XXXVIII capitolo

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Sì.
Poteva farcela.
Doveva farcela.
Glielo avrebbe detto durante la ronda.
Da quella sera in cui aveva parlato con Nick erano passati tre giorni e lui ogni volta aveva rimandato la sua dichiarazione.
"Lasciatelo dire, sei un idiota" rise il battitore mentre percorrevano il corridoio per raggiungere la Sala Grande.
"È che sono stato occupato per i M.A.G.O. e non l'ho mai beccata in giro" cercò di giustificarsi lui superando il portone e sedendosi al tavolo di Corvonero.
"Stasera potrai e non fare il pollo" la discussione si chiuse lì e Scorpius sapeva che doveva farlo prima che fosse stato troppo tardi.
La guardò mangiare ma poco dopo la sua attenzione fu catturata dalla persona affianco a lei: Lily Luna.
Stavano scambiando qualche parola e in quel momento si rese conto che l'aveva trascurata davvero tanto, senza neppure rendersene conto.
Tutto ad un tratto la sua sicurezza svanì e il panico si impossessò di lui.
"Smettila Scorpius" Nick gli tirò una gomitata che lo svegliò da quegli stupidi pensieri.
"Diglielo e falla finita"
"La fai semplice tu" tornò a mangiare non riuscendo a staccare gli occhi dalla giovane Weasley.
La cena si concluse e l'ora della ronda arrivò anche troppo presto per i suoi gusti.
Però, mentre la guardava camminare per i corridoi, con la bacchetta in mano, non poteva non provare qualcosa. Le ragazze dicono che sentono le farfalle nello stomaco quando sono innamorate. Scorpius pensò che a lui dovesse essergli successa la stessa cosa e senza rendersene conto le prese la mano facendola girare verso di lui.
Si guardarono negli occhi, entrambi senza dire niente confusi in ugual modo.
"Ricordami che dopo devo dirti una cosa" ecco, aveva rimandato per l'ennesima volta e si maledì per questo.
Per fortuna, o sfortuna, non trovarono nessuno per i corridoi così i due iniziarono ad avviarsi verso la Torre di grifondoro.
Su, forza, poteva farcela...
Sospirò piano mentre lei si girava verso di lui, forse per il solito abbraccio, prima che di entrare in sala comune.
"Allora cosa dovevi dirmi?" Chiese dopo aver sbadigliato per la stanchezza accumulata durante la giornata.
La guardò negli occhi azzurri, era semplice da dire, eppure non riusciva.
Prese un respiro profondo.
"Ti sembrerà stupido Rose, però c'è una cosa che voglio dirti da un po' di tempo..." guardava da tutt'altra parte tranne che il suo viso.
Lei stava lì, ad aspettare ma nei suoi occhi una strana luce brillava, sembrava quasi aspettativa?
Perché Rose aveva ragione, la vita non era un film o una storiella. Non si sarebbe dichiarato baciandola sotto ai fuochi d'artificio. Nella vita reale era tutto molto più imbarazzante.
"Tu mi piaci Rose, moltissimo e non intendo solo come amica." Disse Scorpius un po' impacciato mentre poco dopo anche la rossa sorrise.
"Dici sul serio?" Chiese timida arrossendo un po' per quella rivelazione.
"Sì, fin da quando stavamo tornando a casa per le vacanze di Natale ma soprattutto dopo che siamo tornati uniti ho capito che mi piaci molto di più di quello che pensavo" ecco, l'aveva detto, non si torna più indietro.
"Anche tu mi piaci Scorpius" disse lei sorridendo e avvicinandosi a lui per prendergli le mani.
Si sorrisero guardandosi negli occhi.
E ora? Si chiese Scorpius.
Ah sì, doveva baciarla giusto.
Sorrise abbassandosi verso di lei che chiuse gli occhi tenendo il viso rivolto verso di lui.
Le accarezzò la guancia posando le labbra sulle sue.
Nessuno sbaglio quella volta.
Non durò molto, era pur sempre il primo bacio ed entrambi sorrisero.
"Quindi stiamo insieme?" Chiese lei sorridente e lui annuì abbracciandola.
"Giovani, muovetevi ad andare a dormire!" Li rimproverò la Signora Grassa.
Si abbracciarono per poi salutarsi con un altro bacio veloce.
"Buonanotte" si sorrisero e poi Rose sparì nella sua sala comune e poco dopo sul suo letto, con un sorriso gigante sulle labbra.
Era stato fantastico.

La speranza dell'amore|| ScoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora