Passeggiata al parco.

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Pov Alexis

Arrivati sulla scena del crimine, la visione era agghiacciante, il corpo era a terra poco distante dal sentiero del parco, in una posizione innaturale, gli uomini della scientifica erano già a lavoro.

<<è solo un ragazzo>>

Sospirai, Nick si avvicinò al cadavere.

<<Che cosa abbiamo? Conosciamo il nome della vittima?>>

Chiese al medico legale.

<<La vittima è Duncan Miles, vent'anni.>>

Lo fermai prima di proseguire.

<<Aspetti, gli stessi Miles del software di sicurezza?>>

<<Esatto proprio loro, lui dovrebbe essere il figlio di Justin Miles, non abbiamo ancora avvertito la famiglia.>>

Miles era l'inventore del software di sicurezza più all'avanguardia di sempre, poco tempo prima decise di introdurlo sul mercato con un asta al migliore offerente, divenne così uno degli uomini più ricchi della città.

<<Qual'è la causa del decesso?>>

<<Sembrerebbe trauma cranico, ci sono evidenti segni di lotta, l'aggressore ha provato prima a strangolarlo ma si dev'esser difeso bene, la causa del decesso sembrerebbe il trauma alla testa, deve averlo sbattuto a terra con estrema violenza, ma vi saprò dire tutto con certezza solo dopo che lo avrò esaminato>>

<<il corpo è stato spostato?>>

<<Diciamo che sicuramente la lotta è iniziata sul sentiero per poi finire qui>>

Nick mi si avvicinò e disse.

<<Guarda i suoi abiti, è stato a correre>>

Osservai i pantaloni neri della tuta del ragazzo e la maglietta bianca, molto poco elegante per un ricco che va a fare una passeggiata.

<<Si, strano che i suoi genitori non siano andati nel panico non vedendolo rientrare>>

Nick annuì pensieroso.

<<Abbiamo qualche testimone?>>

Chiesi, il silenzio lì era glaciale, tutti si immaginano le scene del crimine come fossero caotiche piene di dolore, troppo abituati ai film, ma ogni volta che arrivavamo sul posto il silenzio regnava sovrano, anche dopo che la polizia arrivava, che i curiosi cominciavano ad accalcarsi, il silenzio era una sorta di rispetto che tutti mostravano alla vittima.

<<Abbiamo ricevuto una chiamata anonima e quando siamo arrivati c'era una donna che portava a spasso il cane che si è fermata quando ha trovato il corpo>>

Nick andò da lei per sentire se aveva qualcosa da dichiarare che magari era sfuggito a chi era arrivato dopo.
Ci sapeva fare con le donne, aveva un modo affascinante di parlare e anche fisicamente il mio collega era ben dotato, moro con gli occhi scuri una classica bellezza rude che attirava le donne.
Tornò da me e mi aggiornò.

<<Niente che non sapevamo già, il cane ha cominciato ad abbaiare lei si è avvicinata e ha visto il corpo, ha richiamato anche lei la polizia ma ci avevano già avvertiti>>

<<Bene allora direi di mandare qualcuno ad informare la famiglia, noi finiamo il turno e domani mattina si comincia>>

Diedi indicazioni agli agenti dopo di che io e Nick ci avviammo alla sua macchina, mentre i colleghi delimitavano il perimetro due giornalisti ci seguirono facendo un milione di domande per ricostruire già la storia di cronaca battendo tutti sul tempo.

<<Mi dispiace non possiamo fare nessun commento al momento, il capitano sarà lieto di rispondere a tutto nella prossima conferenza stampa>>

La frase di rito da ripetere ormai la sapevamo a memoria.
Finalmente riuscimmo ad entrare in macchina.

<<Che dici andiamo a bere qualcosa?>>

Propose Nick.

<<Si non mi va di rientrare subito>>

Ci dirigemmo in uno dei nostri soliti locali a Loop in centro, il proprietario del posto era un veterano che aveva messo su il posto con la pensione di invalidità che prendeva per via della sua gamba rimasta offesa in modo permanente, diceva sempre che voleva tirar fuori qualcosa di buono dalla sua brutta esperienza.

<<Ciao Dominic>>

Dissi sedendomi al bancone del bar con Nick al seguito, si diresse verso di noi.

<<Ciao dolcezza, ti porti ancora a presso  quest'uomo? non è alla tua altezza!>>

Scherzò Dominic, risi.

<<Hai ragione, ma sul campo non è malissimo poi quando vuole fa un ottimo caffè>>

Risposi, aveva già preparato i bicchieri davanti a noi.

<<Grazie ad entrambi, so che segretamente mi amate e che avete delle mie foto negli armadietti>>

Rispose Nick, aveva sempre la risposta pronta.

<<Sicuramente amico, il solito ragazzi?>>

<<Assolutamente>>

Risposi a Dominic facendogli l'occhiolino, prendevamo sempre un bicchiere di whisky 1776 Straight.

<<Come lo vedi questo caso?>>

Chiesi a Nick.

<<È un ragazzo ricco, potrebbe avere molti nemici, non è per niente semplice>>

Bevvi un sorso, quel bruciore alla gola mi mancava.

<<Abbiamo parecchi muoventi in effetti, sarà interessante sentire i familiari domani>>

Nick mentre mi ascoltava con la coda dell'occhio aveva puntato una brunetta che rideva ad un tavolo con una sua amica.

<<Anche stasera ti dai da fare?! Io preferisco la biondina al tavolo con lei>>

Commentai ridendo, la bionda aveva un seno prosperoso e da quel che sentivo un accento straniero, molto più affascinante.

<<No per stasera passo, ho dormito poco e niente, inoltre domani ci aspetta una giornata infinita, te le cedo volentieri>>

Avvicinò il bicchiere al mio e facemmo un accenno di brindisi.

<<Grazie sei molto generoso, mi unirò a loro... stasera ho proprio bisogno di ricordare la bellezza del mondo>>

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