA CHE CAZZO FAII» Ivan la spinge via accasciandosi verso di me.
«Scusa non avevo visto questo esserino» si attorciglia i capelli su un dito.
Non riesco a risponderla sono troppo presa dal dolore che aumenta.
«Togliti dal cazzo se non vuoi che ti sbatto sul muro» Ivan mi riprende in braccio camminando a passo veloce verso l'uscita.
«Dove andiamo» chiedo mentre lui continua a camminare.
«Ti porto a casa».
«Cosaa!!! Nono i miei non ci sono e poi non possiamo uscire improvvisamente dalla scuola» mi lamento gesticolando mentre lui continua a fissarmi.«Non si può uscire così senza permesso giuro sto bene non mi ha fatto nulla..posso camminare è passato c'è la facc-» non finisco di parlare che mi ritrovo le sue labbra sulle mie.
«Parlavi troppo» sorride sfacciatamente
«Ivan seiii un....ahh al diamine» Poggio la testa sul suo petto facendo finta che non sia successo niente e mi godo il suo bellissimo profumo.Mi poggia delicatamente e facendo attenzione a non farmi male in macchina.
Potrei proprio abituarmi ad un Ivan così.
«Andiamo nella casa dei team 10» annuncia mentre mette accende la macchina.
Solo io e lui,solo lui e io? In una casa.
L'ansia cresce ma non voglio fargli capire nulla.
Kylie stai Soft tanto non può mai scoparti con una caviglia fatta male, le spinte non sarebbero...
Zitta Dio cosa pensi.
«Perché sei così oggi» gli chiedo improvvisamente.
«Così come?» chiede
«Così...così diciamo "Dolce" » dico facendo con le mani le virgolette.
Non risponde ma riesco a vedere un piccolo sorriso.Entriamo in casa con lui che mi tiene tra le braccia e andiamo in salone ma notiamo qualcosa che si muove per la stanca.
«come è un canguro qui dentro». Un canguro? Mi giro per vedere anche io e beh si c'è veramente un canguro.
«Ivan fai qualcosa» dico.
«No es mi perrito» una signora di mezza età si avvicina accarezzando il canguro.
«Casinta ma non puoi far entrare un canguro in casa»
Da come è vestita credo sia la donna delle pulizie.
«sólo por hoy» continua.
«Perché averla assunto una spagnola c'è chi la capisce?» borbotto ad Ivan.
«Io e Emilio siamo spagnoli».
Ok posso morire in pace o come si dice in spagnolo "Puedo morir en Paz" .
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Vivimi senza paura||Ivan Martinez||
FanfictionKylie Jenson è una ragazza acqua e sapone,che vive con i suoi genitori e suo fratello Kay a Los Angeles. Vive nel suo mondo,sempre con le cuffie nelle orecchie,sempre con i suoi romanzi a portata di mano. Lei è molto riservata e difficilmente riesce...