LIII capitolo

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Scorpius correva per i corridoi dell'ospedale, verso una meta ben precisa.
"Ehi ragazzo! Non si corre!" Non ascoltava nessun rimprovero delle infermiere e svoltò l'angolo entrando poi nell'ufficio di suo padre.
"Papá!" Esclamò vedendolo parlare con la sua segretaria di chissà quale intervento.
"Scorpius cosa..." Non finì la frase capendo immediatamente ciò che era successo.
"No" disse immediatamente precedendo la sua domanda.
La segretaria, capendo la situazione uscì dopo un saluto chiudendo la porta alle sue spalle.
Draco guardava i diversi fogli davanti a lui senza aver il coraggio di incontrare lo sguardo di suo figlio.
"Papá...ti prego"
"Ho detto di no Scorpius"
"Perché?"
"Ho i miei motivi e l'operazione di Rose è troppo pericolosa, sarebbe comunque inutile"
Sobbalzò quando Scorpius sbattè il pugno sulla sua scrivania.
"Perché?" Domandò nuovamente.
La rabbia ma anche la disperazione stavano crescendo in lui al solo pensiero di perdere Rose.
"Scorpius ti ho detto di lasciar perdere. Lascia che la natura faccia il suo corso"
"NO!"
Draco lo guardò sbigottito posando la piuma con cui stava per iniziare a scrivere.
"La natura farà il suo corso quando saprò che si è provato di tutto pur di salvarla."
Draco non rispose tenendo la testa china sui fogli.
Scorpius aspettò qualche secondo in attesa di una sua risposta. Quando vide che non aveva nessuna intenzione di parlare s'infuriò ancora di più.
"Sei solo un debole! Anzi sei proprio come tutti gli altri! Hai solo paura di perdere la tua fama da medimago." Lo guardò per alcuni secondi.
"Pensavo avessi capito...mi fai schifo"
Draco scattò in piedi colpito nel profondo da quelle parole.
"Non osare ragazzino. Pensi che non lo farei se potessi?!"
Lo guardò malinconico alzando di molto il tono della voce.
"Dimmi perché! Perché non puoi farlo, dimmelo, cosa ci sarà mai di così tanto grave!"
"Tua madre Scorpius!"
Il giovane si zittì immediatamente, guardando il padre che sospirò, consapevole di non poter più nascondere la verità al figlio.
"Tua madre aveva la stessa malattia di Rose. Quando ti ho detto della sua morte non ti ho mai parlato della causa e quando sono venuto ad Hogwarts e l'ho vista ho pensato che sarebbe stato meglio non dire niente"
Scorpius continuava a guardarlo.
Sua madre era morta per la stessa malattia e suo padre aveva già fallito una volta.
Passarono alcuni minuti in silenzio fino a quando Scorpius, ripresosi dallo stupore iniziale, parlò.
"Non m'importa" Draco lo guardò colpito.
"Non posso far tornare indietro mamma, ma quante volte hai fatto interventi simili tra loro. Non sono falliti tutti, hai salvato molte persone da morte certa" si avvicinò a suo padre ancora in piedi guardandolo negli occhi.
"Papá ti prego...io la amo"
L'uomo spalancò gli occhi mentre Scorpius si avvicinava a lui.
"Fallo per me, fallo per la mamma o per Hermione. Fallo per te stesso. Mi arrenderò solo quando uscirai dalla sala operatoria dicendo che non ce l'ha fatta. Solo in quel momento potrò cercare di ricominciare."
"Scorpius io non sono sicuro che..."
"No, ascoltami. Non devi farti abbattere dal ricordo della mamma. Anzi, dovresti riuscire a ricordarla in modo da dare il meglio di te nelle prossime operazioni"
Draco riflettè e in quel momento ricordò le ultime parole di Astoria prima che iniziasse l'intervento:
"Ricorda Draco, c'è sempre speranza. Non farti mai abbattere perché la vita è piena di fallimenti. Il nostro compito è andare avanti ma non dimenticare. Ti Voglio bene Draco"
Poi era stata addormentata dall'anestesia.
L'ex serpeverde guardò la foto presente sulla scrivania.
Astoria gli sorrideva, il suo sguardo era dolce come sempre.
Strinse un pugno per poi tornare a guardare il figlio.
"Accetto"

La speranza dell'amore|| ScoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora