Kellin's P.O.V.
Varco il cancello dell'inferno -pardon, scuola- e noto che c'é un trambusto che non dovrebbe esserci assolutamente alle otto di mattina.
Sembra che ci sia una specie di cerchio, fatto di persone. Mi avvicino per vedere cosa ha causato tutto questo casino.
Non vedo nessuno che conosco, per cui mi guardo intorno.
Ah, no, mi sono sbagliato. C'é Gaskarth.<Gaskarth.>
Mi vede e fa un cenno con la mano.
<Che succede qui?>
<Barakat. Hanno scoperto che é gay.>
Quasi mi metto a ridere. Barakat, il virile Jack, che picchia i froci, é gay. Ah!<Davvero. Wow.> Emetto un risolino.
Alex non sembra minimamente divertito.<Ehy, Alex, perché sei cosí giú?>
<N-niente. Lascia stare.> Si gira e se ne va.Quel ragazzo non lo capiró mai.
Intanto la folla sembra ridursi, cosí mi avvicino. Riesco a vedere Jack, accasciato a terra. Quasi mi dispiace.
Mi avvicino maggiormente. Riesco a vedere la sua faccia.
É messo malissimo. Ha la faccia praticamente tutta viola e gonfia, ha labbro e sopracciglio spaccati, un taglio sulla guancia e gli cola sangue dal naso. Non oso immaginare come sia messo il resto del suo corpo.
Sento frasi orribili, cose come
"Ed io che mi sono fatta pure scopare da un frocio"
"Mi fa schifo"
"E se avesse succhiato cazzi fino ad ora e nessuno se ne fosse accorto?"
"Uh, guarda, l'altro frocetto é venuto in soccorso!"Sono abbastanza sicuro che l'ultima frase sia riferita a me.
Non gli do peso, e vado a vedere come sta Jack. Non so neanche io da dove viene tutta questa generosità nei confronti di un mio bullo, di solito sono molto piú egoista. Peró, sappiate che non é una cosa orribile, un po' di egoismo fa bene a tutti.Mi inginocchio affianco a Jack e lo guardo meglio. Ugh, neanche a me mi hanno ridotto cosí male. Ed io me ne intendo, credetemi.
Lo aiuto ad alzarsi, e, senza una parola, lo porto in infermeria. Non é stato molto facile portare un corpo pressocché svenuto dall'altra parte di una scuola brulicante di persone. Nessuno che abbia voluto aiutarmi.
Si mette seduto sul lettino. Io abbasso la testa e mi giro per andarmene.
<A-aspetta.> Mi rigiro verso la persona semi-morta-semi-svenuta alias Jack Barakat.
Lo guardo e poi fisso lo sguardo sul muro dietro di lui. Quando non voglio guardare le persone in faccia é un metodo ancora migliore che abbassare lo sguardo.
<Grazie.> Lo dice con una voce sorprendentemente ferma.
<Non vedo perché tu abbia voluto aiutarmi, comunque. Cioé, fino a ieri ero io che- >
Si ferma improvvisamente. Ci credo che non vuole dirlo cosa era per me. Ad ogni modo, sappiamo entrambi cosa faceva. Mi ha fatto passare gli anni peggiori della mia -non lunghissima- esistenza. Peró, non me la sento ancora, a parlarne al passato, si tratta solo di ieri.
<Non- non ti preoccupare.> Le parole escono un po' forzate, mentre continuo a fissare il muro e parte del suo orecchio.
Poi, la curiosità prende il sopravvento. Cosí lo guardo negli occhi. Assomigliano a quelli di Vic. No, okay.
<Ma come hanno fatto a saperlo?> Non dico cosa, ma credo che abbia capito.
Punta lo sguardo sulle sue mani.
<Io- non lo so. Non ho fatto niente. Mi ero addormentato, ed al mio risveglio ho trovato un sacco di commenti omofobi su di me. Ho chiesto perché lo stessero facendo, ma poi mi hanno insultato ancora di piú dicendo che l'ho detto i-io e-e ch-e ero-o un coda-codardo di me-erda.>Parla a singhiozzi. Poi vedo una lacrima cadere sulla sua mano. Lui la asciuga velocemente, ma io l'ho già abbracciato.
Forse me ne pentiró.
<Ma se non l'hai detto tu di essere gay, chi l'ha fatto?>
<I-io non lo so>
<L'importante é che tu sappia che non sei gay, no? Poi troveremo un modo.> Cerco di rassicurarlo.
<Ma- ma io -Tira su col naso- io non volevo fare coming out cosí...>
<Cosa...? Sei gay, eh?>
Mi irrigidisco e mi stacco da lui. Incoerente e ipocrita di merda.
<Lo so. Sono uno stronzo e me lo merito. Non merito neanche te che mi aiuti! Io ero... Spaventato. E non... Ah. Sono bisessuale, comunque. E credo di averlo scoperto nel peggiore dei modi.>
Alza lo sguardo.
Poi lo riabbassa.
A questo punto non so neanche cosa mi sta trattenendo qui. Ma ormai sono troppo curioso.<Come, come lo hai scoperto?>
Si morde il labbro.
<Io... Non credo che... Ugh, é imbarazzante!>
Mi chiedo come non abbiano già sospettato che fosse gay. Cioé, é cosí effemminato!
<Posso almeno chiederti da quanto lo hai scoperto?>
<Da... Uhm... Qualche mese.>
<Definisci qualche?>
<Sei mesi.>
<É un po' di tempo, lo sai?>
Annuisce. Rimaniamo a fissarci per un po', poi arriva l'infermiera della scuola, amichevolmente chiamata Platinette, giusto per avere un indizio sul suo aspetto.
Lo saluto con un gesto della mano, ed esco fuori.
°°°°°°
Nella pausa pranzo riesco ad incrociare Gaskarth, ossia l'unico che posso definire mio amico, nel cortile, come al solito.
Lo raggiungo e gli racconto cosa é successo con Jack.
Alla fine del racconto, é molto agitato.
Gli metto una mano sulla spalla.<Ehy, stai bene?>
Sembra spaventarsi al suono della mia voce. Lo so che é un po' acuta, ma non mi aspettavo questa reazione.
<C-chi. Io? Sí, sí, b-benissimo. Adesso vado. Ciao.>
Si alza e se ne va.
Ma che ha 'sto ragazzo?Mi squilla il cellulare.
É Vic.
Sorrido. Quel ragazzo é cosí dolce. É adorabile!Rispondo.
<Pronto?>
<Hey, Kellin, sono Vic.>
<Hey, Vic, come stai?>
<Benissimo! Comunque volevo chiederti se ti andrebbe di andare a mangiare una pizza, tipo... Stasera?>
<Per me va bene! A che ora?>
<Ti passo a prendere alle otto e mezza?>
<Okay, a dopo!>Che carino. L'ho già detto che é adorabile? No, perché lo é.
••••••
Buondí, Frerard pepole!
Che ne pensate del capitolo tutto dal punto di vista di Kells?
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We Were Born To Lose ** Frerard #Wattys2017
FanfictionATTENZIONE, QUESTA STORIA NON VERRÀ PIÚ AGGIORNATA Gerard ha qualche chilo di piú. Frank lavora in una palestra. E no, non é amore a prima vista. Ci sarà un po' (molto) casino. Enjoy!