XXVIII capitolo

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La mattina del ventisei dicembre una notizia apparve su tutti i giornali.
"Hanno attaccato il Ministro!" Quasi urlò Ron vedendo in prima pagina il grande titolo e il Ministro sotto i flash delle macchine fotografiche.
"Chi può essere stato?" Domandò Hermione.
"Qualcuno che non è d'accordo con ciò che fa, cioè...tutti. Quell'uomo è proprio un idiota" disse Rose bevendo il suo caffè.
"Tu da quando bevi il caffè?"
"Scorpius mi ha detto che la mattina fa miracoli"
Sentí lo sguardo di suo padre addosso e subito si pentì delle sue parole.
"Cioè da la carica alla mattina...si insomma lui lo fa sempre. No, insomma..." Si grattò la nuca imbarazzata mentre suo padre stringeva gli occhi.
"Mi ha detto che ti da una svegliata così da concentrarti meglio durante la giornata. Nient'altro."
Hermione guardò suo marito, quasi ex, e si sedette affianco a lui, proprio davanti alla giovane.
"Rose..."
"No, vi prego."
"È il nostro compito, prima o poi avremmo dovuto parlarne"
Lei sospirò ponendo tutta l'attenzione verso i genitori.
Ron cercava di parlare ma non sapeva come iniziare il discorso.
Hermione sospirò rassegnata e cominciò a parlare:
"Ormai sei grande, non starò qui a farti tutto il discorso...io e tuo padre vogliamo solo sapere se tu e Scorpius..."
Lei restò zitta, sul serio pensavano che lei e Scorpius avessero fatto qualcosa?
"Insomma, voi due avete fatto sesso?" Chiese infine Ron non potendo più trattenersi.
Arrossì fino alla punta dei capelli.
"Noi non abbiamo fatto niente, come vi è venuto in mente?"
"Sei abbastanza grande, sei già maggiorenne e non c'è nulla di male. Solo vogliamo essere sicuri che voi usiate i metodi contraccettivi e..."
"Mamma stop! Lo so e poi io e lui non abbiamo fatto niente."
Sentì il sospiro sereno di suo padre e lo vide rilassarsi sulla sedia.
"A te lui piace?"
"Ma cosa ti viene in mente mamma?"
La giovane donna sorrise immediatamente.
"Non mi hai risposto però"
Lei tacque non sapendo veramente cosa rispondere.
"Io...Non penso. Insomma, è un bel ragazzo, gentile, altruista però non è il mio tipo...almeno credo."
Prese la mano della figlia sorridendo complice.
"Non mentire a te stessa Rose, ricordati che questa è la tua occasione"
Abbassò lo sguardo, lei non poteva essere innamorata di Scorpius...
O forse sì. Quel pensiero non la rese triste, anzi, era felice perché sapeva cosa voleva dire voler bene profondamente a una persona.
Ed era vero, voleva bene a Scorpius.
Le piaceva Scorpius, certo.
Era innamorata di lui? Forse.
Le piaceva però quella sensazione: il saper di provare qualcosa per qualcuno era fantastico.
Ora sì aveva voglia di vederlo e quel pomeriggio lo avrebbe abbracciato di nuovo.
Sorrise ancora di più pensando al regalo che doveva consegnargli.
Avrebbe potuto dirglielo...o magari solo baciarlo...o probabilmente non fare niente.

La speranza dell'amore|| ScoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora