capitolo 18 : prima volta

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Stefan mi abbracciò e mi lascio un bacio sulle labbra.
-guarda guarda chi abbiamo qui-  disse una voce alle nostre spalle ci girammo e trovai l'ultima persona che volevo vedere in quel momento.
-Josh- pronunciai spalancando gli occhi e stringendomi di più a Stefan.
-da quanto tempo cuginetta- avvicinandosi a me non badando a Stefan.
-piacere io sono Stefan e tu chi saresti?-
-josh piacere il cugino di elena-
-io non sono tua cugina- di ringhiai allontanandomi di poco da Stefan -cosa sei venuto a fare qui?- continuai
-per rivederti cuginetta- rispose
-non sono tua cugina...lo vuoi capire?- Urlai.
Alcuni studenti si girarono verso di noi guardandoci con curiosità.
-vedi di andartene- disse Stefan.
-ci vediamo- rispose uscendo dal corridoio.
-vuoi spiegarmi cosa succede?- mi domandò Stefan
-ti spiegherò tutto appena arriveremo a casa, Te lo prometto amore- risposi
-va bene amore ora andiamo-
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La giornata scolastica passo in fretta e arrivo il momento in cui dovevo parlare a Stefan. Ci trovavamo in camera sua sdraiati sul letto abbracciati a guardare la TV.
-amore...vuoi spiegarmi?-
-oh si amore- mi misi seduta a gambe incrociate continuando a tenere la sua mano. Poi ripresi a parlare -vedi..Josh è un mio lontano cugino ma io non lo reputo a causa di ciò che mi ha fatto... Lui quando ero piccola ha sempre provato qualcosa per me e ci ha sempre provato pur sapendo che non avrebbe avuto alcuna possibilità... arrivò una sera in cui eravamo a cena a casa sua, lui mi disse che voleva parlarmi cosi andammo in camera sua per non essere disturbati, ma è stata una prossima idea...appena entrati ha provato a baciarmi e a spogliarmi, però per fortuna sono riuscita a difendermi e sono scappata. Da quel giorno ogni tanto torna dicendomi che è tornato per finire ciò che aveva iniziato sono riuscita sempre a difendermi e ci riuscirò ancora, è solo che lo odio e non c'è la faccio più-
-tranquilla amore mio ci sono io qui con te e giuro che se prova anche solo a sfiorarti gli farò pentire di essere nato-
Gli diedi un bacio a stampo che poco dopo divenne ricco di passione. Le nostre mani vagavano sui nostri corpi. Le sue labbra scesero a baciare la pelle del mio collo e fece poca pressione per farmi sdraiare sul letto. Iniziò a mordere e succhiare, sentivo quella parte del mio corpo andare in fiamme. Le mie mani vagavano sulla sua schiena al di sotto della maglietta che tolsi dopo poco e la stessa fine fece la mia maglietta, quest'ultime finirono tutte e due ai piedi del letto. Riprese a baciarmi e le sue mani raggiunsero il gancetto del mio reggiseno nero di pizzo, lo sganciò e lo lanciò in una parte indeterminata della stanza. Chiuse le mani a coppa sul mio seno che dopo poco inizio a stuzzicare con le sue labbra.
-s-stefan...- pronunciai
-shh...fidati di me...tu vuoi?- i suoi occhi si incastrarono con i miei.
-si- risposi
Le nostre labbra ripresero a toccarsi le mie mani raggiunsero il bottone dei suoi jeans, che abbassai con il suo aiuto. Volò anche il resto dei nostri vestiti.
Prese dal primo cassetto del comodino vicino al letto una bustina con all'interno un preservativo che si infilò ed entrò in me con calma. Il fiato mi morì in gola.
-se farà male e vuoi che mi fermo dimmelo-
-si amore-
Lo sentii spingere più a fondo e dopo pochi movimenti sentii un dolore al basso ventre. Gli occhi iniziarono a pizzicare e chiusi gli occhi per trattenermi.
-piccola...vuoi che mi fermo?- domandò
-n-no amore, continua ora passerà- risposi
-sicura?-
-si-
Riprese a muoversi dentro di me e il dolore che provavo poco dopo si trasformò in piacere. Le spinte si fecero più veloci mentre i nostri corpi sudati si muovevano in sintonia.
Raggiunsi l'apice del piacere che venne accompagnato dal mio urlo e subito dopo lo raggiunse anche Stefan.
-come stai?- mi domandò mentre si toglieva il preservativo e lo buttava nel cestino.
-in po' indolenzita e stanca ma bene- risposi sorridendogli.
Stefan tornò sul letto e si sdraiò al mio fianco, mi abbracciò facendomi mettere la testa sulle sul suo petto e le gambe incrociate. Allungò una mano per prendere il lenzuolo e per coprire entrambi.
Chiusi gli occhi ripensando a ciò che era successo e mi scappò un sorriso dopo di che mi lasciai cullare dalle sue braccia.
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Mi svegliai con i raggi del sole che illuminavano il mio viso disturbando il mio bellissimo sonno. Aprii gli occhi e davanti a me trovai stefan ancora dormire, così decisi di fargli una sorpresa, cercai di scansare il suo braccio legato sulla mia vita con molto calma ma mi sentii stringere ancora più di prima e Stefan mugulare una frase a bassa voce.
-cosa amore ?- domandai
-dove credi di andare- rispose continuando a tenere gli occhi chiusi. Non potevo dirgli che stavo per fargli una sorpresa altrimenti non lo sarebbe più stata così mi inventati la prima scusa banale.
-devo andare in bagno-
-ok...torna presto però-
-si amore-
Sciolse il fianco dalla mia vita e io mi alzai, feci finta di andare in bagno aspettai un po' e poi uscii, guardai Stefan e mi accorsi che si era riaddormentato, così prima di scendere raccolsi i miei slip e la maglietta che ieri indossava Stefan.
Scesi giù in cucina e rivolsi un'occhiata all'orologio a pendolo che segnava le 7:10, perfetto avevo tempo visto che a scuola entriamo alle 8:30.
Presi una padella piccola che feci scaldare sul fuoco, poi su quest'ultima iniziai a cuocere 2 pancake che appena cotti misi su un piatto che poggiai sul ripiano della cucina. Dopo di che misi una piccola tovaglia sul tavolo in modo da non sporcarlo e la sistemai con tutto ciò che serviva per fare colazione. Misi i pancake al centro del tavolo e preparai anche il latte che versai nelle apposite tazze.
Salii le scale e andai a chiamare Stefan che dormiva ancora.

Eccomi qui con il capitolo 18. Spero vi piaccia un bacione.😘😘

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