V capitolo

2.6K 156 3
                                    

La stessa sera, i capiscuola e i prefetti si riunirono nell'ufficio della preside in attesa di nuovi ordini.
"Buonasera ragazzi, confido in voi, essendo i migliori del vostro anno, nel mantenere ordine in questa scuola. Per i turni delle ronde, il sabato sarà dei professori, gli altri sono stati divisi tra prefetti e capiscuola. Lunedì, mercoledì e venerdì saranno per quelli del settimo anno, gli altri giorni per quelli del quinto. Se avete problemi, parlatevi tra voi e riferite ai capiscuola."
"Per questa sera invece?" Domandó il prefetto di serpeverde Michael appoggiato con le spalle al muro.
"Volontari?" Domandò ironica la professoressa, già consapevole che sarebbe finita lei a fare la ronda.
Si ritrovò veramente sorpresa quando sia Rose Weasley che Scorpius Malfoy alzarono la mano.
Sorrise ringraziandoli e congedó tutti.
Gli altri studenti salutarono i due per poi dividersi e raggiungere le diverse sale comuni mentre i due iniziarono a girare per il castello.
Beccarono solo qualche studente intento a tornare al proprio dormitorio ma decisero di non togliere punti.
"Allora..." iniziò Scorpius interrompendo quell'imbarazzante silenzio che come al solito si era creato tra di loro.
"Ti andrebbe...domani di andare in classe insieme?" Domandò.
Rose rimase molto sorpresa da quella domanda.
Quel ragazzo ci stava provando con lei? No, non andava affatto bene. Nessuno doveva avvicinarsi a lei, non voleva.
Non sarebbe stato bello per nessuno dei due.
"Mi dispiace, ma domani mattina ho la prima ora buca" disse ricordando a memoria il suo orario.
Si strinse nelle spalle, non aveva mai ricevuto un invito del genere e le dispiaceva molto aver rifiutato.
Fin dal primo anno aveva visto Scorpius solo, triste come lei e aveva avuto voglia di sedersi vicino a lui e iniziare a parlargli.
Non lo aveva mai fatto sapendo tutte le conseguenze di quell'azione.
Il biondo annuì debolmente mettendo le mani nella tasche e riprendendo a camminare.
Il silenzio cadde ancora tra di loro, molto più imbarazzante di prima.
Scorpius l'accompagnò fino al ritratto della Signora Grassa ma Rose si fermò per salutarlo.
"Grazie per avermi accompagnato"
"Figurati...buonanotte"
"Anche a te" gli diede le spalle per poi sussurrare la parola d'ordine alla Signora Grassa che la lasciò passare.
Rose, raggiunta la sua camera che condivideva con altre tre ragazze della sua etá, si cambiò e si sedette alla scrivania prendendo un foglio di pergamena.
Non sapeva perfettamente cosa scrivere, eppure sembrava che le parole volessero uscire con forza dal suo corpo.
Intinse la punta della piuma e la fece scorrere lungo il foglio ricoprendolo con la sua calligrafia.
Cara mamma,
spero che tu e papá stiate bene.
Mi sono tornate in mente le tue parole pochi giorni prima della mia partenza: il farmi amici quest'anno.
Sai come la penso riguardo a ciò, però un ragazzo questa sera ha cercato in un qualche modo di parlarmi e fare il gentile.
Non so che fare, sono divisa tra due fuochi. Da una parte vorrei anch'io essere gentile con lui, parlargli e passare del tempo con qualcuno, anche senza parlare del mio problema.
Dall'altra, non voglio che qualcuno si affezioni alla mia persona, non voglio che soffra nel caso succeda qualcosa. Mi piacerebbe poter parlare con lui, è un ragazzo come me: non parla molto, si isola eppure è molto bravo e gentile.
Nessuno a quanto pare cerca di capirlo.
Forse mi sto sbagliando visto che non ci siamo mai parlati, ma guardandolo negli occhi ho notato sofferenza nello stare qui ad Hogwarts.
Aiutami, non so proprio come comportarmi, ho paura di sbagliare.
Attendo una tua risposta.
Tua Rose.

La speranza dell'amore|| ScoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora